‘Gomplotto’ La più bella è stata scritta da Mon Cheri Desiré, la quale ha sostenuto ciò che potete leggere qui a fianco.
Non so chi stia guidando i Cinquetasche in questo difficile momento, ma mi sembrano veramente mal consigliati.
Un Assessore regionale non può genericamente tacciare di “ultimo colpo di coda di chi all’improvviso si vede privato di poteri e prebende” la decisione di un Collegio di Garanzia elettorale con quattro magistrati di Corte d’Appello e tre laici con rispettabilissimi Cv.
È molto rischioso pronunciarsi in questo modo, perché è una ricostruzione falsa dei fatti, (pronunciata mentre si avviano procedimenti anche penali) giacché la magistratura è un potere che non è stato minimamente colpito dalla vendemmia politica settaria messa in atto dalla Giunta regionale in questo ultimo anno e quindi non aveva alcun motivo di reagire ad alcunché; ha esaminato carte e contestato fatti. Di questi e di quelle occorre parlare, piuttosto che cianciare di poteri che reagiscono a sassolini e raccontare di altre facezie complottiste. Magari adesso si dirà che i giudici erano tutti vaccinati, che sono alieni mascherati ecc. ecc..
Non sarò certo io a dire, come fanno i piddini, che le ordinanze non si commentano; però, quando si parla bisogna sempre farlo aggredendo il merito dei fatti e delle procedure; più ardito e anche insensato è gridare al complotto dei poteri forti essendo in proprio un potere fortissimo, come sono i Cinquestelle sardi; quasi comico accennare a prebende, essendo in proprio i Cinquestelle il partito che in pochi mesi ne ha distribuito più di ogni altro e talvolta anche a chi non sembra, alla luce dei Cv (per lo più occultati) esserselo meritato.
Fuga di notizie o troddio Cinquetasche? Prima di inoltrarci nell’ordinanza di decadenza, devo chiarire una circostanza: un buontempone attempato ha insinuato che quando io parlai di questa vicenda a ottobre, lo avrei fatto per una fuga di notizie dagli uffici giudiziari. Esigo delle scuse, per il mio onore.
Io sono forse l’unico giornalista in Sardegna che quando vede un magistrato per strada, cambia marciapiede.
Mi faccio un vanto di non frequentare toghe né di dritto né di rovescio e di frequentare, molto saltuariamente, solo due avvocati.
Ebbi le notizie, udite udite, da alcuni consiglieri regionali (perché, ciò che non si sta dicendo, è che anche altri consiglieri regionali sono stati raggiunti dalle sanzioni pecuniarie e no del Collegio di Garanzia).
Chi mise in giro la notizia della mancata nomina del mandatario da parte della Todde fu, pensate un po’, proprio l’ambiente dei Cinquestelle (che è tutt’altro che monolitico e impermeabile), perché, per l’intreccio che ho capito solo oggi tra la campagna elettorale della Todde e quello dei Cinquestelle, l’inadempienza della Presidente si riverberava su quella dei consiglieri e viceversa. Quindi, adduco a mio onore di non avere raccolto alcuno spiffero del Palazzo di Giustizia, non per virtù, ma per la psoriasi che mi viene quando mi avvicino a quegli uffici per meno di venti metri.
I fatti Il problema di queste ore è che prima e dopo le parole ci sono i fatti che l’ordinanza del Collegio di Garanzia elettorale ha messo in fila.
Iniziamo col dirci una cosa semplice semplice: la decadenza della presidente non è frutto della discrezionalità di un collegio di magistrati e laici. È espressamente prevista dalla legge 515 del 1993 per le violazioni estremamente gravi quali quelle di cui è stata considerata responsabile la Todde. Ecco, il primo ed essenziale punto è se la legge preveda oppure no la decadenza, e la legge la prevede. Il Tribunale che analizzerà il ricorso della Presidente dovrà applicare la legge e, se vedrà confermate le violazioni segnalate dal Collegio, non potrà che confermare la decadenza. Il cuore di questa vicenda sta dunque nell’evidenza documentaria, cioè per tabulas, di queste violazioni; non c’è giudice che possa non applicare la pena perché soggettivamente la ritiene eccessiva.
