Guardate il video che trovate in calce.
Questo è l’assessore della sanità della Regione Sardegna.
Un uomo delle istituzioni, uno che dovrebbe sapere di rappresentare lo Stato e che invece pubblicamente pianifica di non confrontarsi con l’opposizione perché l’opposizione osa criticarlo.
Sarò fatto all’antica, ma non riesco neanche a provare una reazione indignata, perché so che i sardi non sanno neanche cosa sia l’indignazione. Doria è lì perché i Sardi lo hanno riconosciuto come proprio simile.
Avere il senso delle istituzioni richiede di non identificarcisi. Sapere distinguere sé dalla funzione che si esercita è una questione di intelligenza e cultura.
Quando il fraintendimento di sé porta a identificarsi col potere dello Stato, allora si può maturare una certezza: lo Stato è in crisi e le buone inibizioni sono andate a farsi benedire. In genere succede al tramonto.
Leggo: “Per onestà intellettuale devo inoltre dire che ho avuto modo di poter prendere visione dell’ elaborato della tesi di laurea che, per il valore di raccolta storica commentata, meriterebbe una pubblicazione in una collana di monografie di storia della Sardegna. Forte di questa convinzione, nella mia veste di accademico ma anche di cittadino sassarese, chiederò all’attuale Magnifico Rettore di rendere pubblica e consultabile la tesi di laurea del Dott. Christian SOLINAS a vantaggio di chi vorrà approfondire temi importanti della storia sarda.”
Per onestà intellettuale, a mia volta, in termini puramente metodologici debbo rimarcare che chi lavora in università a medicina (Malattie dell’apparato locomotore) dovrebbe ben conoscere il valore della specializzazione e della competenza: sono gli storici a valutare cosa sia da pubblicare in materia storica! Altrimenti gli storici si sentiranno a loro volta autorizzati a pronunciarsi su cosa sia pubblicabile in materia di malattie dell’apparato locomotore. Poi, libero ognuno nel suo privato di nutrire il proprio spirito con il cibo che preferisce, naturalmente.
Sidderami
Caro Professore
Se l’Assessore urina fuori dal secchio chi non vorrebbe essere bagnato dovrebbe anche cercare di non spostarlo continuamente facendo i nostri interessi, non quelli della casacca.
Questo spoil system (che mi piace tradurre come “sistema di spoglio”)
non è nato né morirà con Doria e chi si straccia le vesti non ha bisogno di molte diottrie per guardarsi indietro
Ci perdiamo tutti, logicamente, ma è da tanto che non entra una maestralata Politica in qs benedetta terra
Gentile signora Margherita raccolgo volentieri la sua richiesta di un mio parere circa i suoi quesiti consapevole che avrà un punto di vista su argomenti che riguardano la vita di altre persone. Voglio comunque dare il mio contributo per soddisfare le sue perplessità.
1. Reputo che la storia della laurea “ad honorem” in medicina e chirurgia sia una triste farsa messa in scena da chi aveva in animo di denigrare l’interessato tanto più lontano da un punto di vista culturale da una siffatta laurea. Tale farsa è stata anche documentata dal rettore dell’Universita’ di Tirana che ha negato ogni rapporto con il fantomatico beneficiario del titolo accademico. Non posso dire di più di quello che è noto alla stampa anche perché ritengo che il tutto sia vincolato dal segreto istruttorio.
2. Che dire della famigerata tesi di laurea secretata ? Suggerirei che possa venir oggi meno l’atteggiamento di “protezionismo” imposto dalla precedente amministrazione dell’ateneo Turritano volto a preservare la riservatezza del Presidente della regione accusato poco velatamente di aver “trafficato” per ottenere il titolo accademico.
Per onestà intellettuale devo inoltre dire che ho avuto modo di poter prendere visione dell’ elaborato della tesi di laurea che, per il valore di raccolta storica commentata, meriterebbe una pubblicazione in una collana di monografie di storia della Sardegna. Forte di questa convinzione, nella mia veste di accademico ma anche di cittadino sassarese, chiederò all’attuale Magnifico Rettore di rendere pubblica e consultabile la tesi di laurea del Dott. Christian SOLINAS a vantaggio di chi vorrà approfondire temi importanti della storia sarda.
