Moirano e il sardomasochismo
di Paolo Maninchedda
Ieri, mentre i normali mortali si occupavano di strade franate, di aziende dello Stato italiano che fanno quello che vogliono perché nessuno le controlla, di siccità, di pozzi e aziende che fingono di essere agricole e invece producono mais per produrre energia elettrica e bevono acqua come disperate, mentre i mortali combattevano con i problemi vecchi e nuovi e con l’invecchiamento biologico delle proprie cellule, l’imperatore Moirano, di porpora vestito, ha visitato i senatori laticlavi del Consiglio regionale.
Anche chi aveva una sola psoriasi al suo passaggio è guarito. Basta toccarlo e l’organismo si rinnova.
Oggi sui giornali c’è un po’ di polemica. Se la prendono col PD che lo porta in giro come la madonna di Bonaria. Ma che male c’è? Gli dedichino anche una festa patronale, non è rilevante.
Di rilevante c’è invece che Moirano non ha ancora dimostrato la sua utilità e non per colpa sua, per colpa del sardomasochismo esterofilo sardo, questa sì una malattia che colpisce soprattutto gli uomini di cultura che odiano la Sardegna, che pensano che la Sardegna sia solo un luogo di fallimenti storici e che quindi necessiti sempre di un legato propretore che venga dalla capitale dell’Impero e integri, con la sua scienza, la periferica e incivile Sardegna nel mirabile mondo civile della Repubblica italiana intesa come porta di ingresso nella civiltà e nella modernità (CONTINUA)