I Sardi che sporcano la Sardegna. Nelle fogne scarti di macellazione, grassi animali, sangue e vino
di Paolo Maninchedda
Ieri Goletta verde ha pubblicato i dati sulla qualità delle acque nelle spiagge e nelle foci dei fiumi. I risultati sono oggi sui quotidiani e sono utili per capire se e come funziona la depurazione in Sardegna.
Gli impianti di depurazione sono 344; gli addetti 400.
I casi di inquinamento registrati non sono addebitabili agli impianti di Abbanoa ma a scarichi abusivi.
Vediamoli nel dettaglio. Nel corso del 2015 e nei primi sei messi dell’anno Abbanoa ha dovuto far fronte a una vera emergenza: nei depuratori sono finiti addirittura scarti di macellazione. Nelle zone a più alta produzione di prodotti caseari (autorizzati all’esercizio e non) i danni maggiori sono stati causati dalle rimanenze liquide oleose del processo di trasformazione del latte. Notevoli sono anche i danni prodotti della lavorazione delle olive. Infine la vinificazione: dal Nord al Sud della Sardegna gli impianti Abbanoa sono stati letteralmente inondati da fiumi di residui della lavorazione delle uve.
Senza contare gli scarichi di oli minerali (oli di macchina) o gli idrocarburi liberamente rilasciati nelle fognature (relativi per esempio ai lavaggi delle cisterne dei condomini) oppure, ancora, i residui di vernici (carrozzerie)