Questa è la sintesi della prima parte dell’audizione che ha toccato i contenuti del disegno di legge su dighe di competenza regionale, opere pubbliche e disposizioni varie. Inoltre si è parlato del futuro del sistema idrico e della situazione di Abbanoa.
L’Assessore regionale dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda ha illustrato, nel corso di una audizione davanti alla Quarta Commissione, presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) i contenuti del Disegno di Legge n° 11, che prevede una serie di interventi in materia di opere pubbliche.
“Si tratta principalmente di una azione di manutenzione legislativa – ha spiegato l’Assessore – che si è resa necessaria per semplificare e migliorare l’efficacia di alcune norme regionali”. Gli interventi riguardano il rischio idrogeologico, riservando più risorse al potenziamento dei canali e degli argini, l’ampliamento dei cimiteri con l’introduzione di una “riserva” a favore dei piccoli comuni con “posti salma zero”, l’adeguamento della normativa regionale ai regolamenti Ue per la messa in sicurezza dei laghetti montani (circa 500 in Sardegna), l’ampliamento delle deroghe alla legge che vieta gli interventi per il risanamento delle società in perdita, per favorire la ricapitalizzazione di Abbanoa e, infine, l’introduzione di un termine per i pareri della Commissione sulle pratiche di edilizia residenziale pubblica, per assicurare la piena applicazione della legge regionale 13/89. Su tutte queste misure la Commissione ha espresso, all’unanimità, parere positivo, riservando all’Aula la facoltà di definire nel dettaglio la norma riguardante i cimiteri.
Proseguendo la sua relazione, l’Assessore Maninchedda ha affrontato il problema di Abbanoa, precisando in apertura che “è errato parlare di 800 milioni di debiti perché in questa cifra sono compresi anche 253 milioni di investimenti. La condizione complessiva della società, inoltre, è migliorata in modo significativo. Dal 2009 al 2013 l’indebitamento con le banche è passato da 144 milioni a 92 milioni ed entro il mese di giugno contiamo di portare a termine una complessa operazione di consolidamento del debito che porterà ad una nuova linea di credito per 60 milioni e ad una ulteriore iniezione di liquidità, attraverso la ricapitalizzazione, di altri 100 milioni oltre i 42 già versati.”
“Il nostro obiettivo – ha proseguito l’Assessore – è quello di tutelare al meglio l’interesse pubblico. Abbiamo sempre sostenuto che Abbanoa non può fallire e dimostreremo che si può fare lavorando da un lato per ottenere la bancabilità della società e dall’altro per attuare un più articolato piano di ristrutturazione che riprende integralmente i contenuti della relazione dell’advisor Deloitte. Dico di più. Il nuovo amministratore, che sarà selezionato entro questo mese da una società specializzata, avrà come mandato proprio la realizzazione del piano tracciato da Deloitte.”
Tutto questo però, ha avvertito l’Assessore dei Lavori Pubblici, “non basterà per rimettere in equilibrio il sistema idrico regionale, che comunque dovrà basarsi sulla tariffa e non sulle iniezioni di danaro pubblico per ripianare le perdite. Dovremo affrontare un periodo di transizione non breve, forse di cinque anni, che servirà per rimettere definitivamente in carreggiata la società.”
I lavori della Commissione proseguiranno domattina (8 maggio n.d.r) alle 11.00 con la prosecuzione dell’audizione dell’Assessore Maninchedda, che riferirà in particolare sui problemi di Anas, Area e del settore idroelettrico regionale. (af – Ufficio stampa del Consiglio regionale).