È un mondo difficile
E vita intensa Felicità a momenti E futuro incerto.I Cinquetasche hanno messo il bando alla celebre canzone di Carotone, perché depressiva delle loro magnifiche sorti e progressive.
Avevano promesso tutto facile, tutto giusto, tutto nuovo, e invece l’avidità, l’invidia, l’incapacità e l’arroganza li hanno portati a ripetute bocciature, a una sanità infernale, con primari come demoni e reparti come gironi, a nomine sbagliate, a soldi promessi per obiettivi sbagliati. Prima o poi un carabiniere si sveglierà a Berlino.
Intanto ieri si è svegliata la Corte dei Conti, facendo fare alla Regione una clamorosa brutta figura, che ha un sottotitolo: ciao ciao Eugenio.
È stata recapitata in Viale Trento la deliberazione 31/2025/PAR della Corte dei Conti, la quale risponde a due quesiti posti dalla Regione.
A me, da piccolo, in un paese dove ti insegnano che se parli troppo finisci per litigare, mi hanno sempre raccomandato di pensare bene prima di far domande, perché anche domandare è un’arte che svela la propria competenza.
Invece, in Regione, da quando è stata perseguitata tutta la dirigenza che, in campagna elettorale, non ha baciato la pantofola a My Dear, gli sfondoni formali si sprecano e l’innocenza dell’ignoranza si svela a ogni passo come pezzi di vergogna attraverso i buchi dei pantaloni.
La Regione, udite udite, aveva chiesto alla Corte dei Conti se l’esercizio provvisorio del Bilancio poteva essere considerato differimento dell’approvazione del Bilancio stesso e se, dunque, potesse essere permesso alla Regione, come consentito agli enti locali in determinate circostanze, di assumere personale anche nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione.
La Corte, dopo essersi rotolata per le risate, tenendosi i penduli con le mani per evitare danni sussultori, gli ha detto di no, come era ovvio:
«Due sono, dunque, le limitazioni che incontra la regione nel caso in cui decida di ricorrere con legge all’esercizio provvisorio:
1) il divieto di ricorso all’indebitamento, anche per spese di investimento (ciò in deroga alla regola di cui all’articolo 119 ultimo comma della Costituzione);
2) il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione».
Ciò comporta che, per esempio, anche l’assunzione del Segretario Generale Eugenio Annicchiarico dovrà attendere l’approvazione del Bilancio, ed è significativo che la Corte abbia ammesso il quesito seppure abbia dubitato che esso fosse mirato a un’intenzione specifica piuttosto che a un caso generale.
La lezione di Diritto inizia a pag. 7 ed è simpaticissima perché è una sberla a pendolo da cui la dirigenza in carica farà fatica a riprendersi.
Nel frattempo anche l’avv. Racugno ha scritto alla Regione e questa volta sugli aeroporti, ma questa è un’altra storia che, se riesco, vi racconterò domani, perché è una pessima storia, con una Regione che stanzia in Bilancio 30 milioni di euro per entrare in una società privata, senza farsi accompagnare da una norma articolata che regoli e disciplini i rapporti con questa società. Ma ne riparleremo. Oggi solo godimento giuridico.
Non poteva essere diversa !!!!! Il diritto non è addomesticabile a seconda dei bisogni e delle intenzioni di chi gestisce il potere . In democrazia vale LA LEGGE a cui anche i potenti debbono assogetarsi . Dura lex sed lex !!!!!
– “Maaaaammaaaaa, posso uscire a giocare con Eugeniooooo??? Ho chiesto a babbo e mi ha detto di si”.
– “No, non hai ancora finito i compiti. E se insisti vengo lì e ti scaldo il c…lo”.
Con tutto lo staff superSTRApagato che hanno incorrono ancora in queste figuracce?
Quand’è che li cacciano? Pro caridade…
https://www.youtube.com/watch?v=mfdhbzsh_fM
“Carosone”
Sì, per chi ha fatto studi giuridici la lettura di questa deliberazione è puro piacere. Complimenti al giudice estensore che ha magistralmente argomentato il parere.
Il problema sarà se qualcuno dei numerosi consulenti della Todde in Regione, a parte capire che la risposta ai quesiti è un secco No, sarà in condizioni di seguire il ragionamento fatto dalla Corte in applicazione dei principi generali in materia di interpretazione delle leggi.
E se coglieranno la sberla data alle pagine 6/7 quando si sottolinea
“L’indubbia peculiarità di indicare alla Corte la soluzione da seguire”, come dire “mi chiedi un parere e mi dici cosa ti devo rispondere”.
Come direbbero gli Abba “Mamma mia!”
Ma perché non approvano subito il bilancio? L’impossibilità di fare da oggi il contratto ad Eugenio è solo l’ultima e più modesta delle enormi e numerosissime dannose conseguenze derivanti da questo assurdo esercizio provvisorio.
Grazie degli aggiornamenti prof!
Oggi mi chiedo se siano degli ‘sprovveduti’ oppure pensino davvero di potere eludere la legge.
Tra una cosa e l’altra la aggiorno sulla vicenda dei Masterati in “Politiche e benessere della famiglia” , cioè i 25 professionisti che a termine percorso con le redazione dei 4 project work di gruppo, addirittura pubblicati un mese fa, dovevano lavorare in Regione in base alla programmazione del percorso in collaborazione anche con il Trentino Alto Adige (progetto comuni Amici della Famiglia).
Ebbene, sono stati riconvocati a fine gennaio 2025 sempre dall’Assessorato di Bartolazzi e nello specifico dalla sua attuale consulente che, come recitava Unione sarda circa 3 settimane fa, sarà anche la candidata sindaca del campo largo a Nuoro (blindata dalla Todde sua amica di infanzia), stavolta per dirgli che avrebbero finalmente istituito l’Agenzia regionale con decreto di Bartolazzi pur non essendoci i soldi (quindi come per lo scorso anno, ai professionisti – ricercatori è stato detto che dovrebbero lavorare gratis per la Regione senza nemmeno rimborsi spese).
È veramente incredibile che, una compagine del campo largo appunto, abbia portato avanti il discorso competenze e merito in campagna elettorale, mentre con i fatti, `gambizzi’ dei ricercatori ben 25 senza alcun ritegno.
Evidentemente temono il confronto con ‘gli esperti’ Amici di partito o ripescati da precedenti elezioni, non eletti che invece hanno scelto discrezionalmente negli staff sine tituli?
È davvero una vergogna ed è un brutto segnale che nemmeno la minoranza consiliare in Regione, che ne è stata informata, se ne occupi.
Evidentemente le persone valide, qua addirittura 25 provenienti da tutta la Sardegna fanno paura a tutti gli attuali consiglieri regionali, giammai pensassero a candidarsi, li ‘gambizzano’ alla fonte…
“Apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno. Scopriremo tutti gli inciuci, gli inciucetti e gli inciucioni: quando illumini un ladro, il ladro non ruba più!”
Parole dell’allora leader Grillo nel 2013…. temo proprio che la scatoletta di tonno non sia il loro forte…. Nel mentre anche l’allora leader si è defilato…. Non hanno mantenuto neanche la metà delle promesse e cambiano idea a seconda della situazione che si trovano……