Giorgio e la giorgite
A leggere necrologi e a guardare le foto, si è avuta la sgradevole sensazione che molti abbiano agito all’insegna del “Si nota di più se parlo o se taccio?”.
La salma di Giorgio è stata l’occasione per confermarsi iscritti al gotha che comanda, una cosa squallida fatta corpore praesenti, a conferma che il potere di oggi, come spesso quello di ieri, ha un senso estetico di sé senza misura, senza contegno.
Lui ne avrebbe riso o lo avrebbe accompagnato con qualche colorita espressione in campidanese stretto.