Continuo a raccontare ‘u cuncursuni di Laore, il prototipo del brumeggio politico amministrativo della maggioranza oggi al potere.
Ieri abbiamo parlato del bando pubblicato dal Commissario di Laore nel mese di febbraio 2021. Se avete la pazienza di andare a leggere l’art.7 del bando per le categorie C, potrete dilettarvi a scoprire che si prevede che “Qualora il numero di domande di partecipazione per ciascun profilo sia tale da pregiudicare il rapido e corretto svolgimento delle procedure selettive, per perseguire obiettivi di celerità, economicità della procedura concorsuale, l’Agenzia Laore si riserva la facoltà di effettuare una prova preselettiva”.
In realtà, anche se le domande per questo specifico concorso sono state molte migliaia, la prova pre-selettiva non è mai effettuata. Si è preferito architettare una soluzione, ardita, che ha consentito a coloro che sono stati chiamati a valutare gli esaminandi, di vedere in faccia ogni singolo candidato ed evitare così quelle antipatiche forme di selezione coperte dall’anonimato che impertinentemente nascondono i cognomi.
Quindi che si è fatto? Sono state nominate diverse commissioni di concorso adatte a smaltire il numero dei candidati.
Si sono così sfornate commissioni d’esame a tutto spiano e si è arrivati, è il caso appunto dei concorsi per amministrativi di categoria C, a mettere insieme ben tre commissioni d’esame contemporaneamente per lo stesso esame. Si, avete letto bene: tre commissioni per esaminare 3000 aspiranti amministrativi di categoria C:
E la par condicio? Cioè la possibilità di avere la possibilità di essere valutati tutti dalla stessa commissione? E qui, il colpo di genio: le commissioni sono tre, ma il Presidente è sempre lo stesso! Uno e trino!
Poi qualcuno spiegherà, se sarà necessario, come sia possibile seguire in contemporanea tre diversi esami per garantire l’uniformità di giudizio. Legittimo? Chi lo sa?
In realtà la possibilità di costituire più commissioni per lo stesso concorso è prevista, in via eccezionale, dalle norme in materia, ma solo quando è stata rispettata una piccola, significativa, condizione: devono essere prima espletate le pre-selezioni.
E quindi? Qui non viene fatta nessuna pre-selezione, almeno di quelle classiche con domande e risposte esaminate da stupidi computer, incapaci di qualunque riconoscimento facciale e cognominale. Ma nessuno protesta e si va avanti.
A questo punto va in scena la proverbiale rassegnazione dei sardi.
Non si presentano alle prove tutti i richiedenti, anche perché, contrariamente a quanto avviene normalmente, le convocazioni per le prove d’esame non vengono inviate attraverso la PEC (richiesta obbligatoriamente nel bando di concorso), ma attraverso un avviso sul sito dell’Agenzia, clausola prevista nel bando ma, guarda caso, riferita sempre alle famose, inespletate, prove pre-selettive.
Poche le proteste, respinte senza tanti complimenti e con poche possibilità di appello, ma su questo tornerò.
Morale: metteteci sempre la faccia e il cognome, un po’ di relazioni, e il posto in Regione è garantito. (continua)
PS: oggi sarò a Isili a parlare dei referendum per la Giustizia Giusta.
Francesca, in graduatoria sono troppi grazie alla mancanza di preselezione.
É anche vero che a molti come lei basta questo.
Chissà quando si chiederà qualcosa in più delle briciole in avanzo
Ho partecipato a quel concorso, propio per Istruttori Amministrativi cat.C non mi pareva vero che si svolgesse un concorso regionale con un test e un unica prova orale.
Facile pensare che dietro questa scelta ci fosse qualche porcata politica ma non mi sono posta il problema l’ho sostenuto comunque, anzi ho pensato che potesse essere un opportunità da non lasciarsi sfuggire dopo anni di lavoro precario con una figlia e in piena pandemia.
Ora sono in graduatoria, fortuna o bravura non so, quello che so è che non conoscevo i miei esaminatori, sono figlia di “nessuno” se così si può dire di un pastore oramai anziano che ha sempre lavorato e non si è mai interessato di politica ma soprattutto non ho avuto l’aiutinini.
Si dice in giro che i vincitori sono figli dei commissari dei vari concorsi, di dirigenti Cisl, del direttore del personale e di dipendenti
Perché non assumono direttamente I prescelti? Tanto si sa che questi concorsi sono fatti apposta per assumere certi parenti…
io resto convinto che la sequela di cialtronerie che questa amministrazione sta mettendo in fila e continuamente arricchendo con nuove impensabili trovate sia degna di un soggetto cinematografico sull’italietta dell’intrallazzo degli anni fine ‘900 (un tragicomico alla Monicelli, per intenderci).
rimango in bilico fra un sentimento di profonda indignazione e allo tesso tempo di divertito stupore per questa impudenza quasi esibita, come se non fossero trascorsi lustri di processi culturali e legislativi (post giudiziari) tesi a garantire l’equità e la trasparenza dell’operato della P.A.
mi chiedo, inoltre: l’informazione è evidentemente prona, ok, ne prendiamo atto.
ma l’opposizione, dove minchia è?