C’è un organo di informazione impegnato da tempo in una campagna aggressiva verso la mia reputazione politica e personale. Giacché da queste cose, non nuove nella storia, ci si difende non con le polemiche, vorrei avvertire i lettori di questo blog che non reagirò in questa sede ad alcuna provocazione, linciaggio e menzogna. Viviamo in uno Stato pericoloso nel quale, ciò che in altri Stati del mondo (non molti, invero, ma ne esistono di civili) si risolve con la normale dialettica pubblica, qui occorre affidare a strade onerose, faticose e durissime (sul piano della disciplina personale) per difendere i propri diritti politici e la propria reputazione.