Mi fanno notare questo articolo: Comitati liberi cittadini: “Maninchedda è sovranista a corrente alterna”, ripreso poi da Sardiniapost.
Ovviamente non so chi siano le persone che compongono il ‘Comitato di cittadini liberi’. Sarebbe interessante conoscerne i nomi e magari la storia politica, per capirne fino in fondo i pregiudizi e le pregiudiziali ostilità.
Ma, detto questo, le balle sono balle.
Io sono contrario al carbone e per il gas da sempre. Ho sempre scritto che il progetto della centrale a carbone è stato imposto al Gruppo Clivati come espediente per indurlo a ritirarsi e chiudere. Son convinto che la Regione debba dire sì al gas e attuare un processo di conversione delle sue centrali a carbone, coperto dall’essenzialità.
Ho sempre detto che la Sardegna deve farsi un rigassificatore (e non un gassificatore), comprare il gas dai paesi produttori privi di gasdotti.
Da tempo vado dicendo che il gasdotto dall’Algeria non si farà, ma che occorre salvare la progettazione del Galsi.
Sono per il progressivo spegnimento degli inceneritori, come per l’appunto sostenni nella mia vecchia proposta di legge a cui resto tenacemente affezionato. Non credo che si possa spegnerli in un attimo; pretendo che finché devono funzionare, funzionino meglio; sono contrario al riempimento delle discariche.
Il problema posto dagli organi del Partito dei sardi sulle pale a Orani è quello della sovranità energetica, cioè sui vantaggi sardi dell’energia. Si risponda a questa domanda: serve o non serve che i vantaggi dell’eolico ricadano sui sardi in modo evidente? Per noi questo è il problema. Se si consuma territorio, lo si deve fare con vantaggio non marginale dei sardi.
Sull’idroelettrico: sul contrasto con Enel e Terna non prendo lezioni da nessuno e si vedrà nelle prossime settimane.
Sui contratti per lavorare di più e lavorare tutti sono prontissimo a un confronto elettorale: vediamo chi viene giudicato meritevole di maggiore consenso.
Dietro questa presa di posizione sostanzialmente anonima si cela la ripresa di quell’ostilità al sovranismo e all’indipendentismo che viene dal radicalismo protestatario e inconcludente che si inabissa alle elezioni, perché non ha seguito né radicamento sociale, e rinasce subito dopo le competizioni elettorali, accendendo sempre la battaglia miserevole del discredito e della falsificazione. Pensare di impedire al Partito dei Sardi il suo percorso usando ancora l’arma antica della calunnia, della falsificazione e della denigrazione è veramente patetico. Ma comunque, giacché la combatto dall’età di sedici anni, sono allenato e continuerò a combatterla.
Comments on “Balle di Barbagia”
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Sul Tubone Vertebrale del Galsi, a prescindere dal fatto che il tratto algerino venga attuato o meno, continuo a restare particolarmente dubbioso in termini di rapporto costi/benefici. Continuo a vedere di maggior interesse i rigassificatori nelle aree industriali di Cagliari-Portovesme-PortoTorres come una soluzione più adeguata, anche realizzandoli a terra, per evitare strutture off shore troppo impattanti. Ad ogni modo, ritengo che le visioni futuriste non debbano MAI escludere a priori interessanti opzioni di cui in regione non si fa certo un gran parlare per ovvie questioni di varia natura: la prima tra tutte è che non c’è spesso il tempo per prestare attenzione verso tecnologie ancora in fase di studio, che meriterebbero approfondimento, magari per il tramite del supporto del CRS4: entità di certo ricca di menti in grado di analizzare il tutto in maniera scrupolosa e volta al futuro. Ancora non c’è il la e la certificazione ufficiale del corretto funzionamento della scoperta e conseguente invenzione, però valutarla potrebbe concederci anche un futuro vantaggio competitivo, magari permettendoci di valutare investimenti alternativi. L’importante è avere la capacità di analizzare le tecnologie per poi porsi la domanda sul cosa fare. Capace anche che non funzioni come promesso, ma la politica ha il dovere di visione o resteremo ancorati al passato vissuto in chiave futura, un passato di azioni che non darà senso al futuro energetico di noi tutti. Pensiamoci: http://www.greenstyle.it/tag/e-cat
Certo che si: noi consideriamo lo sfruttamento del territorio problema politico, ne consegue che le ricadute per i sardi debbano essere evidentemente vantaggiose. EOLICO
Tanto per avere un ordine di idee: il governo britannico prevedeva di poter contare su una durata di efficienza pari a 20 / 25 anni. Il nuovo studio, condotto su ben 3000 pali eolici, ha dimostrato che tale periodo scende in realtà a 12 / 15 anni. E sono dolori, perchè l’aumentato ritmo di manutenzione o, se volete, il ridotto periodo di efficienza produttiva, porterà ad un raddoppio del costo dell’elettricità prodotta dalle pale eoliche. E questo diventerà un gigantesco aspira-soldi, perchè per mantenre gli elevati target di rinnovabili che ormai tutti si stanno ponendo, significherà sostituire le vecchie pale eoliche con una frequenza superiore a quanto previsto, oltre ad installarne di nuove (il che accrescerà ulteriormente il problema).Lo studio condotto dal Prof. Gordon Hughes dell’Università di Edinburgo mette in luce, tra l’altro, il crollo dell’efficienza delle turbine eoliche. Nei primi 12 mesi di operatività questa è pari al 24%, ma nei 15 anni successivi scivolerà verso il basso fino ad un minimo dell’11%. Altri studi, in realtà, mettono in luce come le pale eoliche off-shore (quelle piazzate in mare) riescano a perdere il 50% della propria efficienza in addirittura 10 anni. Vi è poi un aspetto tecnico interessante: l’efficienza diminuisce al crescere delle dimensioni delle pale eoliche e delle dimensioni della centrale eolica nel suo complesso. Insomma, più grande e più turbolenta e quindi meno efficiente. Infine il costo di smaltimento a fine ciclo supera il costo del suo realizzo, questo non è pianificare il nostro futuro.
