Quello che segue è il confronto tra il comunicato stampa del Consiglio regionale sulla seduta di ieri pomeriggio e il lancio dell’ANSA. Nei casi equivoci, diamo una traduzione in italiano corrente.
CONSIGLIO: Dl 107 (Giunta), discussione e votazione emendamenti all’articolo 5.
ANSA: Staff Giunta: scontro Lega-Psd’Az, Aula slitta a domani.
(Traduzione: C’è stato un tale casino che la seduta è stata sospesa).
CONSIGLIO: La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con la discussione dell’emendamento n.1217 collegato all’emendamento 1084 presentato all’art.5 (Posizioni dirigenziali ispettive) del Dl n.107 sulla riorganizzazione della presidenza della Regione. Il relatore di maggioranza Stefano Tunis (Misto) ha osservato che rispetto all’emendamento principale le dichiarazioni di voto sono già state espresse.
ANSA: Ancora uno scontro in maggioranza durante la discussione del disegno di legge 107. Protagonista di nuovo la Lega che stamattina aveva chiesto un’interruzione dei lavori e una capigruppo per una frase pronunciata dal leader dell’Udc Giorgio Oppi contro l’assessore leghista della Sanità, Mario Nieddu. Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha ribadito la necessità della presenza in Aula dell’assessore competente Valeria Satta. Successivamente ha lamentato che alla riunione congiunta della commissioni Lavoro e Bilancio, convocata per le 14.30, era assente la maggioranza. Bentornato Fasolino.
(Traduzione: L’on. Gallus dell’Udc era stato attaccato sui giornali dall’on. Mele della Lega, entrambi di Oristano, dove non funziona più nulla in sanità grazie al nuovo servizio di portierato giudiziario varato nella città di Eleonora, ricca di sotterranei e di fratellanze. L’on. Gallus ha chiamato allora suo cugino, l’on. Oppi, il quale cugino ha detto di mattina a Nieddu, assessore alla sanità nonché cugino dell’on. Mele, che doveva recarsi in Aula “in modo che gli diciamo quello che deve fare, visto che non lo sa fare”. Con questo turbinio di testosterone a gratis e un irrefrenabile giramento di eliche, l’Udc e la Lega sono entrati in Aula di pomeriggio, nella seduta post prandiale che è sempre la più rischiosa, durante la quale Tunis, relatore di maggioranza, poteva dire la cipolla che voleva e nessuno lo avrebbe ascoltato perché tutti cercavano l’occasione per cavarsi gli occhi. A questo punto Zedda, che a Seui ha imparato come provocare a carambola, fa notare alla Lega che nella discussione del disegno di legge sulla riorganizzazione degli staff della Giunta, argomento tipico dell’assessorato agli Affari generali e Personale, l’assessore Valeria Satta non era in aula, alludendo al fatto che l’assessore conti non moltissimo al punto che la Giunta ne può fare a meno nei momenti difficili. La benzina è collocata: manca il fiammifero. Oppi, che non fuma, apre un tabacchino dove vende solo fiammiferi e aspettta).
CONSIGLIO: Il presidente ha chiarito che in base all’art. 95 del regolamento, le dichiarazioni di voto possono essere rinnovate. Il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha definito “irrispettoso” che l’assessore Satta non sia in Aula mentre si discute una legge della quale è proponente. Il presidente ha replicato che l’assessore aveva impegni per il primo pomeriggio al termine dei quali ha assicurato la sua presenza. Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, dopo essersi associato al “bentornato” rivolto all’assessore Fasolino, ha affermato che, quanto alla mancanza degli assessori, il vice presidente della Regione Alessandra Zedda rappresenta tutta la Giunta. Il consigliere del M5S Alessandro Solinas ha condiviso le considerazioni dei colleghi, sia per quanto riguarda il ritorno dell’assessore Fasolino che per ciò che concerne l’assenza dell’assessore Satta.
ANSA: Nel pomeriggio i consiglieri del Carroccio sono sbottati per un’altra frase – stavolta pronunciata dal capogruppo del Psd’Az Franco Mula – nei confronti dell’assessora leghista del Personale Valeria Satta. A quel punto tutto il gruppo ha abbandonato l’Aula e il presidente del Consiglio Michele Pais ha aggiornato i lavori a domani alle 16.30. Nel suo intervento Mula ha voluto replicare agli esponenti dell’opposizione che per tutto il corso della seduta avevano lamentato l’assenza di Valeria Satta, assessora di riferimento per il ddl sugli staff. Il sardista ha voluto ricordare che “anche se mancano gli assessori, c’è sempre la vicepresidente della Giunta, e la sua presenza autorevole garantisce comunque la carenza di qualche altro assessore che magari non può essere in Aula”.
(Traduzione: L’on. Mula è nei casini più neri, perché il suo partito è in preda a un gran casino, posto che il Presidente della Regione, dopo il matrimonio senza sposi di Sardara, non ha dimissionato nessuno, ma ha pensato bene di non prevedere alcun portavoce per la Presidenza nella legge in discussione. Così, approvata la legge, il portavoce (tra i testimoni del matrimonio di Sardara, sempre senza sposi perché gli sposi si sono fermati a qualche chilometro dalle Terme perché presi da una pulsione copulante un attimo prima dell’arrivo anticoncezionale della Finanza nel ristorante) verrà naturalmente, senza traumi, destinato ad altri incarichi. Ma il portavoce, che coglione non è, è anche azionista del Psd’az, pesa in termini di iscritti e dirigenti, e dunque Mula è alle prese con una Giunta in sella e un Partito imbizzarrito, con nello zoccolo una spina derivante dalla Commissione di vigilanza del Parlamento, che ogni anno rompe le scatole anche all’ultimo partito della Polinesia per i bilanci e che, se è di buonumore, commina multe di soli 37mila euro.
Mula, dunque, carico a molla, interviene in Aula e distrattamente dice la verità: “che l’assessore al personale ci sia o non ci sia non cambia nulla”. La Lega non ci sta; non si sa chi chiama al telefono Mula per sgridarlo e Mula lo manda affanculo stereo. La Lega abbandona l’aula e Oppi dice a tutti di restare, perché così si constaterebbe che la Lega non conta più nulla e finalmente, lui come Nerone, potrebbe vedere Roma bruciare senza neanche saperne il perché, ma con tanto gusto. Ma tutti se ne vanno.
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DL 107: benefici per i sardi, zero spaccato; benefici economici per l’inutile sottogoverno dei partiti, beh, tanti e senza l’onere della responsabilità civile, penale, amministrativa e contabile che rimane tutta in capo alla struttura amministrativa della Regione. Gente che per lo più sara pagata profumatamente senza avere responsabilità alcuna. Un’assurdità, testimoniata dal clima di guerra tra partiti. Misura inutile per i cittadini ma tanto rumore. Per le tante vertenze importanti, silenzio e vuoto assoluto.
Bella cronaca da Bisanzio
Fa ridere ,anche se è triste !
itè casinu! leggere il resoconto senza capire nudda. perché non si capisce una cipudda. la cosa che emerge è la “grandezza” del vecchio OPPI. Gli altri sono dei semplici porri.
Un’opera d’arte, la traduzione “anticoglionamento”, ovviamente.