Come si fa e come si parla di sviluppo in Sardegna
di Paolo Maninchedda
Non per dire, ma il mitico Velasco, grande allenatore di pallavolo e grande educatore, potrebeb far molto in Sardegna. Ho già segnalato la sua magistrale lezione sugli schiacciatori che devono sapere schiacciare anche le palle alzate male. La ripropongo per analizzare alcune reazioni al mio post sull’utilizzo del contratto Volkswagen 2006 in Sardegna.
In primo luogo, in Sardegna si discute di politiche di sviluppo non a chilo ma a tonnellata. La precisione non esiste. Tradurre quell’accordo solo nei termini di un costo per il lavoratore e non nei termini della costruzione di un vantaggio, del mantenimento del sistema produttivo e del alvoro, è, per l’appunto, parlare di politica a tonnellata. Dove mai si è vista, in Sardegna, la possibilità di concorrere con le ore lavorate a capitalizzare l’impresa e a godere dei suoi utili attraverso il 10% dell’utile netto? Dove mai si sono vistipremi annuali sopra il migliaio di euro? Prendiamo ad esempio il calzificio Queen di Macomer. Io mi sto rompendo al testa per