Riepiloghiamo le contestazioni.
Documento double face La Todde ha presentato inizialmente come proprio personale rendiconto elettorale (dichiarando di aver sostenuto spese per 90.629,98 euro e contributi per 90.670,01) il rendiconto del Comitato Elettorale del Movimento Cinquestelle per l’elezione del Presidente della Regione Sardegna. Però, lo stesso rendiconto è stato presentato alla Corte dei Conti non come rendiconto della candidata presidente, ma come rendiconto del Partito. Ne consegue che da un lato vi è stato chi, la Todde, ha asserito che quelle erano le spese della sua campagna elettorale, dall’altro lo stesso documento è stato esibito per giustificare le spese di tutti i candidati di un solo partito, il Movimento Cinquestelle, dei tanti che sostennero la Todde. Ora, si può essere di bocca buona e di maglia larghissima, ma non si può non convenire che presentare un documento con una veste ad una istituzione e con un’altra a un’altra istituzione di controllo non pare essere giudicabile una svista. Ma soprattutto non si può non considerare che è ben poco probabile che la campagna di un presidente di coalizione coincida con quella di un solo partito, per quanto di appartenenza, impegnato a sostenere i suoi candidati.
Resta un fatto: se io presentassi a mio nome a un magistrato un documento altrui, che cosa mi succederebbe? Nel caso di specie, il Collegio si è limitato a dire che il rendiconto non era conforme alla norma. Mi pare il minimo, che però è già tanto.
Omissioni Il Collegio ha contestato alla Todde di non aver nominato il mandatario, cioè colui che doveva asseverare ciò che è accaduto in campagna elettorale, di non aver aperto un conto corrente dedicato e di non aver esibito tutti i documenti collegati ai movimenti bancari che la legge richiede.
Le omissioni sono un fatto grave, perché di fatto impediscono quel livello di trasparenza che la legge richiede. La domanda è, perché?
Poteva la Todde non sapere come funzionava la legge elettorale e quali sono gli obblighi derivanti dall’accettazione di una candidatura così importante quale quella alla Presidenza della Regione Sardegna?
A mio avviso no, non foss’altro perché la Todde aveva già partecipato ad altre elezioni e quindi aveva dovuto adempiere agli stessi obblighi.
Inversione a U Ricevute le contestazioni da parte del Collegio di Garanzia e invitata a controdedurre, la presidente Todde ha cambiato strategia (e, qui lo dico, provo un po’ di tenerezza per lei, perché, a mio modestissimo avviso, è stata consigliata malissimo) e ha consegnato due memorie difensive il 3 e il 4 dicembre 2024. Tralascio il caso giuridico esaminato dal Collegio, per il quale la legge consentirebbe di fornire chiarimenti sul già dichiarato e non di ritrattarlo. Vengo al punto. La Todde dichiara «sul suo onore di non avere sostenuto spese, assunto obbligazioni né ricevuto contributi e/o servizi, nonché di essersi avvalsa esclusivamente di materiali e mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione del partito o della formazione politica della cui lista ho fatto parte».
Cosa ha fatto, dinanzi a questa dichiarazione, il Collegio di Garanzia? L’ha comunque ammessa, non l’ha rifiutata, benché in palese contraddizione con la precedente, e ci è entrata dentro per verificarne la veridicità.
E cosa ha scoperto (pagina 5 e seguenti dell’Ordinanza)?
Ha scoperto che dallo stesso estratto conto della Todde risulta che:
– alla sua campagna hanno concorso non solo i Cinquestelle, ma anche Pd e Sinistra Futura (pag. 8 dell’Ordinanza) e che, dunque, la sua campagna elettorale non è coincisa con quella del suo partito;
– esistono fatture a lei intestate e pagate da lei stessa per locazione di locali elettorali (pag. 7 dell’Ordinanza, peraltro con qualche confusione sugli importi).
