Le elezioni europee sono quello che sono, una sorta di competizione per soli forti. La Sardegna lo ha capito e continua a disinteressarsene. O ci danno un collegio solo per noi o noi le avvertiamo come una competizione truccata.
In questo quadro, però, ci sono alcune buone notizie e altre pessime.
Iniziamo dalle prime.
Stelle cadenti I Cinquestelle (i miei carissimi Cinquetasche) hanno rimediato una solenne sconfitta. Ora che non possono più provocare buchi nelle finanze pubbliche, promettere e elargire stipendi a casa e favorire il lavoro nero, prendere a colpi di “Vaffa” chiunque attraversi la loro strada, il declino è cominciato. Ne siamo felicissimi, da un lato, e molto tristi dall’altro, per dover subire per cinque anni i loro metodi, grazie alla resa incondizionata e non necessaria del Pd sardo al loro ricatto sulla presidenza della Regione Sardegna. Ed è proprio la presidenza che rafforza I Cinquestelle in Sardegna, dove prendono il 17% che è moltissimo rispetto alla media nazionale italiana. Per inciso, vorrei dire al Pd che ormai la sanità sarda è a un punto di non ritorno e che per rimediarvi non servono tecnici, servono politici, politici veri, quelli che sanno individuare un obiettivo, scegliere le persone giuste per raggiungerlo, monitorare e controllare che ciò che si decide venga realizzato. Serve disintossicare gli ospedali dalla peste massonica.
Il Pd Il Pd va benissimo, ma a prezzo di una correzione della linea: meno questioni gender e più questioni salariali. Un Pd meno ideologico e più impegnato su questioni economico-sociali potrebbe risultare vantaggioso per tutti, soprattutto ora che la Meloni dovrà fare i tagli di finanza pubblica, che finora ha rinviato, per ridurre il debito pubblico. Resta quel maledetto opportunismo dei suoi dirigenti, quell’aver scritto in faccia di tenere al potere e solo al potere e di poter dire tutto e il contrario di tutto pur di poterlo conquistare. Resta l’autoritarismo mascherato, il centralismo praticato, il cinismo esaltato, ma questo è Dna, ci si può far poco.
Ilaria Salis Ilaria Salis sarà libera, anche col mio piccolo contributo. L’ho votata per le mie convinzioni religiose, perché un cristiano non può mai, avendone la possibilità, lasciare nelle grinfie di un dittatore una persona indifesa. L’ho fatto cambiando canale ogni volta che vedevo i due pesci lessi di Verdi e Sinistra pontificare in tv. E ho votato anche Mimmo Lucano, un voto contro la Polizia Giudiziaria e contro la Magistratura che montò il suo caso fino a mettere in piazza la sua relazione con una donna di colore come se fosse una colpa.
Renzi e Calenda Stati Uniti d’Europa e Azione hanno avuto la dimostrazione che a fare la gara su chi ce l’ha più lungo si perde, a puntare sempre e solo su se stessi si perde, a parlare di federalismo in Europa e non in Italia si perde, a non capire una cipolla del Sud e delle Isole si perde. Renzi e Calenda stanno uccidendo l’azionismo sotto i colpi della vanità e a me si riattiva il giramento dei due gemelli in altalena della zona mediocentrale.
Rastrellatori rastrellati Il disegno dei Rastrellatori di eleggere Cossa al Parlamento europeo sulle spalle di Forza Italia sembra essere naufragato. Adesso aspettiamoci che si inventino il referendum per staccare le cingomme dai marciapiedi così da mobilitare nuovamente i sardi intorno a cose assolutamente inutili, ma prendiamo atto che sono finiti all’opposizione senza leader ancora visibili e non sono riusciti nell’intento di fornire una sine cura al loro uomo di punta. Sic transit.
Veniamo alle seconde.
Bipartitismo L’Italia sta progressivamente diventando bipartitica, con tutto il corredo di prepotenze che questo comporta. Ho sempre pensato che il bipolarismo ci avrebbe portato su una strada americana ed è quello che sta avvenendo, mentre gli Stati Uniti si trovano a vivere una campagna elettorale che è una guerra civile appena deponteziata. Finiremo anche noi così.
Aria brutta In Europa tira un’aria pessima, resa ancor peggiore da una guerra che si combatte alle sue porte. Bipolarismo, burocratismo, tecnologia e centralismo portano anche i più pacifici a ribellarsi.
Intelligentoni snob Le transizioni green e digitale vengono percepite come impopolari per il carico etico-ideologico di cui le si è caricate. Ciò che è indispensabile fare viene percepito dai popoli come un capriccio di minoranze settarie. Un disastro.
Funerali sardisti Il sardismo è morto e sepolto e l’autonomia con lui. I partiti di Sinistra non sanno più che cosa sia e quelli di Destra sono felici di non averlo più tra i piedi. Sopravviviamo in pochi con un’idea di Sardegna moderna, ambiziosa, indipendente e federalista.
