Categoria: Evidenza
Il sardismo malgrado Solinas: pranzo dialogato con prenotazioni. Postilla cavallette
Si sta organizzando un pranzo dialogato per riunire simpaticamente tutti coloro che hanno a cuore la sopravvivenza del sardismo democratico (sia esso indipendentista o autonomista o diffuso o confuso) dopo l’infausta esperienza Solinas. L’appello è a tutti quelli che continuano a sentirsi qualcosa che batte nel petto, diverso da un tamburo vuoto e sconsolato.
Violenza sulle donne e magistrati incapaci. Postilla per La Nuova Sardegna
Un giornale è libero di sprecare inchiostro, soldi e tempo come vuole, ma a me importava far capire alla Nuova che io non sono uno col dito in bocca, odio il denaro e ne sento l’odore da lontano, sento l’odore del lobbismo mascherato da lontano anche se si copre con Chanel Blue. Sto da una vita contro i proseliti del denaro, sia contro i ricchi sfondati (che sono sempre colpevoli), sia contro quelli che li combattono per invidia, perché vorrebbero essere come loro.
Voi siete alla corte di entrambi.
Non vi temo.
Voi potete parlare andando bene a 10.000 persone al giorno.
Io parlo ogni giorno non dico con altrettante, ma quasi.
Fatevi sotto: a chiacchiere potete prevalere, a fatti no.
Tra cavallette e giornalisti
L’invito alla castità prematrimoniale era un boccone troppo facile per non essere colto da una sensibilità che esalta tutto in battuta per non essere sopraffatto dalla tragedia della vita. Tuttavia, a me vien da dire che il presidente dell’Assostampa avrebbe altro di cui occuparsi. Per esempio della qualità dell’informazione. Per esempio del Tg3 e delle cavallette. L’edizione di ieri delle 19.30 era un capolavoro di manipolazione nei titoli, un esercizio di equilibrio nel testo e una clamorosa censura nello svolgimento.
50milioni di euro di vergogna. L’ignoranza al potere
Impressioni di settembre
Una stagione turistica negativa, una legge di bilancio interamente copiata e un finanziamento privilegiato in sanità talmente discutibile da aver svegliato la magistratura. Un vecchio giornalista diceva che il plagio è un atto di omaggio. Chi copia ammira. Ma copiare Paci e Pigliaru dopo averli vilipesi ha un che di ridicolo.
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La Sassari-Olbia e lo Stato italiano
Sulla Sassari-Olbia, bisogna sempre sapere chi si rappresenta: la Regione rappresenta una Nazione, l’Anas una società opaca di uno Stato confuso. Ma se non si ha coscienza di ciò che si è, dei poteri che si hanno e di quelli che mancano, si fraintende la politica con le giaculatorie per l’elemosina.
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La tela del ragno e il Mater Olbia: il moltiplicatore dei soldi. Giunta in ferie, Ats senza rappresentante legale
Ieri la Giunta non ha proceduto a nominare il successore di Moriano. L’Ats è senza rappresentante legale: non è cosa da poco. Le Aree socio-sanitarie di Sassari e di Olbia non hanno neanche il direttore, ma la Giunta giuliva sorvola. Ci sono troppi dirigenti regionali pagati senza fare nulla, a quattro mesi dalle elezioni regionali. Ma la Giunta ci deve pensare.
Perché questa omissione di responsabilità istituzionale così platealmente superficiale a fronte, invece, della millimetrica sollecitudine per il Mater Olbia? Adesso proviamo a spiegarlo… (LEGGI)
L’insostenibile leggerezza della politica sarda
Mentre a Roma si parla di autonomia differenziata e di costi standard o spesa storica, in Sardegna non si procede nella difesa delle conquiste in materia di entrate sancite dalla Corte costituzionale e si parla di Mater Olbia, cioè di un imprenditore privato incredibilmente (ce ne occuperemo nel dettaglio nei prossimi giorni) favorito dalla politica sarda e italiana (meglio sarebbe scrivere “italiana e sarda”).
Abbiamo passato quasi un decennio per produrre una visione più avanzata dell’autonomia ottriata dagli italiani nel 1948 e adesso ci ritroviamo una Giunta regionale che tace, con un assessore alle riforme muto…
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Sanità: ultimi in Italia, primi per ritardo di innovazione organizzativa
Ho sempre sostenuto con l’ex presidente della Regione Pigliaru (non saprei con chi parlarne adesso dati gli inesistenti presupposti culturali di molti uomini delle istituzioni) che il problema in Sardegna non è concentrare le decisioni e il potere, ma migliorare e innovare l’esercizio del potere.
La scelta della Asl unica e del principe Moirano fu una scelta arcaica; significò scegliere un podestà (immediatamente circondatosi da una corte rosa, cioè una corte in apparenza socialisteggiante, ma sostanzialmente egoisteggiante, cioè animata dall’arcaico principio “Adesso ci sono io e comandicchio io”) per comandare non per cambiare il modello organizzativo della sanità. I risultati si vedono (…)
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