La lezione di un musicista
Ricordiamo il suo nome: Yuriy Kerpatenko.
Era il direttore della filarmonica di Kherson. È stato ucciso dai russi a casa sua per essersi rifiutato di dirigere la sua orchestra nel concerto del 1 ottobre, voluto dai russi per sancire, dopo i referendum, il clima di rinnovata pacificazione a loro dire scoppiato nelle regioni annesse […]
Sono tantissimi i martiri della libertà. Molti sono sconosciuti. Oggi, nel nome di Yuriy, proviamo a rendere omaggio a tutti loro, ascoltando la musica che più ci fa sentire persone, non uomini o donne, non macchine biologiche, ma spiriti liberi, senza vincoli, senza confini. Ascoltiamola in piedi: per lui.