“Alle armi!”. Quando si sparano cazzate per vendere un libro
questi appelli non sono questioni da salotto e da marketing, sono cose serie quando si vive in una Repubblica fondata sullo stato di diritto. Chiamare alle armi, che è un reato grave, per banalmente vendere un libro, vuol dire avere perso il senso delle cose; dedicare una pagina a tutto questo è dissipazione intellettiva e finanziaria.
(…) stiamo parlando di gente che cerca il colpaccio pubblicitario, che cerca di vendere per sistemarsi e per farlo frequenta gli ambienti snob che Jep Gambardella (l’idolo dei dandy italiani non attratti dal denaro) attraverserebbe con disgusto (…) .