Una lezione di cultura a certi magistrati sardi: come non si comunica
Sulla rivista di Magistratura democratica del 2018 venne ospitato un articolo di Armando Spataro, già Procuratore della Repubblica di Torino, sul tema «Come dovrebbero comunicare i magistrati». Qui lo trovate in pdf. Lo rilanciamo perché ci pare una lezione culturale, metodologica e morale per quei magistrati che qui in Sardegna (specie nel Centro Sardegna, laddove ci si permette di tutto perché ancora si pensa che la gente non legga, non sia informata, non conosca il diritto, non sia colta, e dove ancora le forze di polizia giudiziaria amplificano l’effetto mediatico delle operazioni per gestire meglio il sistema degli encomi, come scrive Spataro) hanno fatto le conferenze stampa altisonanti, con l’enfatizzazione dell’accusa, con le forze di polizia giudiziaria in divisa e sull’attenti a fare da quinta teatrale e da decoro del proscenio e poi ignobilmente, magari, in sede di fine indagini, come è accaduto in una Procura in queste settimane, hanno partorito un topolino piccolo piccolo, ignobilmente piccolo rispetto all’elefante dato in pasto alla gente e ai media pochi mesi prima.