Ne consegue che la dichiarazione di non aver sostenuto spese è stata smentita per tabulas. Negli Stati Uniti per cose del genere, cioè per affermazioni smentite dalle carte, si viene senza cortesia invitati a farsi da parte, quando va bene, quando va male, si viene incriminati. Non si può dire “Non ho sostenuto spese” e poi essere smentiti dal pagamento diretto di alcune fatture. Non è possibile e non c’è tribunale che tenga che possa affermare che questo fatto non sia grave e che la sanzione giusta sia la decadenza.
Ma siamo in Italia, quindi, tutto è possibile.
Egr. Prof.,
Ed ora inizia il gioco delle parti: la sx a favore della minimizzazione dei fatti e la dx che soffia sul fuoco per l’ immediata esclusione della Presidente, e la decapitazione della Giunta e la
inevitabile sublimazione del Consiglio auspicando un nuovo : muoia Sansone e tutti i Filistei. ( magari solo fra meno di 2 anni!!!)
Poi ci sono alcuni comprimari ai lavori, carenti solo in parti più nascoste del corpo ( mi rifrisco alla materia grigia encefalica) della loro Capa, che parlano di colpi di coda di generici personaggi privati di poteri, più o meno manifesti, ammettendo, tenendolo sottinteso con la loro affermazione, che almeno uno lo avrebbero conservato, quello di condizionare le decisioni del Collegio di Garanzia Elettorale inducendolo, non in base agli atti contrastanti forniti o totalmente assenti, puntualmente analizzati, com’è stato fatto, alla cacciata dal Consiglio e dalla Giunta la Presidente e, di fatto,, mandando a casa, in verità, un poco impegnato e assai poco affaticato, organo decisionale nella totalità dei suoi 60 consiglieri.. Questi individui, naturalmente solo dell’opposizione, non sarebbero potenti che gestiscono poteri, ma veri uomini-bomba con in mano il pulsante distruttivo della democrazia isolana ! Possibile mai!!-diceva un mio caro amico messinese, dallo spiccato accento siculo!
Passiamo ora alle prebende. Qui mi viene in aiuto la Treccani che, in sintesi, le definisce : piccole o grandi ricompense per chi non compie alcun atto. Siamo al più classico degli autogol!!! Le prebende sono proprio il reddito da….. poltrona assegnato ai ….poltroni e a tanti truffatori chiamati cittadini ( a discapito di somme ben più congrue per invalidi, disabili e handicappati) e le donazioni ai proprietari di ville e castelli con il rimborso del 110% sui lavori eseguiti nelle loro lussuose, quanto spesso decadenti,proprietà.!!
E qui’ mi fermo!
Sulla corretta e inevitabile decisione di espulsione formulata del Collegio ho già detto in altro commento, che confermo in toto.
Distinti saluti
P..S. Mi scuso per il ritardo ma ieri gli impegni legati alle …scopate epifaniche ( nessuna allusione ad inattività talamiche, ma solo escursioni per banalissimo shopping ), mi hanno tenuto lontano dalla partecipazione al commento sulla sua quotidiana osservazione.
Gli “organi competenti” sono il Comitato Regionale di Garanzia elettorale e si è già ampiamente espresso non attraverso un giudizio verso una persona ma verso precisi e dettagliati inadempimenti alla legge 515 del 1993 che sono stati sanzionati in base a legge e non a considerazioni strampalate personali.
P.s. : chissà perché non si dice abbastanza che un esemplare della dichiarazione del Comitato di GARANZIA è stato trasmesso alla Procura della repubblica che dovrà valutare la questione anche sul piano penale.
Io direi che si esprimano gli organi competenti prima di giudicare qualcuno/a ,poi se vogliamo esprimere delle critiche dovremmo cominciare dalla passata legislatura solinas,che da solo ha creato danni milionario a tutti noi,che ne pagheremo x decenni le conseguenze👋👋
In compenso l’ ex governatore è stato un professionista. Credo che chi ha accettato la candidatura della Todde , abbia architettato anche il resto . Loro in queste situazioni sono maestri. Poi per la decadenza c’è tempo. Alla fine i compagni di avventura la salveranno. È certo che la salvezza avrà un prezzo elevato. Gli argomenti di cui trattare non mancano a partire dall’ ‘ assessorato tanto sospirato. A quel punto avremo una governatrice messa all’ angolo , commissariata dai compagni di sventura.
