In questa terra tragicamente inconsapevole di sé, può capitare di non capire i disastri, anche quando stanno sotto gli occhi di tutti.
La presenza di un grossissimo sciame di cavallette nel Centro Sardegna dovrebbe essere l’emergenza da combattere, non il fastidio da rimuovere.
Invece, nessuno fa niente e sembra che anche i giornali aspettino che magicamente lo sciame scompaia.
Tutti fanno finta di non vederlo.
Se ne parla una volta alla settimana, ma ad oggi non è stato assunto alcun provvedimento per fronteggiare la crisi.
Anzi, si è appreso che nei mesi scorsi, mentre le cavallette banchettavano, l’Assessorato dell’Agricoltura ha litigato per iscritto con Laore, discettando sull’avverbio “verosimilmente”, usato dai tecnici di Laore per stimare le superfici interessate. Lette le carte, mi è venuto naturale ricordare la barzelletta su Pierino e l’avverbio “evidentemente”, per dedicare la destinazione ‘evidente’ della nonna di Pierino alle alte personalità in indirizzo nell’inutile e capzioso scambio epistolare.
Cosa fare?
Dal basso non sono mancate le proposte. Provo a riassumerle.
- Individuare un’autorità scientifica per determinare gli interventi sugli insetti in volo e sui nidi, in modo da colpire il più possibile selettivamente e non distruggere tutti gli insetti della zona inetressata;
- Individuare un’autorità politica con poteri (deve dirigere e coordinare di Regione, delle rese inutili Province, delle Asl e dei Comuni), risorse e mezzi veri, efficienti e spendibili;
- Mobilitare, coordinare e controllare tutti i privati con mezzi adeguati a realizzare gli interventi di bonifica;
- Indennizzare i privati colpiti dallo sciame e dalle misure di bonifica.
Un presidente della Regione minimanente consapevole delle sue responsabilità (che sono enormi in questo caso come nell’altro dell’incendio non indennizzato del Montiferru) avrebbe fatto queste cosette già alla fine dell’inverno. Ma la Sardegna non ha un presidente, ha un facente funzioni, ha un amante dei regimi commissariali, delle interpretazioni autentiche, delle proroghe, dei parenti dei potenti, di tutto furoché del necessario.
Quindi, dal basso, in modo in qualche modo commovente per l’innocente – ma non ingenuo – desiderio di fare qualcosa che lo anima, cominciano ad organizzarsi. È nato il Comitato Spontaneo di lotta alle cavallette nella media valle del Tirso e sono stati forniti ai poltronissimi consiglieri regionali della Commissione Agricoltura, i dati sul lucro cessante a ettaro. Poco o molto che sia, è qualcosa rispetto a consiglieri regionali di maggioranza che in quattro anni hanno solo fatto il concorsone Laore (quello del colloquio che vale più dei titoli…) e girato i comuni della Sardegna a parlare delle assunzioni in Forestas. C’è da chiedersi: chi sono le vere cavallette?
Mi preme ringraziare per la pubblicazione dei documenti del comitato spontaneo e per aver dato visibilità ad un argomento che risultava molto molto scomodo fino a qualche giorno fa. A quanto pare serviva l’invasione dei paesi per dare il giusto amplificatore, e perché gli “addetti ai lavori” ammettessero le mancanze sull’operato.
Il comitato spontaneo continuerà nella sua opera di “risveglio delle coscienze” fino a quando non verrà risolto definitivamente il problema.
il problema di fondo è che governare dovrebbe voler dire attaccare il culo alla sedia e studiare.
studiare i problemi, interpellare i soggetti competenti, ipotizzare soluzioni, decidere e concordare interventi.
interpretare il governo come gestione del potere è stata la linea guida di questa amministrazione regionale.
gestire le emergenze e le opportunità è troppo difficile, giacchè occorrerebbe studiare, studiare e poi ancora studiare
LETTERA APERTA SULLA PIAGA CAVALLETTE A PROF.FLORIS,ON.COMANDINI,FITOSANITARIO RAS ed associazioni apistiche regionali
Buongiorno Professore
come apicoltore professionista da 40 anni e sulla base delle esperienze pratiche acquisite nella lotta ai parassiti di Eucalyptus… Psylla Lerp,Thaumasthocoris Peregrinus et altri…
Come azienda coinvolta nella drammatica situazione(ci sono anche se in tono minore, anche qui nel Sarrabus)… mi permetto di intervenire sulla ormai annosa (4 anni) piaga delle CAVALLETTE…
Sin dai tempi dell’infestazione del parassita P.lerp su Eucalyptus… Quindi dal 2010 mi sono attivamente interessato alla lotta contro queste parassitosi… con contatti ripetuti con le aziende che si occupano del Controllo Fitosanitario Biologico…onde non nuocere agli insetti pronubi ed in particolare alle api.