Bell’articolo il Suo, Pro. Maninchedda,
Mi sento di convenire in toto. Se non saremo più Sardisti c ene’ faremo una ragione, hanno sbagliato e la barca è andata a scogli, come diciamo noi gente di mare .
Buon Vento Professore, no ci faccia mancare i Suoi articoli. Da emigrato, li seguo tutti.
A si biri.
Avessero candidato ed eletto un pluri pregiudicato dell’estrema destra accusato di aver picchiato comunisti , sarebbe venuto giù il mondo. Altro che rallegrarsi. Io mi rallegro del fatto che questa signora magari con la nuova carriera abbandonerà l’insegnamento
Egregio, pur nel rispetto del voto di ciascuno, che è insindacabile, e dello spirito evangelico verso la Salis,mi permetto ricordare che la Signorina è accusata di far parte della cd. banda del martello il cui articolo unico dello Statuto recita che spaccare la testa ad un neofascista od a un neonazista (categorie quantomeno esecrabili, ma non certo le uniche rimaste a calcare questa valle di lacrime) non solo non è reato ma è cosa buona e giusta.
Parafrasando quindi il detto che ammazzare un fascista non è reato si apre il pertugio verso panorami deja vu’.
È il germoglio che nella storia ha giustificato (?) lo sterminio e la persecuzione cristiana, quella ebrea e (mi auguro per pura ipotesi da accademia) un domani quella verso sardi, bianchi, neri, disagiati, asiatici, ecc.
P.S. Il mese scorso mi sono recato in Ungheria per turismo e non ho sentito la irrefrenabile necessità di portare con me nel trolley un manganello retrattile.
Forse non sono parte di quel mondo normale.
Saluti .
Condivido molto di quanto scritto , compreso il voto “umanitario ” per la Salis .. per quanto riguarda il sardismo temo si possa trattare di tentativo di suicidio , più per demeriti propri che per meriti o demeriti altrui … Riunire tutto il mondo variegato e diviso del sardismo in un progetto moderno ,disfarsi del folklore , un progetto anche a media lunga scadenza che non veda solo come orizzonte le elezioni , potrebbe essere interessante…
Vedere il grillo/vonte con le pive nel sacco , ripaga da tantissime delusioni : e’ arrivata l’ora per Elly,di staccare il cordone ombelicale con i 5* e riprendere in autonomia i principi della sinistra storica !!! Tutto si puo’ rivedere , tutte le strategie possono essere rimodulate a patto di essere autonomi e liberi da bramosie di potere fine a se stesse. La destra non si combatte nelle ZTL e nei posti riservati ai soliti noti ; si combatte con la gente , verificando le istanze legittime , che l’elettorato ha fin qua dovuto spegnere.
Buona resurrezione !!!!!!
Mi ndhe allegro pro Ilaria Salis e fintzas ca l’apo votada (solu a issa): custa cristiana paret su sìmbulu de sa Sardigna: leada che cane de cadena trobeida in manos e in pes, che animale mossigante perigulosu e che berbeghe de masellare.
Li fato sos menzus augùrios po sa libbertade e dignidade sua e de sos àteros puru.
@ FrancoM Caro Franco, è verissimo che anche in passato si ricorse al Papa straniero con risultati a dir poco discutibili. È vero che mancano medici e infermieri, ma è anche vero che sono mal gestiti e mal distribuiti quelli che ci sono. Hai fatto bene a farmi notare che i Cinquestelle in Sardegna non vanno per niente male. È chiaro che qui dove governano il Pd non è riuscito a prosciugarli.
M5s Sardegna:
dal 7,8% (Regionali) al 17 % (Europee).
Sanità.
Ho paura che non si tratta di essere tecnici o politici ma di avere più medici e infermieri.
P. S. In passato, qualcuno ha pensato bene di trovare “fuori” un assessore della Sanità.
Ilaria Salis Ilaria Salis sarà libera, anche col mio piccolo contributo. L’ho votata per le mie convinzioni religiose, perché un cristiano non può mai, avendone la possibilità, lasciare nelle grinfie di un dittatore una persona indifesa. L’ho fatto cambiando canale ogni volta che vedevo i due pesci lessi di Verdi e Sinistra pontificare in tv. E ho votato anche Mimmo Lucano, un voto contro la Polizia Giudiziaria e contro la Magistratura che montò il suo caso fino a mettere in piazza la sua relazione con una donna di colore come se fosse una colpa.
Aiuto, il mio percorso di scelta è stato lo stesso….. parola per parola, sentimento per sentimento.
la farsa (o tragedia) continua: la Meloni parlerà di trionfo facendo finta di credere che lo sia il voto di sedici italiani su cento.
nel resto d’Europa ancora peggio: con le destre si apprestano a prevalere le politiche di indifferenza alle variazioni del clima, alla guerra diffusa, ai fenomeni migratori, alle minoranze, a totale discapito dei deboli delle popolazioni del sud del mondo, già di per se debolissime
lunedì più che pessimista…