E risponde pure. Ma, il pudore esiste ancora? Avete distrutto la sanità pubblica nel centro Sardegna, dando soldi a manetta, ai privati. Siamo costretti , pur non avendo la possibilità economica, a toglierci il pane di bocca per poterci curare
E voi, che continuate a dare soldi, anche per prestazioni non effettuate, vi fate venire la brillante idea di costruire ( ma quando mai) un ospedale ad Alghero. Forse che gli algheresi e i sassaresi, ma soprattutto i casteddai, sono sardi di serie A e noi del Nuorese e dell’Oristanese, di serie B? Col disastro che avete combinato, dovreste solo tacere e dimettervi. Già 2 persone sono morte in ambulanza a causa della mancata assistenza all’ospedale di Nuoro. Dimettetevi : è meglio. Siete la peggior giunta regionale del dopoguerra. Grazie, prof. per avermi permesso di parlare direttamente con Doria. Sa, in Sardegna c’è questo vezzo : sei eletto? Ti poni su un piedistallo e te ne freghi del parere di chi ti ha permesso di guadagnare migliaia e migliaia di Euro al mese. Anzi, ci ridi pure sopra e sfotti la loro ignoranza. Caro, nel senso che costi alle nostre tasche , Doria, sei qualcuno perché quei “cretini” di sardi ti hanno eletto e a loro devi obbedienza in quanto tuoi datori di lavoro. E non solo a quelli del cagliaritano e del sassarese, ma anche a noi del centro Sardegna. Il tuo stipendio arriva anche dalle mie tasse. E voglio una sanità pubblica efficiente che , col mio stipendio da 500 euro al mese come precaria regionale, mi consenta di non dover scegliere tra la salute e altri bisogni essenziali.
Ho sempre seguito questa pagina con interesse perché, negli anni, è stata spesso luogo di spunti interessanti e di raro acume politico. Credo la politica chiami ad un impegno dedito alla costruzioni di ponti e di vie di incontro anche tra punti di vista e posizioni molto differenti quando non opposte.
La politica non può essere incentrata sulla polemica quotidiana nei confronti dell’avversario. Personalmente aderisco a quella concezione di una politica come vera e propria vocazione al dialogo e all’incontro. Credo che tanti cittadini stiano apprezzando l’approccio dell’assessore Doria al suo ruolo. Fin dal primo giorno di mandato si è dimostrato assessore operativo e sopratutto ‘presente’ , anche ed in primo luogo presso quelle realtà periferiche e spesso messe in ultimo piano. La sanità, così come altre settori, necessitano di concretezza, vicinanza ai problemi e alla quotidianità delle persone. La politica oggi fallisce spesso proprio su questo fronte: la quotidianità del vissuto delle persone. In termini più alti, manca l’essenza: l’Incontro.
Credo che l’assessore Doria ci stia provando seriamente. Calandosi a pieno nella vita reale della sanità regionale e aprendosi ad un confronto franco con operatori e utenti sui temi concreti che peraltro conosce bene.
A mio parere tale approccio è una opportunità, in seno alla sanità sarda, per costruire logiche di serietà e porre in essere soluzioni. Una opportunità per tutti, anche per le opposizioni politiche.
È divertente, e a volte intelligente, la polemica politica, ma spesso sorridono e se ne conpiacciono solo “gli addetti ai lavori”.
In via generale, i cittadini, credo apprezzino maggiormente il confronto pacato e, anche se duro, serio e propositivo.
Scusi l’intrusione. Un caro saluto
Credo che il problema nel video di Doria sia che abbiamo visto la considerazione che hanno degli altri (seduti in Consiglio, quindi eletti) gli arroganti al potere. Il potere spesso fa male, di più in questi tempi in cui ci è toccato vivere. Solo, vorrei ricordare, che non tutti non capiscono che si tenta di manipolarli, di ingannarli. Il giudizio negativo si trasformerà, spero, in un non voto per chi così disprezza l’intelligenza altrui. Forse tanti altri vuoti di rappresentanza si riempiranno. Forse.
Comunque che anche l’opposizione lasci a desiderare è un fatto oggettivo, non so bene come funzioni in consiglio, ma una mozione di sfiducia ? Una manifestazione? Incatenarsi per protesta? Sciopero della fame? Alla fine è vero che è una situazione voluta o comunque tollerata senza troppe sofferenze e fastidi dai sardi. L’assessore Doria almi sembra che provi a fare quello che può, d’altra parte un suo lavoro ce l”ha, ha studiato e lavorato tutta la vita, può essere ambizioso e velleitario ma sembra sincero. Il problema è il contesto degradato, i troppi che fanno della carriera politica, del sottogoverno, degli uffici di gabinetto, dei cda un lavoro, peraltro fatto malissimo
Però bravu, Carlo Doria!
Si no est pro ofèndhere sa ‘opposizione’ at fatu bene che a su re Sole frantzesu chi nachi «l’État c’est moi!».