Aziende tipo Bioplanet-Cesena e Biogard-Bergamo… con un interscambio tecnico circa le possibilità di interventi biologici sui parassiti di Eucalyptus…
Un recente contatto con Biogard ha esitato la tecnica di utilizzo su Cavallette del prodotto commerciale Naturalis (Insetticida/acaricida a base di Beauveria bassiana (ceppo ATCC 74040) irrorato direttamente sulle cavallette e attualmente venduto da Biogard anche in Africa dove come noto il problema è enorme…
Alla mia osservazione che le alte temperature che caratterizzano la Media Valle del Tirso, in questo periodo, avrebbero potuto nuocere alle spore del fungo Beauveria Bassiana P.A. del Naturalis… il Dr. Cacciapuochi, delegato per l’isola di Biogard ha risposto che il prodotto irrorato direttamente sulle cavallette penetra nella cuticola degli insetti ed ivi sviluppa le ife fungine che hanno poi un effetto disseccante sull’insetto.
Considerate le caratteristiche del prodotto che NON ha un potere abbattente immediato (per portare a morte le cavallette ci mette 3/4 gg)… è consigliata da Biogard la sua miscela con prodotti dotati di caratteristiche abbattenti immediate. A tale scopo potrebbe essere preso in considerazione l’innovativo prodotto Bayer derivato dall’olio di oliva …innocuo per le api e gli altri pronubi denominato FLIPPER…somministrabile in miscela con Naturalis…perché compatibili…
A questo punto sorge un unico problema RISOLVIBILE…sia Naturalis che Flipper non sono registrati in Italia per l’utilizzo su cavallette…BISOGNA CHIEDERE AL MINISTERO L’AUTORIZZAZIONE ALL’USO IN DEROGA DATA LA SITUAZIONE DI “ESTREMA URGENZA”…
Questi che esprimo non sono pareri miei…anche se li condivido…ma pareri di professionisti che stanno combattendo la piaga in Africa.
Grazie dell’attenzione e cordiali saluti Giuseppe Bellosi
…Non voglio far politica…ma è evidente ed oggettivo il fallimento della gestione “Pandemia di covid” così come l’annoso problema delle cavallette. Chi governa la Sardegna è disinteressato, apatico, incapace oppure pensa ad altro ???!!! Vergogna
Fate come gli Americani quando sono venuti qui
L’anno scorso avevo letto che in Cina si era adottato un sistema molto pratico ed efficace: avevano liberato moltissime anatre (non ricordo il numero) che si erano nutrite delle moltissime cavallette che infestavano i loro raccolti. Non so come sia andata a finire , né se sia una notizia certa, però a ben guardare si potrebbe valutare una soluzione di questo tipo. …a doppia valenza. Salvare il raccolto e ottenere dell’ottima carne risparmiando anche sul mangime
Ma dov’è il megagalattico Cuarbu, manutengolo di questa Amministrazione regionale e aizzatore dei pastori pro salvini?
Non avrei mai neppure immaginato che nell’anno 2022 avessimo dovuto assistere a questo drammatico scempio dovuto ,si, alle cavallette ma soprattutto alla non curanza e alla completa incompetenza di chi dovrebbe salvaguardare e tutelare gli interessi e il benessere pubblico e privato di ogni categoria di cittadini.
Ma che rappresentanti del Popolo Sardo abbiamo?
Il Presidente Solinas e la Maggioranza sono incompetenti e con un milione e 500 mila abitanti non riescono a gestire tutte le problematiche della Sardegna.
Iniziando dal fallimentare gestione della Sanita’.
Così come la problematica delle cavallette che ogni giorno distruggono migliaia di ettari coltivati nelle aziende da Ottana al Marghine e oltre.