“Mi sono pagata gran parte di questa campagna elettorale” afferma con orgoglio Todde a Piazza pulita il 7 marzo 2024, ecco la clip video https://www.la7.it/piazzapulita/video/formigli-ad-alessandra-todde-lei-e-ricca-la-risposta-della-presidente-della-sardegna-07-03-2024-530145
Stiamo ancora attendendo di sapere chi sia il responsabile di tale pasticcio. Un nome gira, a dire il vero. Si tratterebbe di un giovane baldo, presunto esperto in programmazione (senza che nessuno lo abbia mai incrociato mentre se ne sarebbe occupato), attualmente parte della strapagata corte della Presidente. Il ragazzo sarebbe uno fidato, cinque stellone dalla notte dei tempi, ma sembra che si sia un pò distratto durante la campagna elettorale.
Suvvia, Presidente. Se così fosse non è certo il caso di aspettare. Lo cacci via. Possibilmente con qualche pedata ben assestata. Uno che commette un errore così grossolano può essere il suo consulente per la programmazione dei fondi regionali? Penso proprio di no. Uno che si confonde quando chiamato a rendicontare 90 mila euro può pensare di dire cose sensate quando deve occuparsi di disegnare come spenderne 6 miliardi?
Nel momento in cui il rendiconto originariamente presentato non è, come non è, riferibile alla Todde appare del tutto evidente che la stessa, che ha dichiarato di aver fatto 90 mila euro di spese, non ha presentato alcun rendiconto. Il resto è un inutile, maldestro e anche un po arrogante tentativo di rimediare.
Ma d’altronde da una che oggi parla di non definitività dell’ordinanza, che invece è definitiva perché non vi sono superiori gerarchici che possano annullarla, cosa si pretende?
Pressapochismo, arroganza, spregio delle regole che evidentemente sono un noioso fardello da buracrati per la grande “donna del fare”. Per non parlare del suo imbarazzante entourage di super consulenti… Una persona così inadeguata e incapace di circondarsi di persone preparate non può e non deve governare una regione, e lo dico con grande amarezza avendola anche votata.
Gomblottooo, gomblottooo, gomblottooo!
E ti pareva che non si invocasse il gomblotto. C’è una legge specifica che stabilisce i casi per i quali si incorre nella decadenza, in questo momento la todde è incappata in più di uno dei casi previsti (mandatario non nominato da cui la mancata asseverazione delle spese, conto corrente inesistente, fattura non contabilizzata e quant’altro ben evidenziato nella “Ordinanza di Decadenza”). La todde continua a dire che trattasi di semplice atto amministrativo (? boh?) e quindi continuerà a lavorare (?mah?), qualche altro dice che c’è sicuramente una via di uscita (? boh?) e che non era il caso di andare financo alla decadenza (?boh?). Semplicemente allucinante! Quindi la legge specifica non è uguale per tutti ma lo è solo per gli altri? Mi chiedo solo cosa sarebbe successo a parti invertite in consiglio e nelle pubbliche piazze. Ad maiora!
Bastiano, credo che Licheri sia un OOMISSIS…..e oh bella ciao….ciao…
Egregio, ricorda l’accusa di cretineria rivoltaLe dal Sen. Ettore Licheri nel febbraio scorso (https://www.sardegnaeliberta.it/cretini-di-sardegna-uniamoci-contro-un-c-e/)?
Ebbene, il pasticcio attuale sulla decadenza pare (a leggere l’ordinanza) essere stato ulteriormente aggravato proprio dall’ Avv..Sen. Licheri. Ognuno ne deduca ciò che ritiene. Saluti.
cosa ne pensa Prof.
La nuova Sardegna on line del 04.01.2024
Dichiarazione del Professore Omar Chessa è da 19 anni ordinario di diritto costituzionale a Sassari.
Professore, la sanzione della decadenza, assunta dal collegio, sarebbe comunque giustificata, a suo avviso?
