Chi conosce la storia sa che Cagliari nasce da due fattori: la bellezza dei luoghi e il privilegio. Per secoli ha goduto di prerogative speciali ai danni dei paesi vicini e dell’entroterra perché Casteddu era il luogo di residenza di chi aveva il potere e originariamente sardo non era.
Oggi è dei sardi, ma continua ad avere il vizio del privilegio.
Ieri il Consiglio regionale ha approvato un contributo di 9 milioni di euro in tre anni a favore del Comune di Cagliari (su altri emendamenti schifosi al pari di questo torneremo) . Un grande e esclusivo contributo per abbattere la Tari, ma solo per Cagliari.
Perché?
La ragione è una sola: l’amministrazione comunale di Zedda ha più amichetti in maggioranza di quanti ne abbiano gli altri comuni sardi che combattono, come Cagliari, magari rimanendo più pulite, (Cagliari è molto sporca), con i costi e la gestione dei rifiuti.
La motivazione ufficiale sarebbe che Cagliari patirebbe la presenza in città di molte persone al giorno, che sporcherebbero senza risiedere. Se questa fosse una buona ragione, allora tutte le città che hanno servizi territoriali e richiamano persone quotidianamente al suo interno, dovrebbero avere diritto a ingenti contributi per i rifiuti, abbassando così la Tari. Ma che ne sarebbe degli altri paesi? Sarebbero costretti ad assistere all’ennesimo privilegio urbano grazie al quale risiedere in città conviene di più, perché si avrebbero più servizi e meno costi. Ma cosa dovrebbero dire Quartu e Assemini che faticano ad essere città vivibili? Perché Cagliari sì e loro no?
Questi sono gli effetti della politica senza visione, la politica delle relazioni e degli amichetti, la politica del momento senza futuro. Sempre che questo non sia stato il pedaggio politico pagato per il sostegno dei Progressisti al candidato Cinquestelle a sindaco di Nuoro. Nel caso, allo schifo si aggiungerebbe la sfrontataggine, l’impunità ostentata.
Egr. Prof.
Tutti i comuni costieri hanno nel periodo estivo e autunnale, in crescendo ogni anno che passa, come l’inflazione , un notevole incremento di persone che trasformano le spiagge in residenze giornaliere ove oltre ad abbronzarsi, consumano abbondanti cibi e bevande che , nel migliore dei casi, depositano ai limiti di esse, invece che portarseli a casa ove smaltirli. Questo causa un incremento dei costi di gestione della raccolta dei rifiuti che molte amministrazioni gestiscono con un aumento inverosimile del numero degli stalli a pagamento, differenziando le tariffe in base alla residenza. Ma tutto ciò non è sufficiente ad eliminare l’aumento dei costi della Tari e gli inconvenienti ai residenti. Il più diffuso malservizio è quello che mentre mel periodo invernale i rifiuti si ritirano giornalmente entro le 8,00 del mattino, nel periodo estivo si provvede alla raccolta anche nel corso del pomeriggio, con le conseguenze facilmente immaginabili per il decoro urbano ( che decresce) e le fragranze simil stercoracee (che si impennano)! Ma le amministrazioni comunali non avendo disponibilità finanziarie sufficienti non possono fare fronte alle necessità con un incremento del servizio nel suddetto periodo!
Mi verrebbe da suggerire a coloro che frequentano la città di Cagliari , residenti in un comune più o meno vicino, di abbandonare i loro rifiuti nel territorio del capoluogo, perché se in un qualunque comune della Sardegna si riuscisse ad azzerare la raccolta dei rifiuti, la Tari sarebbe pari a zero! Pertanto, armiamoci tutti di buona volontà e confermiamo i rifiuti nella città favorita da mamma Regione . NON CI SAREBBE NULLA DI MALE, PERCHÉ A PAGARE SIAMO NOI, CIOÈ TUTTI I SARDI , COL DIRITTO, QUINDI, DI UTILIZZARE IL SERVIZIO!
Buona Pasqua!
Sg Gigi (15,55) parla di comunità accusandoci di diaspora? Conosce la differenza tra dignità e disprezzo?
