Oggi si apre una sessione di lavori del Parlamento sardo molto ricca di punti all’ordine del giorno.
Al primo punto la legge sulla pesca, di iniziativa della Giunta . Nell’aprile del 2016 il Partito dei Sardi propose al Consiglio, che la approvò, questa mozione che impegnava la Giunta a istituire il Dipartimento della pesca, all’interno dell’Assessorato all’agricoltura. La legge presentata dalla Giunta non contempla questa struttura né soddisfa il deliberato del Consiglio. Noi riproporremo con un emendamento l’istituzione del Dipartimento, diversamente a trattare a Bruxelles sulla nostra pesca andranno i siciliani.
A seguire verrà discussa la mozione sui dipendenti dell’Aras, veri e propri dipendenti para-regionali che si trovano in mezzo a una guerra civile tra l’Aras, l’Aia e la Regione, che li usa ma non li ama e che per questo non vengono né stabilizzati né pagati regolarmente. Insomma, un’ingiustizia di Regione che a noi interessa molto perché sappiamo che in campagna ci sono loro, i dipendenti Ara, non altri, e le campagne sono la maggiore infrastruttura produttiva della Sardegna.
Infine verrà discussa la mozione sui diabetici. Su questo versante sta accadendo una cosa ordinaria del governo della sanità sarda. Prima, quando noi del Partito dei Sardi abbiamo sollevato il problema, l’Assessorato ha risposto dicendo che era tutto a posto, che noi avevamo le traveggole, che addirittura esisteva una Commissione di esperti che non aveva bisogno di lezioni da parte di nessuno. Poi, lo stesso Assessorato ha scoperto che non riuniva la Consulta da due anni, che aveva preso fischi per fiaschi, che doveva rimediare. Adesso ha cominciato a correre prima della discussione in Aula del problema, con l’intento evidente non di dire onestamente che avevano trascurato la più diffusa malattia sociale della Sardegna, ma che il loro camice è candido e che anche nel diabete va tutto bene in Sardegna. A noi di queste operazioni di plastica facciale istantanea e subitanea poco importa; ci interessa il risultato e i diabetici sardi devono potersi curare almeno come nel resto d’Italia, se non meglio, visto che siamo la regione più colpita al mondo nella fascia di età da 0 a 14 anni.
Il Partito dei Sardi è riuscito a iscrivere questi interessi nazionali dei Sardi ai primi posti dell’agenda politica del governo sardo.