Concluse le pubblicazioni delle gare per la continuità territoriale della Sardegna da parte del Governo italiano, si può far di conto. Lo ha fatto per noi un autoptrasportatore sveglio, laureato e camionista, poliglotta e globetrotter.
Cosa ne vien fuori?
Ne vien fuori che la continuità territoriale marittima della Sardegna valeva fino a ieri 48 milioni e ottocentomila euro e vale ora 23 milioni 577 mila euro, più 5 milioni di premialità.
Il valore della nostra continuità territoriale è diminuita del 51,6% nel silenzio più totale della Regione Sardegna (anzi, mi dicono che qualche giorno fa, dopo il nostro articolo sulla Olbia-Civitavecchia sia stata mandata una lettera tardiva al Ministero tutta fuoco e fiamme! Speriamo bene).
Solo per dare la misura di chi cosa è in gioco sulla continuità territoriale, ecco un resoconto della battaglia dei Corsi, che ha portato comunque a confermare un valore per la loro continuità territoriale di 90 milioni di euro, per una popolazione di 330.000 abitanti, meno della sola area metropolitana di Cagliari.
Questa sproporzione nasce da due fattori: l’assoluta incapacità del Governo Sardo; la negazione della Nazione Sarda da parte delle forze politiche di Destra e di Sinistra. Non si capisce che non sentirsi Nazione determina un indebolimento dei diritti e un colpo mortale agli interessi legittimi.