Categoria: Coronavirus
Coronavirus: come comunicare per non far capire /2
Conte e Solinas: molte chiacchiere, pochi soldi / 1
Il sindaco di Sassari e le file agli alimentari
Prevedibilmente, stamattina c’erano lunghe file nei market (nella foto, la fila alla Conad di via Gramsci che arrivava in via De Gasperi, alle 10:00): io sono tornato indietro, ho rinunciato. Mi domando, allora: se lo scopo è evitare gli assembramenti in luoghi pubblici, quanto è razionale ridurre i tempi di apertura dei negozi piccoli e grandi che vendono alimentari? O si tratta soltanto di un’autocertificazione di esistenza in vita del sindaco Nanni Campus? Come a dire: «Guardate che io ci sono e sto facendo qualcosa» […]
Coronavirus in Sardegna: stato confusionale
Cinque giorni fa, il 14 marzo, le persone risultate positive al test erano 47. Il 17 marzo erano 121. Ieri erano 206: si sta viaggiando a incrementi quasi del 50% al giorno. Ieri, 19 marzo, i positivi al test sono cresciuti rispetto al giorno precedente, 18 marzo (134 positivi), del 53% (72 persone), la gran parte degli incrementi a Sassari. Di questo passo a fine mese si arriverebbe a oltre 20.000 contagiati. Sarebbe facile richiamare le dichiarazioni spavalde della Giunta (…)
La differenza tra virologi e politici (di qualità): il dopo
Pare evidente che in Italia non è per niente chiara la differenza attuale e futura tra l’essere virologi e l’essere Presidenti del Consiglio, Ministri, Presidenti di Regione, Assessori. Conte non può limitarsi a dire che serve una breve o lunga quarantena. Deve dire che cosa ha in testa per il dopo, non solo per il durante (…)
Coronavirus in Sardegna: capire i numeri. Con un post scriptum su pecorino e carciofi (che c’entrano sempre…)
Perché non si dica che non si era detto
In ultimo, la massa di norme e dei provvedimenti attuativi che seguiranno nei prossimi giorni, settimane e mesi, richiedono interpretazioni operative omogenee e capacità organizzative elevate, in assenza delle quali si produrrà una paralisi amministrativa assai pericolosa per la tenuta del sistema sanitario, sociale ed economico isolano. Tanto più in considerazione della fiacchezza della struttura organizzativa della Regione, indebolita da una immotivata e strumentale ridefinizione burocratica post-elettorale delle responsabilità e delle funzioni.