di Paolo Maninchedda
Come è a tutti noto, il mancato adeguamento delle tariffe idriche nel 2005-2011 ha fatto sì che nel 2013 l’ex Ato, commissariata per 7 anni (un record non solo sardo, ma sufficientemente sardo per chiedersi perché), riconoscesse a Abbanoa 106 milioni di conguagli, i quali, per legge, devono essere incassati entro il 31 12 2015.
Come è a tutti noto, dal luglio 2014 la Regione ha proposto all’AEEGSI di intervenire affinché la Cassa conguagli, considerando che la gran parte dei costi a conguaglio è prodotta dai costi passanti dei consumi elettrici, proceda a anticipare i 106 milioni in modo da consentire da una parte ad Abbanoa di incassare le risorse corrispondenti ai costi sostenuti e dall’altra ai sardi di non dover pagare bollette aggiuntive nel corso di quest’anno, che già è gravato da altri oneri tariffari.
Avant’ieri si è svolto un lungo confronto tra Regione, Abbanoa e Distretto Idrografico da una parte, e AEEGSI dall’altra. È stato un esame severo di conti e procedure, durato 2 ore, che si è concluso con un punto chiaro: entro il 31 marzo o la Cassa Conguagli eroga, nelle forme che riterrà compatibili con l’ordinamento vigente, i 106 milioni o le fatture emesse da Abbanoa vanno all’incasso in un clima di disordine sociale non governabile. Non c’è più spazio per dilazioni.
Ovviamente la Regione ha messo in campo da martedì tutti i rapporti che concorrono a creare il consenso necessario perché l’operazione avvenga non solo in un quadro di legittimità ma anche con la dovuta rapidità. Stanno aiutando molto Gavino Manca, grazie ai suoi rapporti col Governo Renzi, il senatore Francesco Sanna, l’Anci Sardegna e il vicesegretario alla presidenza del Consiglio Dottor Tiscar. In questi giorni non abbiamo altro da fare che presidiare continuamente il tema dell’urgenza. Lo faremo. Se la Cassa Conguagli varerà l’operazione, sarà possibile rateizzare i conguagli in modo sostenibile da parte degli utenti.
Nel frattempo, il Consiglio regionale ha svincolato i 43 milioni di euro che erano stati accantonati per garantire il debito bancario di Abbanoa, la quale non ha più bisogno di quelle garanzie giacché i conti sono tali da sostenere i mutui e le spese correnti. Adesso, con queste risorse, si aggredisce uno dei tanti temi del debito pubblico più o meno occulto, e cioè il sistema delle acque meteroriche e del debito di Enas verso i Consorzi di Bonifica. Non solo: ieri il Consiglio Regionale ha approvato la norma, richiesta da Anci, che consente alla Regione di pagare in un’unica tranche i lavori delegati di importo pari o inferiore ai 300.000 euro. È un fatto importante per gli intervventi di mitigazione di piccola dimensione, che però sono anche quelli che fanno lavorare le imprese sarde (su 51 interventi dell’Anas dopo l’alluvione, 37 sono stati svolti da imprese sarde).
Comment on “Conguagli Abbanoa: confronti romani e tempo in scadenza”
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A me il conguaglio é già arrivato, inoltre dovrei pagare tramite bollettino quando a dicembre ho rinnovato, così come richiesto per non pagare la cauzione, la domiciliazione dei pagameti. Mi sa tanto che l’efficienza e la puntualità non é un pregio di Abbanoa!!!