Siamo dentro la bolla di distrazione di massa che mira a far dimenticare le ragioni per cui la Presidente Todde rischia la decadenza. Proviamo a tenere accesi i fari sulle cose vere, con l’avvertenza che noi non facciamo informazione per mestiere, la facciamo per resistenza civica al degrado, questo comporta una fatica immane a verificare notizie e espone, talvolta, alle polpette avvelenate. Questo testo è stato corretto sette volte. Abbiano pazienza i lettori.
Consiglio Avantieri, con un blitz ai sensi dell’art.102 del Regolamento, i capigruppo di maggioranza e opposizione, uniti in sublime volgarità politica, hanno iscritto all’ordine del giorno e approvato in tutta fretta, la nuova legge che disciplina i finanziamenti ai Gruppi consiliari. Si badi bene: questa proposta di legge non è mai stata pubblicata sul sito del Consiglio prima di ieri (non sia mai che la gente si indignasse troppo e bloccasse l’iter), quando è divenuta legge. Un capolavoro di trasparenza della Presidenza Comandini.
Chi ha chiesto che la legge venisse sottoposta direttamente all’Aula?
Niente di meno che il capo dell’opposizione, il capogruppo del Pd, che quando il potere ha le sue necessità, non si tira mai indietro (pp.24 e 25 del Resoconto).
Non è un Consiglio regionale, ma una palude politicamente mefitica.
Mogli, compagne, parenti e animali domestici Ebbene, questa legge, sospettata di vergogna anche da chi l’ha proposta (al punto da tenerla nascosta fino all’ultimo momento), emenda la precedente legge sulla materia ed è furbissima: anziché dire chiaramente come acquisire il personale dei gruppi, terreno fertilissimo per il reclutamento amicale, inventa una procedura nella quale mi sono perso anch’io.
Dunque, provo a ricostruirla.
Si può assumere per comando o con contratti a tempo determinato dall’esterno.
Come? Fino a quale ammontare?
Qui inizia il ricciolo barocco.
L’Ufficio di presidenza “adotta un Regolamento” che dovrebbe definire le modalità di attuazione (e questo dovrebbe riguardare l’ammontare) nonché le modalità di utilizzo (e questo dovrebbe invece riguardare la destinazione vincolata delle risorse).
Ma se fosse tutto così semplice, allora ci sarebbe solo da ricordare ai Consiglieri regionali che fu proprio una delibera dell’Ufficio di Presidenza, equivoca fino all’oscurità, a mettere nei guai tanti loro ex colleghi negli anni passati. Resta il fatto che procedere con una legge che rinvia a una delibera dell’Ufficio di Presidenza per aspetti sostanziali puzza lontano un miglio di Ufficio Complicazione degli Affari Semplici.
Ma non è finita qui.
La legge ricciolo berniniano, prevede poi, addirittura, un’intesa tra Giunta e Consiglio, da realizzarsi entro il 31 gennaio di ogni anno, che dovrebbe definire le modalità di attuazione del comma 1 bis, cioè quello che attribuisce all’Ufficio di Presidenza il varo di un Regolamento. E quindi? Il Consiglio negozia un suo Regolamento con la Giunta? Ma che pasticcio è? Cosa si vuol fare esattamente?
Infine la nuova legge cancella il divieto di reclutamento di parenti, amanti e affini che nella prima redazione era ripetuto sia per i comandati che per gli assunti dall’esterno, mantenendolo genericamente per tutte le forme di assunzione. La domanda è: questo estetismo di tecnica giuridica apprezzabile, riuscirà ad imporsi anche alle ‘modalità’ di cui alla delibera dell’Ufficio di Presidenza e al negoziato con la Giunta, di cui poco o nulla si saprà? Ah saperlo!
Il Consiglio regionale merita lo scioglimento: per nebbia.