Salve, come al solito siamo gli uni contro gli altri…il perché?..semplice , è il sistema centenario ( non solo Continentale ) che divide le persone in base al ceto all’appartenenza, oggi al portafoglio, con una scusa qualsiasi ci dividono e ci fanno lottare tra noi stessi, chi sta’ sopra gode degli agi ,favori e prebende varie, ..insomma ci guarda dall’alto,come dire io sono io…voi….siete… Chiunque venga ” eletto” in regione o in qualsiasi comune,fatte le debite eccezioni, è prono alle direttive che vengono oltre mare,…dopo secoli di tirannia, non ci si è svegliati ancora, si continua con la stessa tarantira del vivere nel proprio orticello,senza pensare che la nostra comunità ha radici di provenienza ,di storia , ultra millenarie….e dove sino a poco tempo fa la COMUNITA,’ era ancora una e iindivisibile… basta guardare ciò che è e sta’ succedendo in regione, 200 e passa mila persone si sono espresse per una legge, ma chi si è instaurata nei comandi ha detto no , (meno male che sono sardi, altrimenti chissà). e questo è il risultato, stanno andando avanti come treni..quando sarà tutto completato, possiamo solo pensare di emigrare in Massa,perché come al solito chi viene da fuori ha solo interessi economici e noi non potremmo più vivere in una terra che spiritualmente non ci appartiene più……
Ricordo un pensiero letto da qualche parte, detto da una persona molto ricca che disse: Che senso ha vivere da ricco in un mondo di poveri? .non ha senso …x persone normali ed equilibrate…no non ha senso…se non ci svegliamo e cambiamo atteggiamento nei confronti delle nostre comunità , siamo destinati ad una fine drastica e ingloriosa, senza il rispetto dovuto a chi ci ha preceduto e ci ha dato de Valori …..il valore più grande di una cosa si dà, quando…MANCA…..
Vorrei precisare che il “contributo” di scambio non riguarda la tari dei cagliaritani ma esclusivamente il potenziamento di pulizia nei quartieri dove abitano loro e i loro amichetti, anche alla faccia di chi li ha votati ma non abita lì.
A quando i semafori nelle rotonde?
( “tanto lasciamo tutto qui” vale anche per loro…)
Caro Paolo. Seguo con interesse i tuoi interventi, questa è la prima volta che lascio un mio commento.
Innanzitutto è assai discutibile l’assunto in premessa dell’emendamento secondo il quale il littering (piccoli rifiuti abbandonati) sia attribuibile ai lavoratori pendolari o ai turisti, e ovvio che si tratta di un tentativo di giustificare un contributo al comune di Cagliari che non ha senso ed è ingiusto. Avrebbe fatto bene l’amministratore comunale ad apportare modifiche al nuovo appalto settennale che sta andando in aggiudicazione, valutando soluzioni sulla raccolta e sulla pulizia che contenessero i costi, invece incuranti faranno aumentare a dismisura PEF e TARI.
Infine, molto importante, segnalo che la norma ARERA non consente finanziamenti esterni a compensare il costo del servizio di igiene urbana, questo deve essere totalmente coperto dalla TARI, ergo questo provvedimento dovrebbe essere impugnato.
questa è OMISSIS, mi assumo la responsabilità di dichiararlo, i paesini dell’ interno, i suoi cittadini fanno la differenziata con senso di responsabilità, mah non vengono riconosciuti e premiati, Cagliari grazie al Zedda e compagni vengono premiati? vergogna……
signor Salvatore Nonnis non sono d’accordo con lei se Cagliari ha tutti i servizi ed io sono costretto ad andarci perchè devo pagare la TARI ai residenti, io vivo in un paese turistico dove ci sono bellissime spiagge allora il nostro Sindaco dovrebbe mettere una tassa ai Cagliaritani e paesi limitrofi che vengono al mare e le giuro che lasciano tanta di quella spazzatura che lei non immagina e non credo che tutti i cittadini che gravitano nella città di Cagliari lasciano spazzatura come lei dice si ricordi che i NOVE milioni le pagano tutti i sardi
Ma guarda la coincidenza (riconosco di essere impenitente rompicoglioni),
proprio ieri ho inviato una PEC al protocollo del Comune di Cagliari e una mail all’ assessora Luisa Giua Marassi col seguente testo e allegata la foto degli sfalci abbandonati sul marciapiede:
Gentilissima Luisa,
nessun privato pagherebbe un giardiniere per sfalciare erbe e rami e un altro operatore per raccogliere quello che il primo ha lasciato sul marciapiede.
