La preferenza di genere e le paure ancestrali
di Paolo Maninchedda
Ieri la bocciatura a scrutinio segreto di tutti gli emendamenti per le quote rosa, mi hanno fatto rivivere una delle più tristi pagine del Consiglio regionale della scorsa legislatura. A scrutinio segreto, mentre si discuteva la peggiore legge elettorale mai realizzata dalla Sardegna (io e altri sei non l’abbiamo votata), venne bocciato (anche in quel caso a scrutinio segreto) l’emendamento per la preferenza di genere che è il vero istituto risolutivo, peraltro già vigente per l’elezione dei consigli comunali, del problema della presenza delle donne nelle istituzioni.