Brotzu Al Brotzu accadono cose strane e cose che, in altri tempi, avrebbero acceso i riflettori delle istituzioni di vigilanza e di controllo. Accade, per esempio, che un sindacato nomini Tizio proprio rappresentante sindacale all’interno di uno degli ospedali gestiti dall’ARNAS Brotzu. Dopo di che, accade che le relazioni sindacali raggiungano notevoli livelli di tensione sul ventilato trasferimento delle sale operatorie dell’oncologico all’ospedale San Michele e allora che accade? Accade che il Dg del Brotzu scrive al sindacato in questione chiedendo “quale sia il ruolo di Tizio all’interno del sindacato”.
Da quando in qua un Dg cui il sindacato ha comunicato il nome del proprio rappresentante, scrive al sindacato chiedendo di conoscere il ruolo nel sindacato del dirigente designato? Che senso ha una lettera di questo tipo? Come la leggerebbe un Giudice del Lavoro? Vi troverebbe oppure no un che di inquisizione indebita? E perché chiedere chiarimenti su ciò che è già chiaro?
Ma la cosa si complica a livelli più profondi se si leggono i verbali del confronto sindacale tra la parte datoriale e quella sindacale sulle sale operatorie. Le riunioni risalgono al 29 ottobre e al 5 e 21 novembre 2024. Leggere i verbali, con i sindacati che avvertono di ciò che puntualmente è poi accaduto e segnalano l’inadeguatezza delle sale per l’esercizio di interventi chirurgici di una certa complessità, aumenta notevolmente la responsabilità politica e amministrativa dei vertici aziendali. Il Brotzu non è più un problema politico; le sue vicende viaggiano spedite verso il Palazzo di Giustizia.
Giunta La Presidente Todde ha scritto: «Garantire stabilità amministrativa è essenziale: per questo, su proposta dell’assessore Giuseppe Meloni, abbiamo approvato il bilancio di previsione 2025 e pluriennale 2025-2027 dell’Agenzia Sarda delle Entrate e prorogato l’esercizio provvisorio fino al 31 marzo 2025. Parallelamente, è stato rafforzato il sostegno alle imprese attraverso l’adozione di contratti di investimento. Il Centro regionale di Programmazione è stato individuato come soggetto responsabile dell’attuazione della misura, mentre le attività istruttorie sono affidate alla società in house SFIRS».
Io capisco che non si sappia più cosa inventarsi per nascondere l’assenza di contenuti e di strategia, ma affermare che approvare solo in Giunta il bilancio pluriennale, il primo della legislatura, un anno dopo essersi insediati e procedere con il terzo mese di esercizio provvisorio, cioè con la spesa ridotta al minimo indispensabile, significhi aiutare le imprese mi pare aver perso il contatto con la realtà. Ma, se ciò non bastasse, si annuncia di aver approvato ciò che non si poteva approvare: non si può infatti approvare il bilancio di previsione di un’Agenzia regionale prima di aver approvato il Bilancio della Regione, perché le Entrate dell’Agenzia non sono ancora state deliberate dal Consiglio. Va bene essere creativi, ma invertire l’ordine dei fattori nei bilanci pubblici vuol dire una sola cosa, che io non posso dire, ma che i lettori possono pensare.
