Poche parole per una conferma: vince chi dialoga e unisce.
Simeoni e Talamoni hanno unito diverse anime, indipendentiste e autonomiste, su un programma a base autonomista che non nega la prospettiva indipendentista, ma non l’ha posta alla base dell’accordo elettorale.
L’accordo e la proposta agli elettori offrono un obiettivo di medio periodo: lo Statuto e l’Assemblea legislativa. In poche parole: futuro aperto e presente trasformato in avanti. Qualcosa di simile a ciò che vogliamo fare noi: avanti fino all’indipendenza, ma disponibili a partire da aggiornamenti in avanti dell’attualità autonomistica: più poteri, più diritti, più ricchezza.
Ma il contenuto principale della vita politica della Corsica è l’unità e la credibilità della proposta politica, che è legata alla credibilità della cultura di governo. L’abbandono dei veti incrociati, il riconoscimento dei valori reciproci, la capacità di stringere accordi che tutelino le sensibilità di tutti, così è stata costruita l’unità,
L’unità politica della Sardegna è l’orizzonte meno atteso dalle forze conservatrici dell’Italia. Facciamola.