Se volete capire qualcosa da soli, senza la verbosità inconcludente dei giornalisti italiani, delle elezioni politiche italiane, dovete andare in questo sito. Si clicca sull’immagine della Sardegna e poi si va sulle schermate dedicate a Camera e Senato, selezionando le finestre in basso a sinistra.
Non c’è molto da capire, è tutto chiaro.
Un sardo su tre non è andato a votare. L’affluenza sarda è la quartultima d’Italia.
La Sardegna è scomparsa dalla campagna elettorale.
Nessun problema sardo è iscritto nel programma di alcuna coalizione.
Non ha vinto, ha stravinto il Movimento 5 Stelle che raggiunge il 40%, il quale non ha vinto per le sue proposte, ma per gli errori altrui.
Il posto della protesta è stabilmente presidiato da questo partito. Tutti coloro che hanno usato un linguaggio contundente verso gli avversari hanno fatto la campagna elettorale per loro.
La Lega raggiunge quasi il 10% e dà un valore rilevante alla Destra sarda.
Serve una ricostruzione morale e politica della Sardegna.
Serve un’emozione (Salviamo la Sardegna), un programma serio, una grande unità della Sardegna, dai liberali ai laburisti, e un cambiamento profondo, una nuova fondazione della Sardegna.
Io posso guidare solo ed esclusivamente un profondo cambiamento della Nazione Sarda. Non mi si propongano liturgie di segreterie di partito, estenuanti interdizioni, mediazioni sul nulla ecc. ecc. Con me o il coraggio di cambiare pacificamente ma intensamente tutto o si vada su altri.