«Direi di no. L’ordinanza del Collegio regionale di garanzia elettorale ha rilevato alcune irregolarità nella presentazione del rendiconto elettorale: le più importanti sono la mancata nomina del mandatario, la mancata apertura di un conto corrente dedicato, alle quali se ne riconnettono altre. Nessuna di esse, tuttavia, giustifica la sanzione della decadenza»
Per dirla in breve : ” al peggio ” non c’è mai fine !!!!!
Che i grillini fossero quanto meno superficiali ,credo ne fossimo coscienti , che il campo largo sardo fosse una trovata propagandistica senza alcun serio programma e senza capacità politico,/amministrative pubbliche , lo avevamo detto a più voci ,nel corso della campagna elettorale ; voci soffocate dal pressappochismo revanscista dilagante a sinistra e dal suicidio della destra e del psdaz . Sta montando ,in prima assoluta ,un tal ” casino ” da cui se va bene la Sardegna ne uscirà con le ossa rotte . Intanto la volontà popolare espressa nella Pratobello 24 , già oscurata dall’,onniscente Todde , non troverà terreno dove attecchire ,gli speculatori brindano con bottiglie superlusso ,l’aborto della legge sulle aree idonee ,che pare fatta apposta per invitare il governo nazionale a procedere indisturbato nelle nuove autorizzazioni , è il frutto amaro di una giunta che priva di valori e stimoli non pare essere in grado neanche di approvare una legge finanziaria adeguata .
Saranno contenti tutti coloro che hanno voluto e votato questa spuria maggioranza ,penalizzando professionalità e programmi seri , proposti dal Progetto Sardegna rappresentato dal Presidente Soru . Purtroppo i frutti venefici dell’,,improvvisazione, dobbiamo sorbirceli tutti . Siamo immersi in un brutto sogno , un incubo che solo la nuova luce solare può modificare .Auguri a tutti per un 2025 inaspettato .
Un coacervo di balle, ingenuità, supponenza. Certo .. se penso agli anni d’oro dei cinquetasche quando pretendevano l’esibizione degli scontrini ..
Utilizza la solita e trita retorica da strapazzo che è unicamente destinata al suo “popolo” .
Nella sostanza , gli attuali Contiani non hanno autentici avversari politici perché sono assolutamente inadatti al pensiero e alla complessità del reale; i fratelli coltelli li hanno solo nel proprio angusto ghetto che diviene sempre più stretto e problematico per quanto attiene alle future ” parentele” ( la Segreteria Schlein resisterà alle future risistemazioni nel suo partito? Ed eventualmente, il centro destra accoglierà l’ennesimo “ripensamento” e gli farà un posticino?
Gli unici veri avversari sono se stessi . Questa gente non può essere soggetta a nessuna critica perché politicamente non lo meritano.
A volte le parole sono un boomerang…
Posto che è impensabile che la Presidente abbia combinato tutto questo pasticcio in completa solitudine e che le colpe vadano suddivise tra lei e i personaggi di cui si è circondata, credo che per tutti i protagonisti valgano le parole che,sprezzantemente, il baldo Licheri rivolgeva a coloro intenzionati a sostenere Soru: “Non ci sono terze soluzioni,o è un cretino o è in malafede!”
Personalmente escluderei la malafede…
Negli USA si viene incriminati per una irregolarità di questo tipo. In Italia, invece, è pieno il Parlamento di conterranei che hanno invocato le garanzie costituzionali per appartenenti al proprio gruppo politico allorché imputati e condannati in primo grado per reati tra i più infamanti (concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, bancarotta fraudolenta, evasione fiscale, sfruttamento della prostituzione ed altri).
Oggi è pieno ogni giornale di prese di posizione dei medesimi per invocare nuove elezioni per il bene dei sardi e per una morale a due tempi.
Ed allora, seriamente ed onestamente, può reggere la sproporzione tra la sanzione della decadenza per irregolarità amministrative e le garanzie costituzionali di libere e democratiche elezioni? Ma soprattutto, quale soggezione può arrecare l’ingiunzione di un organo di controllo alle ridete garanzie e alla presunzione di innocenza?
