Dammi un camice, ti compro un giornale
Ovviamente, ben vengano gli investimenti in informazione, ma quelli che sono connessi in qualche modo con le finanze pubbliche regionali puzzano.
Puzzano, in primo luogo, di ‘favore’, perché la sanità privata in Sardegna vive del budget a lei dedicato nel bilancio regionale, e dunque per questi imprenditori investire in informazione ha tanto il sapore di investire in ‘strumenti di pressione’.
Puzzano, in secondo luogo, di ‘reciprocità’, ossia di quello che in sardo sibillinamente viene chiamato ‘piaghere torradu’, sia per le cortesie ricevute e rese che per i torti patiti e restituiti (ma qui ricorrerebbe solo il primo caso).