Desiré Ma chérie Desiré, que se passe-t-il?
Ieri hai scatenato l’inferno sul nulla, ma chérie. Ma ti pare che tu, da assessora, ti debba far prendere la mano per una convocazione di sindaci andata male e subito scriva sul tuo L’amie du peuple un editto contro i sindaci presunti traditori? Ma tu sei mai stata sindaco? Un sindaco non è un uomo, è un ricco signorotto locale che per cinque anni diviene re. Poi ci sono i re che lavorano e i re che si pavoneggiano, ma sempre di re si tratta, grazie a quell’intelligentone di Segni. E tu ti metti contro 375 piccoli re di Roma? Ma stai bene?
Hai una pulsione malsana a fare appello al popolo, al tuo popolo. Non dimenticare mai che il popolo è un poligamo inconsapevole.
Non ti dimenticare mai che al popolo romano piaceva il sangue di tutti, ma quello dell’Imperatore più di tutti. Il popolo ama la caduta degli dei (hai visto Soddu a Nuoro buttato nella polvere da Bruto-Cocco?), quale tu sei diventata, e la tua caduta è teatralmente più interessante di quella dei tuoi avversari che oggi non hanno potere.
Ma io ti conosco, ma chérie e ho capito la tua tattica. Tu stai dicendo a my dear che se solo pensa appena appena di rimandarti in Consiglio, tu faresti ancora più casino. Tu le stai dicendo di tenerti stretta e vicina a sé così da combinare meno guai. Buona strategia? Chissà. My dear mi ricorda Michael Douglas in Un giorno di ordinaria follia. Stai attenta se un girono dovesse arrivare in Giunta in camicia bianca.
Oggi governi, ma chérie, non sei più in piazza.
La Bastiglia è già caduta, rilassati.
E poi, ma chérie ma ti pare il caso di replicare alla replica di ANCI e Cal? Tu non ti devi mai far inghiottire dalla tua cistifellea. Se si comincia a capire che se qualcuno ti passa vicino dalla parte sbagliata tu lo sfidi a duello, non riuscirai più a camminare per strada.
Ricordati che le peuple ha una certa memoria. Poco tempo fa hai annunciato di aver trovato 100 milioni di euro non spesi. Le peuple attende, ma chérie, non deluderlo; croissant per tutti, suvvia.
Carla Dopo aver letto la tua fatwa rivoluzionaria (ma ricordati sempre di Charlotte….) mi sono imbattuto nelle dichiarazioni della tua conterranea Carla Fundoni, presidente della Commissione sanità, contro le presunte nomine al Brotzu.
Non di nomine si tratta, ma di posti letto e se c’è qualcuno che non si deve occupare neanche di striscio di gestione e posti letto all’interno di un ospedale, questo è un consigliere regionale.
Ma, abbandonata questa osservazione che rivela solo un’imprudenza veniale per una neoeletta che non ha mai avuto a che fare con la magistratura e non ha ancora imparato a stare lontana mille miglia dagli aspetti gestionali particolari, si pone una domanda: ma cosa mangiate a Sassari che vi porta a sentire l’urgenza di dichiarare, dichiarare e ancora dichiarare? Ma davvero pensate che le vostre dichiarazioni spostino voti?
È molto più probabile che la gente abbia capito che basta stimolarvi per ottenere una dichiarazione; e allora chiedetevi chi conduce realmente il gioco, voi che reagite agli stimoli in modo riflesso o chi conosce i vostri riflessi?
La Fundoni che interviene a difendere lo status quo del Brotzu è una cosa che non si può sentire, perché il Brotzu è un buco nero della politica cagliaritana, è un avamposto dei Rastrellatori e come tale è trasversale, con quote di compartecipazione riservate alla vecchia Sinistra e alla nuova Destra.
La Fundoni si è fatta traviare da un’associazione di pazienti, ma io che sono in un’associazione di malati oncologici so che queste associazioni sono spesso sollecitate non dall’emergenza sanitaria, ma da qualche primario che viene da tutti venerato perché magari ha salvato la pelle a più d’uno.
Mai guardare il dito, sempre la luna, e la luna è che al Brotzu la chirurgia generale è morta da decenni e che è in corso una guerra civile di proporzioni devastanti nella quale la politica dovrebbe intervenire non per stimolo, ma per ragionamento.
Nel frattempo, in alcune sale operatorie del Policlinico, ci sono giorni in cui il filo per mettere i punti non è proprio dei migliori.
È chiaro in che situazione siamo?
Se il Pd per l’ennesima volta si pone a tutela dell’eredità mista Dirindin-Meloni fa la più grande fesseria che si possa pensare.
Se i Cinquetasche non mettono mano al Brotzu in modo profondo, sono morti, non riusciranno mai a riformare la sanità sarda.
Se i Progressisti ambiscono a ereditare il ruolo di stanza di compensazione dei poteri cagliaritani in sanità, costruendo un novello Emanuele Sanna, allora meriterebbero la peggiore delle censure da parte del popolo della sinistra (che già su di loro ha più di un dubbio….). Nelle sale operatorie dell’ospedale del Brotzu stentano a trovare bisturi perché i ferristi passano sempre compassi. Lo sa la Fundoni?
Da tempo seguo le politiche regionali, sia sull’operato di destra o di sinistra. Ebbene sì questo sfascio sia della sanità e non solo, è un ” cancro” mal gestionale che si trascina di decenni. È facile puntare il dito su chi ha preceduto, pensando di essere i migliori. In Sardegna negli ultimi decenni sono stati chiusi interi ospedali e altrettanti reparti degenza, di sicuro non sono stati chiusi dal governo regionale precedente ma, dalla spending review di Mario Monti e company ( governi nominati di sinistra). Il movimento 5stelle nacque per contrastare il malcontento soprattutto causato dalla sinistra ( PD) in primis, era l’epoca dei vaffa….. . Oggi PD e 5 stelle vanno a braccetto, una presa in giro per chi inizialmente ha creduto nel movimento 5 stelle. Per fortuna gli italiani e soprattutto i sardi si stanno rendendo conto che ciò che serve è coerenza e non bugie
Quante generazioni di giovani ci vorranno ancora per capire che l’ unione , in qualsiasi campo, fa la forza? Dimentichiamoci il ” Kentus concas Kentus berrittas ” …. basta buttare fango su chi governa per cercare di coltivare il proprio orticello …. TUTTI devono dare una mano per migliorare la situazione sanitaria , economica , ambientale dei SARDI … altrimenti si pensa solo al proprio ” ego ” e ” portafoglio” !
Al Brotzu hanno sospeso la fornitura di camici, solo grembiuli.
Non sembra vero,
Agus il grande Oppositore dalla faccina pulita👶,per Solinas cercava(giustamente) il pelo nell’uovo e adesso cosi fazioso ben seduto sulla poltrona “VA TUTTO BENE MADAMA MARCHESA”?
Desire’ appena eletta avevi chiesto, di non essere giudicata per la tua scollatura ma per come avresti lavorato, bene finalmente ti sei già rivelata, Camaleontica e a tuo agio sul trono, con me avete chiuso fin dai tempi non sospetti.👅