Si consideri, che analoghe sanzioni sono previste anche per organi elettivi delle autonomie locali se ed in quanto è consacrata la definitività, la certezza e la liquidità del provvedimento.
Non è evidentemente materia da trattare in questa sede.
Tutto si risolverà, come credo, in un trambusto chiassoso, dove la sguaiata aspirazione alla rivalsa dei trombati dovrà attendere ancora per un lustro (poco meno) e qualche consulente alla presidenza destinato a cercarsi altro impiego.
“io distinguere la morale dai moralisti, perché molti di coloro che parlano di etica, a forza di discuterne non hanno il tempo per praticarla”. G. Andreotti
Mi appello al gruppo dirigente PD, attuale alleato 5S e membro di maggioranza affinché nei limiti del possibile prenda in mano la situazione che, come ricordato sopra, vede la Sardegna di fronte a problemi seri da risolvere onde evitare il baratro.
Massima urgenza a Sanita’, Sulcis, e speculazione energetica.
Fatelo pensando ai vostri figli e nipoti.
Una grossa e pesante eredità che comunque gli vede coinvolti indirettamente in questa catastrofe.
I commenti di sostegno dei 2 assessori Manca sono esemplari nella loro “fedeltà alla linea”, ma anche inconsistenza (Manca/trasporti) e volontà polemica (Manca/lavoro). Di fronte a fatti accertati, violazioni di leggi avvenute e documentate si evocano (noiosamente, ormai…) scenari in cui loro, i “puri”, verrebbero attaccati perché “danno fastidio”…
Omettendo che al potere ci sono loro e lo stanno esercitando in modo piuttosto arbitrario, se non arrogante, distribuendo favori, trascurando le tante e gravi urgenze e disprezzando le iniziative di partecipazione popolare che dei veri “portavoce” dovrebbero invece accogliere con gratitudine (poi discuterle e, se è il caso, contestarle nel merito e in base alla competenza che ci si aspetta da chi governa).
Invece sono lì, arroccati in un fortino, producendo comunicati a uso e consumo dei loro fedeli seguaci che evidentemente si accontentano di parole retoriche, anziché andare a leggere i documenti che spiegano la faccenda reale.
Basterebbe poco a tirare via la patina ormai sbiadita di “lotta ai poteri forti”… Quelle parole funzionavano 10 anni fa, ora suonano stonate e noiose (oltre che rischiose, come scrive il prof. Maninchedda).
Da un lato penso anch’io siano mal consigliati, dall’altro credo sia il risultato della solita incompetenza formale e fattuale che caratterizza i 5s, convinti che bastasse il piglio da capipopolo barricaderi per cambiare “il potere”…
Quel pasticciaccio brutto di chi si credeva infallibile, ascolto, leggo e, con molta preoccupazione mi domando se questa classe politica OMISSIS che, nei fatti, ha perso le elezioni e governa grazie a un premio di maggioranza legato a un pugno di voti pro Todde, possa fare autocritica e chiedere scusa alle migliaia di sardə che dal 2013, entrata in vigore della peggior legge elettorale che si potesse partorire, non hanno rappresentanza nelle istituzioni
Da 10 mesi, con Antonello Licheri autore di Elettori silenziati, giriamo la Sardegna raccontando la vergogna che ha prodotto tanta insipienza
Avete presenti quei dipinti kitschc fatti da pittori un po’ alla buona dove la firma è bella grande, meglio eseguita dell’ opera (che naturalmente risulta inguardabile date le scarse capacità del presunto artista).
Bene;
non ho nessuna fonte verificata; solo un impressione sfocata di uno un po’ presbite che guarda senza occhiali, maaaaa la firmaaaa… del “capolavoro” …non sembra anche a voi ETTORE?
E allora tutti a casa? La salveranno. Le giunte di sinistra hanno sempre grande “fiducia” nella magistratura. Ma quando mai? Troveranno un garbuglio inconfutabile e apodittico.
Se si pensa che non si è nominata manco un mandatario… più arroganza o ignoranza?
