Categoria: Bilancio
Telefoni bloccati in Regione per ignoranza. Letta e Franceschini bocciati, assestamento di bilancio… boh!
Nel frattempo a luglio non si sa quale sia la politica di bilancio della Regione Sardegna, politica che notoriamente deve essere guidata dalla giunta. Non si sa. Però le asinerie prima o poi vengono al pettine.
Siccome nel Bilancio approvato sono state mandate a valore 0 le spese obbligatorie (è impossibile darsi ragione di come si faccia solo a pensare una fesseria simile), la direttrice (ovviamente ad interim) dell’assessorato competente, ha smesso di pagare le utenze di assessori e membri (mai parola fu più polisemica) dei Gabinetti assessoriali. Noi, infelici per la pessima figura di straordinaria incompetenza che sta facendo la Regione Sardegna, siamo felicissimi che l’esercito degli incompetenti debba comunicare a proprie spese (…)
Regione: tra i soldi promessi e i soldi erogati c’è una differenza di tre miliardi
Molti insulti, poche idee
La pubblicazione della Costituzione della Repubblica di Sardegna ha scatenato da un lato qualche attenzione in più sul tema strategico del sistema dei poteri di cui la Sardegna dispone (il segretario del Pd ha accettato di assumere questo tema come centrale, e per noi è già un risultato interessante). Dall’altro, intrecciandosi con la nostra posizione sui milioni degli interventi per la pastorizia negoziati sul camion, come la volta precedente con la Coldiretti, e come la volta precedente dichiarati ma non trovati. E sono partiti i soliti insulti e i soliti linciaggi, da cui ci difendiamo serenamente.
Siccità, latte e soldi: da dove prenderli e come spenderli
La crisi delle imprese per la siccità e la flessione del mercato si può fronteggiare con circa 30 milioni di euro già esistenti e o mal impegnati o mal depositati. Bisogna però cambiare abitudini e attitudini: su connottu è sbagliato, perché molto spesso spreca le risorse sia naturali che finanziarie. Dove sono i contatori per l’acqua? Si continua a irrigare a pioggia e a coltivare il riso per allagamento? Che dire delle imprese che irrigano per produrre biomasse?
Per favore, non fate fesserie
La prossima settimana la Giunta dovrebbe varare una manovrina di assestamento e inevitabilmente e obbligatoriamente dovrà trovare denaro per coprire parte del disavanzo finanziario sanitario (che, se ho fatto bene i conti, sommando i valori del 2017, dovrebbe aggirarsi intorno ai 600 milioni e forse 700).
Ieri, mentre noi del Partito dei Sardi davamo conto durante una conferenza stampa della nostra posizione sulla riforma della rete ospedaliera, giungeva voce che nella manovrina di assestamento si immaginava di coprire almeno 200 milioni di buco sanitario. (CONTINUA)
La Corte Costituzionale: peggio per voi che vi fate fregare. Le nuove frontiere della slealtà di Stato
di Paolo Maninchedda
Ho letto sulla Nuova Sardegna una lettura ottimistica dell’ultima sentenza della Corte Costituzionale che ha rigettato i ricorsi delle regioni a statuto speciale sugli accantonamenti.
Intanto è opportuno leggersela per intero: la trovate qui.
La sentenza è durissima, altro che chiacchiere, e peserà enormemente sugli equilibri finanziari della Sardegna.
Ciò che è più rilevante è la parte in cui viene dimostrato che l’accordo tra la Regione e il Governo Renzi stipulato il 21 luglio 2014 non era stato adeguatamente protetto dalla possibilità per il Governo di prevedere ulteriori oneri per la Sardegna, mentre era stato espressamente previsto che la Sardegna realizzasse il pareggio di bilancio. L’unico accordo stipulato da una Regione a Statuto Speciale che abbia previsto clausole severe anche per lo Stato è stato quello del Trentino Alto Adige, nel quale si esclude testualmente la possibilità di apportare modifiche peggiorative, con la sola salvezza della ricorrenza di esigenze eccezionali di finanza pubblica, ma, in tal caso, per importi già predeterminati nelle clausole del patto. (…) In sostanza, la Corte Costituzionale della Repubblica Italiana ha sancito che è colpa degli ingenui se lo Stato è sleale, perché è dimostrato che chi non è stato ingenuo e ha presupposto la slealtà di Stato, alla fine si è rivelato prudente e ha difeso adeguatamente gli interessi della sua gente (vedi Trentino).
Dinanzi a una slealtà di Stato che si impanca anche a ideologia giuridica della slealtà di Stato, occorrerebbe reagire come popolo e come istituzioni, ma per farlo bisogna credere nella possibilità e nell’opportunità di mobilitare il popolo (CONTINUA)