E, si no bi l’at currézidu su ‘correttore’ automatico de su computer chi azuat a iscríere, at iscritu «regione sardegna».
Ma no est chistione de líteras majúsculas o minúsculas pro distínghere sa Sardigna (custa za si cumprendhet chi est ‘minuscola’ de càbere in sa busachedha de nàdigas de sos pantalone de totugantos, che mucadoredhu prontu a frobbire), o sa “Regione Autonoma della Sardegna” chi est un’ente, cudhu parturidu cun sa famada leze “costituzionale” n. 3 de su 1947 su 26 de frearzu (titia! titia!), o invetze “nome comune” de unu territóriu minore in d-unu territóriu prus mannu chi si distinghet pro unos cantu piessignos geogràficos.
A cufúndhere sa geografia cun s’istória no est acrobbatzia de pagu contu: est cosa de campiones! (no naro imbrogliones o imbrogliados), cosa de tutto fa brodo, tantu a distínghere e cufúndhere est sa matessi cosa e no bi at bisonzu de lu nàrrere pro ofèndhere).
Chi sa Sardigna est una “regione” dell’Itàlia za l’amus imparadu in prima elementare (a mente frisca e a zisa de “fondamento”) e in totu sas iscolas italianas de “ogni ordine e grado” de sa “Era” monarchica, de sa “Era” fascista e gai repubblicana mancari tra sa Sardigna e s’Itàlia bi apet de eras geológicas 180 chilómitros de mare e 130 de “acque internazionali” in mesu in sos duos tretros prus acurtzu.
“Obiezione”: Ma chi se ne frega!!! Allenados a menefrego, ignoràntzia e presuntzione “colta, dotta” e mancari cun “corona di alloro” cum laude in totu sos tempos de unu domíniu “benefattore” e “civilizzatore”.
Cale “indignazione” de sos Sardos? A unu corpus mortu (o moribbundhu “aspirante” pro èssere gai, ma zai interradu) no li pítzigat (e ne pítigat) prus nudha mancu a lu ruspire a subra.
E poi “indignazione” est fàtzile chi tenzat it’e fàghere cun “dignità”: e ite cosa est, cosa de manigare?
Caro professore, questa volta ha ragione l’assessore Doria: “chi perde sempre è il cittadino”. Approfittando, quindi, della odierna gradita e compulsiva partecipazione in questo spazio dell’assessore e vorrei porre a lui questo quesito:
1) assessore ha avuto modo di commentare con il presidente Solinas le attuali notizie sulle vicende accademiche in Albania del presidente e più specificatamente le notizie riferite alla presunta ambita laurea in medicina oggetto di attenzioni giudiziarie?
2) non ritiene che, vista la gravità delle insinuazioni (!) il suddetto presidente dovesse chiarire immediatamente e pubblicamente?
3) da accademico, ritiene che una tesi possa essere secretata e protetta come opera dell'”ingegno” ? O proprio in quanto tale (opera dell'”ingegno”) debba a maggior ragione esser resa disponibile e pubblica vista la pregnanza e l’originalità dell’opera, in modo che le future generazioni di studenti e studiosi possano abbeverarsi di cotanto sapere?
Grato per la risposta ( che temo non arriverà)
Gentile Professore,
Axx scusi, Egregio Professore
Mi pare che al maschile si scriva egregio, al femminile gentile.
Pensavo al famoso poeta che appese la cetra alle fronde dei salici.
Con buona pace di quelle forze politiche (in campagna elettorale da appena insediate) che si accorgono oggi dell’esistenza di altre rappresentanze politiche che avrebbero avviato le loro campagne elettorali. Occorrerà riprendere le chitarre appese ai rami degli eucaliptus e suonare un concertone dal tramonto all’alba.
Dovranno suonare bene. Stare sul pezzo.
In ogni caso perché trovare scandaloso che la citata Desiree faccia il suo dovere?
Però Professore, che sia ora tarda o tramonto, è vero.
Ma atteggiamenti così poco condivisibili sono appartenuti a tanti politici nella storia.
L’importante sarebbe non farsi beccare. In questo caso, il video maledetto, c’è poco da sindacare.
Aspettando la nuova alba, che speriamo ricca di raggi di nuova luce e confortante calore la saluto molto cordialmente.
Ignazio s’Antigu
Gentile Professore come Lei ben dice gli amici te li scegli mentre trovi l’opposizione che ti capita !!