Immaginiamo che (come ai ns tempi) per poter arrivare a quelle poltrone si dovesse superare “ l esame di ammissione” (ricordate?) e che quindi il collegio giudicante che dovesse promuovere i candidati/candidate interrogando gli stessi ponesse le domande apposite.Probabilmente verrebbe fuori che essi sono preparatissimi sui privilegi quali stipendi,pretende,vitalizi ,uscite e possibilità di “dare una mano agli amici” ma pochissimo preparati su altri aspetti quale,appunto,la trasparenza con cui economicamente possono poggiare il loro onorevole fondoschiena ì quella poltrone dorate.l’ unica cosa che non hanno studiato abbastanza contrariamente al fatto che questi privilegi possono giustificare anche clamorosi tradimenti.Propongo un disegno di Legge che preveda l esame di ammissione così che nessuno si inventi l ennesimo gomplotto.
Questa ordinanza di decadenza è la pietra tombale alle speranze di coloro che ambivano a elevare il PIL della Sardegna con la sola valorizzazione della filiera del pane carasau….
Roba ‘e maccos 🙈
Si leggono tante interpretazioni di giuristi piu’ o meno di parte.
Tutti concordano sul fatto che il Consiglio debba semplicemente prender atto e non debba esprimere nessun voto nel merito sulla decadenza.
Il problema e’ che se venisse dichiarata la decadenza della Presidente con se’ verrebbe giu’ l’intero consiglio e, se, sempre ragionando per ipotesi, il Tribunale (perche’ e’ il Tribunale ordinario competente e non il Tar) dovesse poi accogliere il ricorso sarebbe complicato reintegrare la presidente e tutto il consiglio.
La questione, dunque, deve essere oggetto di pronuncia giurisdizionale. Solo dopo il consiglio potra’ prender atto.
Sempre teoricamente il tribunale dovrebbe confermare, davanti alle contestazioni mosse, il giudizio della Commissione. Ma, come dice lei, siamo in Italia.
C’e’ poi un altro filone, quello penale. Verra’ obbligatoriamente aperta un’indagine davanti alla segnalazione della Commissione come atto dovuto. E si tratta di un’altra rogna perche’ la linea difensiva dovra’ basarsi sull’assenza dei presupposti del falso e non ovviamente sulla decadenza.
Insomma …situazione complessa, tempi non brevi e situazione che inevitabilmente condizionera’ l’operato della giunta.
La curiosità sta tutta e solo nel vedere come verranno deformate le istituzioni (e le relative regole) per mantenere in piedi questo baraccone di Legislatura.
Egregio, stiamo assistendo all’epiligo de “La grande abbuffata” in salsa pentafarlocca. Al netto dei sacrosanto diritto al ricorso, siamo di fronte alla più lapalissiana manifestazione di dilettantismo che manco Corrado Mantoni con la sua Corrida.
Il tragico è che siamo nel bel mezzo di una lotta per difendere la Sardegna dalla speculazione eolica e ftvoltaica (a proposito, arrivano le prime autorizzazioni governative che confermano il fallimento della linea politica scelta sulle aree idonee), con il Sulcis che sta per esplodere (anche Sider Alloys ha alzato bandiera bianca), rischiamo di perdere i finanziamenti PNRR e di variare una finanziaria senza che il Consiglio Regionale che la deve licenziare abbia la legittimità per approvarla (con la decadenza della Influencer Capo decade l’intero Consiglio Regionale). Peggio di così ….. Saluti.
Senza entrare nel merito del caso giudiziario: si può parlare della magistratura come di un potere la cui azione è per definizione neutra e scevra da qualunque influenza politica esattamente come si fa per altre declinazioni dei personaggi di fantasia, che siano unicorni, babbi natale o sinistra.
Siamo seri per favore.
Gli ex grillini ne hanno combinata un altra delle loro. È tutto talmente surreale che sembrerebbe fatto di proposito.
“il cv che ha todde non lo ha mai avuto nessuno tra tutti i presidenti eletti in Sardegna” – di franco cuccureddu, attuale ass.al (fu)turismo.
Sigh.