Zone interne: noi indipendentisti democratici siamo contro la povertà, non contro la ricchezza. L’Italia fa il contrario
di Paolo Maninchedda
L’Italia è di una costante, secolare e insopportabile ipocrisia: parla di diritti, di interventi sociali, di cultura e non ha la benché minima idea di come riprendere a produrre ricchezza, senza la quale le leggi per lo sviluppo sono aria fritta.
Uno dei temi dell’indipendentismo sardo moderno è esattamente quello che la sinistra italiana, divenuta giustizialista e burocratica, ha abbandonato. Lo indico con le parole di un grande socialista, Olof Palme: «Noi democratici non siamo contro la ricchezza ma contro la povertà. La ricchezza, per noi, non è una colpa da espiare, ma un legittimo obiettivo da perseguire. Ma la ricchezza non può non essere anche una responsabilità da esercitare». Molta borghesia impiegatizia panciapiena italiana è contro la ricchezza e quindi non ha strumenti concettuali per combattere la povertà. È la stessa borghesia parassitaria e parolaia, tronfia e feroce, da cui è nato il fascismo.