Categoria: Vetrina
L’aeroporto di Bologna e i panini d’oro
Ieri ero a Bologna per lavoro. Sono arrivato all’ora di pranzo in aeroporto e volevo acquistare un panino con la mortadella: costo 6.90 euro. Adesso ragioniamo. Siamo tutti consapevoli che in questo mondo impazzito che va dietro alla logica del profitto come supremo valore, come principio guida non solo dell’efficienza aziendale, ma anche di quella…
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Nuovi documenti e studi su: abigeato in Sardegna, Simon Mossa, Carta de Logu e vendita dei beni demaniali
Studi inediti sull’abigeato, sulla ricchezza costruita sulla guerra, sull’archivio privato di Simon Mossa e sulle edizioni fatte male delle “Questioni giuridiche della Carta de Logu”. Per chi si occupa di lingua sarda, viene segnalato un articolo sui rapporti tra Lussu, Lilliu, Antonio Sanna e Gavino Ledda.
I potenti sbagliano, i deboli pagano a Cagliari e a Tempio
Caso Docche: perché in galera?
Se si vuole illuminare un ambiente, l’ultima cosa da fare è far paura ai deboli o a chi lo è diventato, ma questo chi non legge le storie dei carcerati e delle carcerazioni non lo sa. Non sa che la paura è la compagna naturale della malattia e poi del peggio. Non sa che la paura è da sempre nemica della verità.
Cavallette: ecco il documento di Laore
Parchi eolici, salotti e bignè
Agricoltura: privati pagati due volte per il fallimento della Regione
Gli allevatori (e le allevatrici, che mi sembrano ormai le uniche rimaste con un po’ di coraggio) devono sapere che ciò che loro pagano è già pagato dalla Regione, che i CAA non sono uffici pubblici ma aziende private, che Laore è un ente dove si viene assunti per esistere e non per lavorare perché il lavoro possibile è affidato a privati, diversamente, come detto, la Coldiretti si mobilita e tutti si mettono il pannolino.
Poi ci si stupisce che i giovani vadano via.
Cavallette: i tempi e i modi della vergogna
Il sardismo malgrado Solinas: pranzo dialogato con prenotazioni. Postilla cavallette
Si sta organizzando un pranzo dialogato per riunire simpaticamente tutti coloro che hanno a cuore la sopravvivenza del sardismo democratico (sia esso indipendentista o autonomista o diffuso o confuso) dopo l’infausta esperienza Solinas. L’appello è a tutti quelli che continuano a sentirsi qualcosa che batte nel petto, diverso da un tamburo vuoto e sconsolato.