Avant’ieri il Giudice Cristina Ornano ha assolto Franco e Enzo Del Giudice, titolari della Delcomar società di navigazione, dalle accuse di falso ideologico continuato in atto pubblico, falso commesso da privato, turbata libertà degli incanti, frode in pubblica fornitura, concorso in truffa continuata e attentato alla sicurezza dei trasporti. Li ha assolti perché il fatto non sussiste. Perché tutti i fatti sospettati di essere reati non lo erano neanche un po’.
Mi sono messo a tentare di raccontare questa bruttissima storia a lieto fine, ma non ce l’ho fatta.
È una storia complessa, non la si può semplificare in una battuta o in due.
A leggere gli atti, si soffre.
È una storia lunga, grave e triste, combattuta con armatori concorrenti restati nell’ombra, politici a dir poco imprudenti e malevoli, rapporti di Polizia Giudiziaria di competenza discutibile; una storia emblematica di come si distruggono le persone in Sardegna, specie se capaci.
Ne avevo già scritto e i fatti mi hanno dato ragione su tutta la linea.
Alla fine ci farò un libro on line, perché lo merita, perché è lo specchio di una società sarda marcia nei settori che si pretendono immacolati, una società intossicata dall’invidia e dall’odio, ma che non sa di esserlo.
Per il momento, mi limito brevemente a una osservazione.
Quando il Gip dispose il sequestro delle navi in servizio a La Maddalena, la Guardia di Finanza mandò gli elicotteri a volteggiare sulle navi e i media ne diedero ampia notizia.
Perché?
Le navi erano forse in fuga con gli equipaggi?
Scappavano ai Caraibi avvertite da Jack Sparrow?
Ma la Gdf sa che la posizione delle navi è costantemente monitorata? Che senso avevano gli elicotteri? Bastava parlare con la Guardia Costiera, rilevare la posizione e mandare due finanzieri per nave.
Esibizione di potere?
Lo si è fatto perché tutti dovevano sapere?
E tutti dovevano sapere che cosa? Forse che lo Stato è potente o che l’imputato era altamente sospettabile di essere colpevole se lo Stato impegnava così tante, spropositate e spettacolari risorse?
Siamo allo sputtanamento di Stato aeroelicato?
Si può dire che è stata una vera nefandezza esibizionista?
Si può dire.
Si può chiedere chi ha pagato il volteggiare esibizionista?
Chi pagherà l’errore?
Ovviamente nessuno, ma noi lo chiediamo lo stesso.
Siamo certi che questo franco del giudice sia martire e vergine ? Io approfondire un po prima della beatificazione!
Se qualcuno ha sbagliato, se è un semplice cittadino paga, se invece è un giudice non paga. Ma i cittadini non sono tutti uguali davanti alla Legge? Giuseppe Lósito
UN pomeriggio ho incontrato Franco del Giudice …che rientrava da Cagliari in direzione Olbia…in treno ! Aveva con se un panino preso al volo alla stazione … forse la sua cena. Aveva avuto diversi ritardi e aveva liberato il suo accompagnatore con l’ auto il giorno prima e non gli andava di farsi venire a prendere nuovamente a Cagliari. Ormai la giornata era andata e comunque doveva rientrare. Facemmo un pezzo di strada ferrata assieme. Ricordava di quando esisteva un Cagliari Olbia a/r con Meridiana . Fulminate battuta, indimenticabile finale … avrebbe fatto prima in gommone ! C’era tutta la CT di allora …e sono passati molti anni .
concordo totalmente con G.
Non si è mai visto nelle tratte da e per Carloforte un servizio più puntuale ed efficiente di quello offerto dalla Delcomar. Molti tra coloro che criticano l’attuale gestione non ricordano i ridicoli traghetti schierati dalla Saremar che spesso costringevano i passeggeri a saltare una o più corse in attesa a Portovesme o, peggio, girare i tacchi e andarsene. Oggi le file non esistono più e, ricordiamo tutti, che per un viaggio così breve, l’unica cosa che interessava era non restare a terra.
In questi giorni di autentica bufera invernale le isole minori continuano ad essere collegate senza interruzioni di corse. In passato (ante 2016) non era così, lo sanno soprattutto gli abitanti di Carloforte.
Eppure questa compagnia di navigazione e i suoi armatori hanno dovuto difendersi nonostante servizi notevolente migliorati rispetto al passato, regolari ed efficienti.
Inspiegabile.
In questa vicenda è palese il tentativo posto in essere di screditare i legittimi amministratori della Delcoservizi e della Delcomar. Le navi vendute dalla Saremar e acquistate dalla Delcoservizi hanno viaggiato per quattro mesi come se fossero ancora di proprietà della Saremar. Era sufficiente leggere gli atti presenti nel sito della Regione. La sentenza di assoluzione conferma la totale mancanza di professionalità da parte degli inquirenti. Disgraziatamente nessuno paga ma non si può fare finta di ignorare che chi ha scritto
le fandonie dell’atto di accusa non può continuare a fare parte della cosiddetta “giustizia “.