Maninchedda ha sempre parlato di progressivo spegnimento degli inceneritori e comunque, il termine revamping, non vuol dire….“Momoti”….ma semplicemente: messa a norma degli impianti. Non mi pare che Maninchedda parli a vanvera, ha detto e ridetto, che è contrario all’uso del carbone e favorevole al gas liquefatto. Il quale trasportato in navi cisterna allo stato liquido sino al porto di destinazione, dove subisce il processo inverso per poter essere riportato allo stato aeriforme, e quindi immesso nelle condotte della rete di distribuzione. Tutto ciò naturalmente sfruttando la ramificazione Galsi, giusto per intenderci che non si butta il bambino con l’acqua sporca. Il partito dei Sardi venne presentato da Franciscu Sedda e da Paolo Maninchedda, Clivati espose la sua storia di imprenditore come tanti altri nella sala nulla più. Per quanto riguarda ENEL non sono al corrente, di concessioni scadute o non scadute ma credo, che avremmo tutti in breve tempo delle azioni e delle risposte adeguate. ed ecco perchè mi sembra riduttivo mettere sul piatto: i 340 megawatt del Taloro quasi a dire…il mio orticello e bo..gennargentu, marghine, planargia, sa ostera, mandrolisai abbiamo pagato e paghiamo un tributo enorme da qualsiasi punto lo si voglia analizzare, eppure l’orticello…Ottana..sembrava risolvere problemi altrimenti non risolvibili, salvo che oggi ai posteri l’ardua sentenza!!!! quindi signori arressonare in mannu, altrimenti non ci siamo. Mai prùs narre de ust’aba non bivo..La guerra va fatta non con le carnovalate cercando di ricostruire l’impero austro ungarico o sparlando all’impazzata….ma selezionando i soggetti che hanno il solo scopo di spremere le nostre risorse, si insediano nell’Isola fino a che ogni risorsa si esaurisce, l’unico modo che conoscono per sopravvivere è quello di spostarsi in un’altra zona ricca (vedi Furtei) C’è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Questa è la vera infezione, noi vogliamo essere la cura, siamo altresì convinti che l’assessore abbia maturato gli anticorpi necessari. Argomento wolkswagen merita una più approfondita valutazione. 1) la wolkswagen è andata in crisi più di una volta negli ultimi 15 anni ed ha attuato varie forme di risanamento. 2) documentarsi bene…. perchè credo che un’eventuale incontro “sui generis” possa riservare sorprese. Una mia valutazione personale: sembra più un attacco personale, si evidenzia il voler screditare fornendo informazioni deformi dalla realtà. Non so se questa forma di astio abbia radici lontane, o forse sbaglio, fin troppo vicine. Magari solo per ostacolare l’impegno di chi condivide un percorso importante, come molti di noi lo considerano. Al mio paese tanti secoli fa arrivarono i grandi romani, non riuscendo a conquistarci provarono a predarci con i molossi, successe che lo spirito di non sottometterci prevalse, riuscimmo ad acchiappare i loro cani, e addestrarli contro l’invasore, (oggi viene comunemente detto effetto boomerang) che naturalmente si ritirò, da lì, il dispregiativo “secondo loro” barbaricini. A volte la storia si ripete in modi e tempi diversi. Custodiamo in maniera quasi gelosa il nostro cane, riteniamo sia un esempio di difesa: non abbaia mai a sproposito, il gene paura nel suo DNA, non esiste, resta immobile fino a quando non è sicuro dell’azione, diventa il vero padrone del suo territorio, potrebbe insegnare molto!!sarebbe davvero opportuno che il nostro territorio è l’intera isola.
E siccome il radicalismo protestatario e inconcludente è figlio di una classe che vuole difendere le proprie posizioni, che rifiuta il confronto, anche quotidiano, sul campo, che è avezza a tirare a campare perché, non si sa mai. Perché è figlia delle proprie paure e non legittimata da una visione prospettica di un domani diverso da costruire con passione e sudore, e siccome di questi artifici ne son piene le fosse, Noi, che pieghiamo ogni giorno la schiena ma teniamo alta la testa e sicuro lo sguardo, andremo avanti e dimostreremo che si può costruire il futuro che si può fare lo Stato, e che si può ridare speranza e sostanza. e tu Paolo, a differenza loro, tu non sei solo…
A innantis!!