Categoria: Giustizia
Caso Docche: perché in galera?
Se si vuole illuminare un ambiente, l’ultima cosa da fare è far paura ai deboli o a chi lo è diventato, ma questo chi non legge le storie dei carcerati e delle carcerazioni non lo sa. Non sa che la paura è la compagna naturale della malattia e poi del peggio. Non sa che la paura è da sempre nemica della verità.
Violenza sulle donne e magistrati incapaci. Postilla per La Nuova Sardegna
Un giornale è libero di sprecare inchiostro, soldi e tempo come vuole, ma a me importava far capire alla Nuova che io non sono uno col dito in bocca, odio il denaro e ne sento l’odore da lontano, sento l’odore del lobbismo mascherato da lontano anche se si copre con Chanel Blue. Sto da una vita contro i proseliti del denaro, sia contro i ricchi sfondati (che sono sempre colpevoli), sia contro quelli che li combattono per invidia, perché vorrebbero essere come loro.
Voi siete alla corte di entrambi.
Non vi temo.
Voi potete parlare andando bene a 10.000 persone al giorno.
Io parlo ogni giorno non dico con altrettante, ma quasi.
Fatevi sotto: a chiacchiere potete prevalere, a fatti no.
Noi abbiamo la coscienza a posto, voi no
Noi che abbiamo votato Sì ieri, che ci siamo apertamente confrontati con chi intendeva votare No, che non abbiamo sollecitato nessuno a andare al mare, noi abbiamo la coscienza a posto. Quando, nei prossimi mesi e anni, gli italiani scopriranno ulteriormente di avere un sistema giurisdizionale vulnerabile dall’arbitrio, dalla prepotenza e dall’ignoranza non di tutti…
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Referendum: un nobile ma duro confronto. Video
Riportiamo di seguito gli interventi dell’iniziativa svoltasi giovedì scorso e organizzata dalla Fondazione Siotto. Troverete separatamente gli interventi iniziali e le repliche di ciascuno. Soprattutto tra le mie parole (nella replica) e quelle della dott.ssa Ornano, potrete registrare una grande distanza, ma vi assicuro che la cosa piacevolmente percepibile era il rispetto reciproco. È stato…
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Referendum: due parole a vescovi e preti.
Stasera a Cagliari, via dei Genovesi 114, sede della Fondazione Siotto, si svolgerà il dibattito con i partecipanti indicati nella locandina seguente. I lavori saranno trasmessi da Radio Radicale e potranno essere seguiti da remoto sulla pagina Facebook e sul canale Youtube della Fondazione Siotto.
Una parolina ai ministri della Chiesa, tutti rigorosamente muti sui referendum.
Referendum: difendiamo i verticali
Andare a votare Sì domenica è operazione da uomini verticali, da uomini che difendono il proprio diritto a non essere ingiustamente spiati, che esigono che i magistrati siano persone colte, preparate e equilibrate e non dei ‘mandroni’ (sardismo foneticamente più efficace dell’italiano ‘poltroni’) che passano le carte ricevute da una polizia giudiziaria infoiata a far carriera a suon di arresti perché hanno urgenza di andare a giocare a tennis.
Referendum sulla giustizia: un appuntamento, un risveglio e un libro
Domenica si vota per i cinque referendum sulla giustizia.
I media, come si è detto, hanno lavorato al contrario: per non informare.
Dopodomani, 8 giugno, si svolgerà a Cagliari, alle ore 18, nei locali della Fondazione Siotto, uno dei pochi eventi promossi per porre le opinioni a confronto. La locandina è nell’immagine. L’incontro è aperto a tutti e chiederei ai lettori interessati di partecipare.
Giustizia: gli stalker usati per non pensare
Il dott. Palazzi, per convincere a votare No, invita i telespettatori a immaginare una ragazza afflitta da uno stalker e ricorda che oggi, a leggi vigenti, il magistrato può arrestarlo per impedire che reiteri il suo reato, con la vittoria dei referendum questa possibilità, a suo dire, verrebbe invece meno.
Io non so se il dott. Palazzi abbia selezionato con cura questo esempio per colpire l’immaginazione dei telespettatori, oppure se gli sia venuto alle labbra senza riflettere, perché ciò che ha detto è di enorme gravità. Sono certo di una cosa: un magistrato donna non lo avrebbe usato. Tra lo stalking e la carcerazione preventiva c’è lo stesso rapporto che passa tra una poesia di Petrarca e un comizio dell’on. Razzi.
Commercio della paura: lo Xanax premia la Rai
Quanti cittadini sanno che il 12 giugno potrebbero mettere la parola fine alla leggerezza con cui i magistrati sbagliano sulla pelle dei cittadini e inchiodarli, invece, alle loro responsabilità? Quanti cittadini sanno che Sabino Cassese, non uno qualsiasi, ma un accademico e giudice della Corte costituzionale, ha scritto un libro intitolato Il governo dei giudici, guarda caso dedicato alla conquista progressiva di spazi di potere pubblico da parte della magistratura, a danno della libertà altrui?