Il Presidente Comandini precisa “Il divieto resta: i dipendenti dei gruppi consiliari non possono essere coniugi o conviventi more uxorio dei consiglieri regionali né avere con questi un grado di parentela o di affinità entro il quarto grado”
Cagliari, 21 febbraio 2025 – Il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini precisa che nella Legge approvata dal Consiglio regionale “Modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 2 del 2014 in materia di razionalizzazione e contenimento della spesa relativa al funzionamento degli organi statutari della Regione e modifiche alla legge regionale n. 20 del 2023 in materia di cessazione anticipata del personale dei gruppi consiliari”, non è stata eliminata la previsione per cui il personale che opera presso i gruppi consiliari, sia nelle forme del comando che con contratto a tempo determinato, non possa essere coniuge o convivente more uxorio di uno dei consiglieri regionali in carica nella legislatura nella quale l’incarico è conferito, né avere con questi un grado di parentela o di affinità entro il quarto grado. Il divieto resta. La soppressione, prevista dalla lettera b del comma 7 dell’articolo 2 della legge appena approvata dall’Assemblea, è scaturita da un’esigenza di maggiore chiarezza normativa. La disposizione soppressa era, infatti, prevista in due commi diversi dello stesso articolo. Il divieto è ora contenuto unicamente nel comma 7 quinquies dell’articolo 9 della Legge regionale n. 2 del 2014, così come modificata dall’articolo 2, comma 8 della nuova legge, per cui sia i dipendenti in comando che quelli assunti a tempo determinato non possono essere coniugi o conviventi more uxorio di uno dei consiglieri regionali in carica nella legislatura nella quale l’incarico è conferito, né avere con questi un grado di parentela o di affinità entro il quarto grado.
Oggi, difficilissima lettura sia del testo dell’articolo e sia dei documenti gentilmente posti a disposizione. Non è , certamente, una difficoltà di ordine concettuale..no no al contrario i concetti risultano fin troppo chiaro; debordano , dilagano nella coscienza dai testi.
Il difficile di cui scrivo ha la sua stretta relazione in quello che è la consistenza del piano politico. O vero, così tocchiamo la piaga: la Bipolarizzazione del quadro istituzionale.
Centro sinistra e centro destra, insieme.
È tutto sorge a causa, essenzialmente del punto riguardante il Brotzu. Certamente , intorno al punto emendamento alla gestione spese gruppi , niente di nuovo sotto il cielo dello scambio; Si IMPALMANO , sono lì per questo. Non diverso il discorso sugli ultimi colpi di coda della decaduta. Prevedibilissimi.
Ma sul punto Brotzu con le sue, sette paginette se ricordo bene, e beh il loro carattere ntenuto non sono riuscito a digerirlo. E non ci sono riuscito perché , considerate la cosa anche banale, ci sono parole della parte Sindacale sui lavori al presidio Ospedaliero che non è possibile passino inosservate.
E li , in questione è la pelle di ognuno di noi , e non solo.
C è VOLONTÀ , c è desiderio di ascoltare musica inedita che non sia più quella dei due poli.
https://www.facebook.com/share/1948XgGdh2/?
Caro Paolo,
oltre allo sconforto per l’ennesimo scempio di cui hai scritto anche stamattina, non ti nego che mi amareggia allo stesso modo il fatto che, costantemente (a volte quotidianamente) questo blog venga saccheggiato dei suoi contenuti da pseudo siti d’informazione, senza che abbiano nemmeno l’onestà intellettuale di citarne la fonte https://www.castedduonline.it/mangiatoia-bipartisan-in-consiglio-regionale-nei-gruppi-regionali-arrivano-mogli-mariti-parenti-e-amanti/ .
Altro che “fatica immane” e “correggere i testi 7 volte”.
Grazie per il lavoro che fai.
Un caro saluto,
Fino a quando i sardi continueranno a sopportare? Finché non si saranno estinti per compimento del regresso demografico in corso da decenni.
Ci sono duecentoundicimila firme che si sono palesate senza vessilli, senza colori, finalmente convergenti su un problema che riguarda direttamente la Sardegna e i suoi abitanti. L’istinto di sopravvivenza dei partiti – maggioranza e opposizione non fa alcuna differenza – ha trattato la cosa in modo scientifico, per mettere a nanna il rischio. Cosa resa facile dall’assenza di un catalizzatore, di un Grillo (mi si perdoni l’esempio, ma è per capire cosa intendo) che lancia l’adunata popolare alle urne.
Fino a quando i sardi continueranno a sopportare, lei chiede: finché ce ne sarà uno soltanto che insisterà a votare quei partiti. Dunque, non c’è speranza.
