Guccini e l’Anas
di Paolo Maninchedda
Ho sempre pensato che Francesco Guccini sia un grande poeta di strada e che avrebbe meritato il Nobel ben più di Dylan.
Ogni volta che sento l’odio montare, ed è tanto, mi ricordo dei suoi magnifici versi:
giovane e ingenuo io ho perso la testa,
sian stati i libri o il mio provincialismo,
e un cazzo in culo e accuse d’ arrivismo,
dubbi di qualunquismo,
son quello che mi resta…
Anche io penso di avere avuto la vita e questo cervello che non mi abbandona mai un po’ rovinati dai libri e dal saper leggere.
Ieri notte, dopo una giornata difficile per altre vicende legate al disordine dello Stato italiano e alla malizia in servizio permanente effettivo a molte latitudini del sistema Regione, ho letto il magniloquente bando Anas sui nodi critici della SS131. (…) Quindi Anas, in ritardo da sempre sul ruolino di marcia, ha scelto la strada del general contractor, ha creato un bando corposissimo (135 milioni di euro) con alla base progetti definitivi sconosciuti alla Regione.
Adesso voglio vedere che cosa diranno le imprese sarde, i sindacati, i parlamentari ecc. ecc. (CONTINUA)