È una cosa così stupida che nel Guinness dei primati sarebbe al primo posto assoluto a distanza incolmabile dal secondo.
Fra l’altro, siamo in via Torricelli fra Cagliari et Pirri, dal 15/04/2025 ad oggi,mentre il secondo a busta paga tarda ad arrivare, le erbe e tutto quanto è stato reciso si spargono per la via.
Sarebbe possibile controllare anche questi oltre ai soliti caddozzoni?
Grazie buon lavoro
Roberto G
Giuseppe carissimo , e’ scandalosa questa notizia.
Non mi permetto di scrivere che Sassari avrebbe avuto il diritto di meta’ della Strenna della “pattumiera” ma considerata la struttura del servizio di igiene urbana, che Sai benissimo, si dispiega su un territorio di 546 km quadrati (in cui la popolazione risiede in mido sparso e altamente frammentato) con ripercussioni sulla determinazione della tariffa , si poteva pensare a un equa ripartizione dei 9 milioni.
Eh Giuseppe! Sassari e’ Citta Metropolitana ma non solo, politicamente ha pagato il suo dazio al Sultanato beneficiario del campo largo per ottenere poi che cosa? Schiaffoni. E di quelli brutti come questo.
No Giuseppe, qui urge una adeguata compensazione futura per Sassari e il suo territorio , e sono sicuro che il tuo intelligente pragmatismo sapra’ pensare QUALE.
P.S. : Giuse’ , pero’ detto tra noi, che SFACCIATAGGINE in questa finanziaria.
La tari a Cagliari è diventata un business per il comune, 4 anni fà, pagavo esattamente la metà di quanto pago oggi, da 360€ circa siamo passati a 630€, non mi sembra ci sia stata un’inflazione del 100% vuoi che sia aumenrato tutto, ma non del 100%, e pare non sia finita quì, ci saranno degli ulteriori aumenti per l’appunto parlando degli amichetti che si sono accapparrati il servizio, pare sempre gli stessi, e non dimentichiamo le fandonie di Zedda al suo primo mandato, con tanta pubblicita sulle tv locali, che eliminando i cassonetti avremmo avuto la tari più bassa, più parcheggi e piu pulizia, di queste tre cose non se nè è verificata nemmeno una, sono andate tutte in contro tendenza, più sporcizia, più parcheggi a pagamento, e aumento della tari alle stelle, …. e c’è ancora qualcuno che gli crede…. poveri illusi! Poi non parliamo del disastro PISTE CICLABILI!
… est sa ‘politica’ de sa ‘democrazia’ de sos leones e leonedhos (altrimenti detto: aprofitadores, lestros pighendhe che ladros furendhe, ma “legalmente”)! E sas bidhas morindhe chi s’impichent e currant a si che cambiare a istare in tzitade fintzas a no b’àere logu ne a colare e ne a si frimmare si no faghent istradas e parchégios a duos piano, e domos e istradas lìchidas, bóidas, irbandhonadas, derrutas, e carrellar e istradas chentza neune chi bi colat!
E comente s’ispiegat chi chie intrat in tzitade faghet arga? Fossis de bidha sua che leat s’arga sua a sa tzitade?
O est chi ispendhet, còmporat, mànigat, cossumat e daet triballu in sa tzitade? E chie lis bendhet sa cosa o faghet su triballu tiat èssere chi balanzat arga chi no faghet?
E si unu andhat a comporare, no est chi su chi còmporat est azummai a mesapare cun arga de frundhire chi ndhe carrat a bidha sua?