Possiamo anche parlarne, se crede, ma quando saranno disponibili tutti gli elementi della vicenda. Lo farò a tempo debito e forse il risultato sarà per lei di minore soddisfazione.
Salta all’occhio soprattutto l’eliminazione del divieto di assumere il “coniuge o convivente more uxorio di uno dei consiglieri regionali in carica nella legislatura nella quale l’incarico è conferito, né avere con questi un grado di parentela o di affinità”.
—
Il che porta a questa considerazione: chi attualmente ha questo status fino ad ora tenuto nascosto e quindi svolge ad oggi un ruolo vietato dalla norma?
Si chiede TRASPARENZA e rispetto della Legge per tutti e soprattutto visto che si tratta di soldi pubblici e non aziende private!
Buona giornata prof!
Possiamo anche parlare della casetta in canadà all’asta, qualcuno potrebbe collegare il fatto al recente attivismo elettorale del musk di sanluri
Ma no est chi custa amministratzione e legisladura (ite dirgràssia su 17!!!) a ‘ispirazione’ VaffoPiddista est VAFFANCULISTA sonèndhennos s’ispiru altrimenti detto agonia?!
O fossis sunt, mutatis mutandis (e fintzas chentza mudandhas) cudhos bombardados chirchendhe “un posticino anche per me” comente naraiat cudhu generale pedindhe a sa zente de lu fàghere intrare al rifugio nella grotta chi fit prena a istibbu de zente fuida bombardada?
Purtroppo, è uno sfacelo completo !!!! Ovunque si guardi si trovano provvedimenti raffazzonati che fotografano sistemazioni alquanto bizzarre !!! I criteri di buona amministrazione sono perduti e vengono sostituiti con piccole furbizie di cortissimo eespiro , Poiché si tratta conunque di atti pubblici ,mi chiedo cosa ne pensi la Magistratura Contabile , forse non ci si rende ancora conto che si tratta di procedure amministrative di una Regione allo sbando e che occorre quanto meno approfondirne metodi e finalità prima che tutto divenga irreversibile .
È stata la dislessia, il sito internet inchiodato, il legislativo distratto, la deficienza artificiale, un complotto, le cavallette! Te lo giuro, non è stata colpa mia!
https://youtu.be/9RjTlfVSZk4?feature=shared
Che la trasparenza in Consiglio regionale, così come il web site, facciano schifo, con la sistematica omissione di dati e informazioni, l’ho detto e scritto non so più quante volte. La questione è semplice: non frega (quasi) a nessuno. Neppure all’Anac. In Consiglio lo sanno bene e si sregolano come meglio possono.
Gentile Professore, le segnalo un piccolo refuso: “Chi ha chiesto che la legge venisse sottoposta direttamente all’Aula?
Niente di meno che il capo dell’opposizione, il capogruppo del Pd”.
Capisco che su una simile materia si possano facilmente confondere.
“Apriremo il governo come una scatoletta” …. avevano perfettamente ragione.
L’attuale maggioranza , composta da molti partiti, avevano fatto 5 anni di opposizione contro la destra (molto spesso anche con ragione) e una volta al comando si comportano esattamente come loro se non peggio. Dallo Staff del presidente, ai commissari ASL, commissari province, staff vari.
Ma che bella giornata! Un invito per migliaia di cittadini per non recarsi alle urne alle prossime elezioni. Una una ulteriore lezione di “qualunquismo imperante”. Per loro un incremento extra del reddito familiare che va ad aggiungersi a quello privilegiato di consiglieri regionali. In fondo “l’abuso di ufficio” era già stato depenalizzato dal legislatore nazionale che, di fatto, consente a tutti gli amministratori pubblici di decidere quello che vogliono, e che fa loro comodo per sopraffare i semplici cittadini che non hanno santi nella pubblica amministrazione. E tutta la stampa regionale in religioso silenzio.