Lei è indiscutibilmente una persona di cultura e di spessore politico e potrà ben comprendere come oggi, più di ieri, sia importante mettere al centro i problemi delle persone condividendo le soluzioni e mettendo via gli schieramenti partitici divisivi e preconcetti che, specie in una realtà regionale, non possono essere la causa di una lotta dove chi perde è sempre il cittadino. Reputo quindi giusto ripartire dai problemi e trovare insieme le soluzioni con animo costruttivo. In questi termini io ci sono e sarò disponibile al dialogo con tutte le forze politiche.
Una “macchietta “ che gestisce la Sanità in Sardegna. Quando non sono ridicoli, sono pericolosi! Ma di questa Giunta e di questa maggioranza in Sardegna e in Parlamento dobbiamo ringraziare chi li li ha votati, ma soprattutto chi , pur non essendo di destra/fascio/leghista non è andato a votare!! Ora possiamo solo aspettare che finisca!
Egregio assessore, un assessore non può scegliersi l’opposizione. Spero lei possa capirlo. Come pure trovo stridente l’appello alla lealtà da parte di una giunta che si è contraddistinta per i concorsi fatti nei modi denunciati a più ripresa da questo sito. Lei è stato a suo tempo a Oristano, la Asl sarda più devastata dal Centrodestra. Persone veramente nobili d’animo e di comportamenti sono state colpite in passato da ambienti politici e massonici che hanno mistificato la realtà delle procedure di reclutamento; le autorità dello Stato hanno dato credito a queste calunnie propalate in simposi mangereccio-grembiulati e poi riversate pari pari nelle carte giudiziarie. Ora che invece le modalità di reclutamento discutibili sono sotto gli occhi di tutti, nessuno fiata. Questo è il contesto impaurito e abbruttito che la politica cui anche Lei partecipa ha creato. Altri dimenticano, perché sono più buoni d’animo di me. Io no. Io non dimentico.
Non è così che fan tutti? Chi è opposizione, o si ritiene opposizione, o è stato ridotto a minoranza, sa tutto a cose fatte. Le istituzioni funzionano così.
Gentile Professore,
in una politica aperta al confronto franco e onesto su temi di estrema importanza come la salute pubblica ho sempre auspicato l’intesa maggiormente condivisa con tutte le forze politiche anche perché ho sempre sostenuto che la buona salinità non è di destra o di sinistra ma buona e basta. Purtroppo è già iniziata evidentemente la campagna elettorale e quindi ho avuto ampiamente riprova dello scarso interesse da parte dell’opposizione in genere e di alcuni consiglieri regionali in particolare a trovare soluzioni condivise ma anzi a cercare di denigrare quanto si sta facendo con tanto impegno per cercare di migliorare la sanità della regione sardegna andando anche ad “utilizzare” i pazienti più “fragili” come gli oncologici a scopo propagandistico. Voglio ricordare una conferenza stampa del 5 gennaio del 2023 tenuta dai consiglieri regionali dell’opposizione a Sassari in cui è stato dichiarato che la mancata attivazione delle USCA per “scelte scellerate” dell’Assessore Doria aveva creato il caos sanitario quando c’era stato un divieto nazionale della loro attivazione che avevo comunicato anche in sede di commissione sanità regionale.
Vede Professore, chiunque vuole partecipare a dare soluzioni alle domande di salute della popolazione troverà in me un interlocutore.
Oggi non è più il tempo di riunioni che non siano operative. Oggi è necessario dare in tempi brevi quelle risposte che i pazienti attendono da troppo tempo e quindi mi corre la responsabilità di scegliere con la maggioranza del consiglio regionale le soluzioni che reputo più corrette che spero verranno gradite anche dai colleghi dell’opposizione e non osteggiate in modo pretestuoso come purtroppo accade in questo consiglio regionale. Quindi non ho alcun problema a mettere in luce le difficoltà di dialogo con questa opposizione ma sono sempre pronto al confronto se aperto e leale.
Po caridade.
Caro professore, mi spiace dissentire, Doria è li solo perché una persona l’ha imposto in quel ruolo, non i sardi.
Non ha ottenuto la legittimazione (col voto) popolare, ma anzi è stato dal popolo sardo sonoramente “trombato” elettoralmente. Non credo che la sua nomina sia in qualche modo connessa al suo ruolo di padre e padrone e custode di ogni segreto nell’Università dove, con tesi “secretata come opera dell’ingegno” ha conseguito (dopo oltre 20 anni) la laurea il Presidente Solinas. Ma certo il suo linguaggio e le sue parole, biascicate come nel video della famosa serata “elegante” con Sgarbi a Roma denotano poco rispetto. I sardi sapranno giudicare.