Il 1 dicembre scade il termine per la presentazione delle domande per i tirocini sostenuti dai Voucher di Garanzia Giovani.
È una scadenza che sta passando un po’ sotto silenzio.
Il sito di riferimento è SardegnaTirocini.
Ieri ho chiesto alla Gestione Commissariale ex Ato di verificare la possibilità di modificare il profilo tariffario per l’acqua erogata alle onlus e alle associazioni di volontariato, che attualmente sono assimilate agli Enti Pubblici. Questa la lettera.
Gent.mo,
dai reports predisposti dal Gestore Abbanoa risulterebbe che il 35% dei fruitori del servizio, in totale 250.000 utenze, non avrebbe versato il deposito cauzionale previsto dalla norma.
Come è noto, la Regione deve contemporaneamente tutelare l’interesse pubblico dei cittadini (e quindi l’uguaglianza di trattamento e l’equità dei costi dei servizi) e accompagnare i titolari di funzione nello svolgimento del proprio ruolo rispetto al complesso sistema di disposizioni che regola il corretto funzionamento del Servizio.
Con questo spirito, (e augurandoci che Abbanoa sia sempre trasparente nel proprio comportamento e che il dialogo con i cittadini e con le istituzioni sia un obiettivo costante e vigilato della sua azione) chiederei che venga verificata la posizione delle associazioni di volontariato (e assimilate) che operano senza fini di lucro e che registrano volumi di consumo idrico assolutamente ridotti, tali da generare obblighi di pagamento per fatture di importo minimo.
Infatti, per effetto dell’inserimento di tali associazioni nella categoria tariffaria delle cd “pubbliche utilità” (si veda il Regolamento di attuazione dell’articolazione Tariffaria allegato alla Deliberazione del Commissario n. 18 del 31 marzo 2011, numeri 8 e 9 della Tabella Utenze non domestiche), esse sono chiamate a versare un deposito cauzionale molto alto, pari alla media di categoria. Tale media è però rilevante perché in essa convergono (se non mi sbaglio) tanto gli edifici ministeriali, le caserme, gli ospedali, ecc., con consumi molto alti, quanto appunto le associazioni folkloristiche e di volontariato con consumi irrisori rispetto alla media.
In questo caso, nel limite di quanto consentito dalla norma, chiederei al Gestore e alla Gestione Commissariale ex Ato di verificare la possibilità che la specificità del mondo dell’associazionismo sia riconosciuta e venga assoggettata a un deposito cauzionale adeguato ai consumi propri della sua meritoria attività.
Auspico dunque che, nell’ambito di un programma di riconciliazione e trasparenza tra cittadini e istituzioni sul tema dell’acqua, venga definita al più presto anche una regolazione specifica per la categoria indicata.