Deputati e senatori sardi addio!
Ora, i parlamentari potranno tornare ad essere sardi, dopo quattro anni di ubriacatura nei tessuti tarmati delle Camere italiane.
E adesso, come direbbe il professor Chessa, sono mazzi.
Ma noi siamo felici che almeno ogni tanto nella vita politica ci sia un recupero di consapevolezza del luogo delle origini e dei suoi problemi, perché è il momento di ripensare la funzione del parlamentare, che non consiste nel mettersi accucciati ai piedi di un leader di prima o quarta fila (spesso senza mestiere, ma specialista in parassitismo di Stato e posizionamento giusto al momento giusto ) per essere confermati; consiste nel rappresentare una nazione, una nazione purtroppo ferita come quella sarda, ma pur sempre una nazione.
Tornate a casa, fratelli immemori, Benito vi ha fregato ma noi, che non saremo mai con Benito Meloni, vi vogliamo bene e siamo pronti a vedervi contriti e disponibili, pur sapendo che il vostro sarà il pentimento di un momento e che dopo i piaceri romani vi cattureranno di nuovo, ma anche una parentesi di sardità e di giustizia è meglio del nulla. Forza, tornate ad essere almeno bilingui per qualche mese.