Dall’assessore all’agricoltura ai Dirigenti e Funzionari preposti
non hanno fatto niente di niente ad arginare la proliferazione delle cavallette.
Mio Babbo mi diceva che nel 1945 era accaduto una cosa simile, ma erano altri tempi e con la guerra in atto non si poteva fare niente.
Ma oggi con tutte le tecniche agrarie e scientifiche e’, una vergogna che la Regione Sardegna non sia intervenuta anni prima quando la proliferazione delle cavallette era on atto.
Ebbene che chi governa la Nostra Regione si dimetta o è vadano via quanto prima per non commettere altri guai peggiori.
Riguardo al fuoco di Scsno =Montifetro hanno tardato nello spegnimento, ma come sempre nessuno paga.
Gli insegnamenti pratici dei vecchi agricoltori insegnano tanto,se associati agli sviluppi degli studi successivi di queste problematiche potrebbero almeno avviare un ipotetica e ponderata soluzione.Se si trovasse /si contattasse ( a seguito di un iniziativa promossa in gruppo) un esperto del settore si creerebbero le basi concrete (anche se in ritardo) per arginare/limitare questo problema.Il valore aggiunto a tutto è certamente la solidarietà attiva e pratica dei nostri conterranei (e non solo) che da sempre fa la differenza al contrario di tante inutili parole che puntualmente se le porta via il vento.
Buonasera, speriamo bene, speriamo che fanno qualcosa , stanno aspettando che vanno via da sole 😱al costo di non coltivare x un anno ma vanno eliminate ad ogni costo … siamo nel 2022 , possibile che non c’è un metodo … quello dell’acqua di mare potrebbe essere davvero una buona soluzione … speriamo perché così è una cosa assurda anche x il turismo oltre alla disperazione di tante persone, lavoratori, famiglie e altro 🙏💪💪💪🤝 scusate mi allego ma non ho mai scritto niente su questo caso 🤔
Quelli che sono alla regione Sarda non sono in grado di capire il disastro che stanno subendo i pastori e gli agricoltori di Ottana e dintorni questi si devono dare una svegliata e non pensare alla loro poltrona
1. Fare intervenire l’esercito con i lanciafiamme al fine di arrostire un numero maggiore di cavallette.
2. Indennizzare tutti gli agricoltori interessati.
3. Ripetete questa operazione per almeno 5 anni.
Sono perfettamente d’accordo con quanto scritto, in modo lucido e pragmatico. È sconsolante e vergognoso che ai vertici della nostra Regione ci siano tali incompetenti.
Ascoltare le parole di Assessore e Presidente della Commissione consiliare al TGR delle 14 non induce ottimismo, anzi….
Vorrei fare una domanda stupida: posto che c’è un interesse per l’uso alimentare delle cavallette, nessuno ha pensato di interpellare le imprese del settore per catturarle? Magari lo sanno fare meglio di noi, ovviamente quando l’intervento era possibile.
Queste sono le lobby del potere Strano che il presidente e i signori consiglieri non abbiano fatto la proposta per poterle acchiappare in quanto tra poco saremo anche in mancanza del grano e secondo loro potrebbe essere un’alternativa al fabbisogno quotidiano
Ogniuno esprime la propria idea per cercare di salvare la propria terra , visto che abbiamo i canader perché non si prova con l’acqua di mare ,il sale potrebbe agnientare sia cavallette e uova
MA quale regione ma quale stato ,basta pensare al disastro del fuoco del Montiferru planargia neanche un euro di indennizzo .
Abbiamo un presidente della regione a dir poco imbarazzante, a parte contare i soldi che si stanno spartendo, non mi risulta altra manovra interessante in favore della Sardegna
Chi ha portato al governo della regione questa gentaccia, chi ha votato, con una maggioranza schiacciante questi papponi! I sardi perciò chi è fonte del male pianga se stesso!
Certo che siamo messi bene, che dio ci aiuti,,,,,,,,,,,
Secondo alcuni vecchi agricoltori l’unico sistema è quello di arare i terreni in modo da distruggere le uova perché essendo nel sottosuolo non vengono intaccate neanche dal fuoco. Poi ovviamente una bella passata di DDT,
Esattamente. Intervenire si può. Non è una punizione divina. Anche perché si riproducono e altre zone saranno colpite