O no zughimus ogros pro bìdere chi totu su chi comporamus est sempre de prus a mesapare cun arga de frundhire e semus faghindhe su logu totue a muntonarzu (mancari si ammuntonet, unu pagu, in su muntonarzu cun tìtulu “ecocentro”)?
O est chi sos leones e leonedhos istant in tzitade e no in sas bidhas e, ca meda prus tenent, meda prus ispendhent e còmporant e meda prus arga faghent e frundhint comente no faghet chie tenet prus pagu e prus pagu còmporat?
Che dire, ancora ed inoltre, dei pedaggi imposti dai Comuni sardi rivieraschi (soprattutto da quelli della provincia di Oristano) ai Sardi “non costaioli” per godere del mare di tutti nel fine settimana? I Sardi “non costaioli” pesano e deturpano più dei cementificatori delle coste? Se la tassa di soggiorno è riscossa dai continentali e stranieri, perché permettere di privatizzare a beneficio e usura di alcune comunità rivierasche un bene pubblico di tutti i Sardi? Evidentemente l’utilizzo proprietario degli usi civici praticato da molti Comuni della Sardegna non ha insegnato nulla, né la recente soluzione approntata dallo Stato italiano non ha portato a riflettere né tanti sindaci e amministratori delle nostre comunità ma neppure gli Organi di governo, trascorsi e vigenti, della nostra Regione.
Articolo fazioso,privo di riscontri oggettivi. É normale che il.Comune di Cagliari richieda supporto per lo smaltimento dei rifiuti, visto che sulla città giornalmente gravitano migliaia di cittadini residenti nei paesi limitrofi, ma anche cittadini di altre province. Non vedo dove stia lo scandalo. Ma chi prova a fare giornalismo,devi inventarsi qualcosa, per scrivere e riempire spazi,in un giornale online. Ma smettete di fare la morale ad altri,non ve lo potete permettere.
Purtroppo Cagliari è ha delle amministrazioni fondate sulla corruzione e ciò non lo dico io ma lo evidenziano i fatti.specie negli ultimi trenta anni si è fatta impoverire la città a favore della grande distribuzione costringendo il centro storico a diventare preda di pochi speculatori che fanno il bello e cattivo tempo.e i signori attualmente al governo locale si riempiono le tasche .complimenti…però da dire che i signori cittadini hanno espresso dei voti ben precisi.quindi chi è causa del suo male……
Questi consiglieri regionali (ma non solo loro!) con la loro logica ombelicocentrico-casteddaia vanno pure “a fazze manna” a parlare di spopolamento delle zone interne…
Ma questo perché non c’è visione né politica né unitaria della Sardegna: c’è solo una visione del potere anche questa ombelicocentrica…di sola convenienza personale!
….e ancora ci si chiede perché i cittadini non vanno più a votare…..
Nel frattempo il comune di Cagliari ha fatto lavori per le strade cittadine CREANDO BARRIERE ARCHITETTONICHE anziché abbatterle, nominando la nuova Disability Manager che avrà pure tutti i titoli necessari ma purtroppo è una normodotata e quindi difficilmente potrà capire le nostre difficoltà. Deve avere però qualche problema alle mani dato che non si degna neanche di rispondere al telefono né alla PEC dopo una settimana che gli è stata inviata dal sottoscritto come presidente dell’associazione Sardegnaccessibile ODV.
….questo è un evidente caso di CoGlionismo Politico [ scusa Paolo ..so che mi metterai un ennesimo OMISSIS …giustamente] . Mi capita di andare ultimamente a Nuoro per motivi di salute e a Cagliari e Sassari per lavoro … dalla settimana prossima mi porterò l’alliga da casa e la scaricherò nei cassonetti all’uopo designati con giusta differenziata perché ad Oristano la sappiamo fare bene la differenziata ( un po meno la politica ) perché visto che mangio e cumbido nei luoghi che pratico mi pare giusto recuperare in qualche modo almeno sulle scorie . Mi pare giusto nei confronti della mia città natale … che non fa distinzioni in base al biddaismo politico di provenienza.