No, non riesco a gioire della vendita alle Bonifiche Ferraresi di un pezzo di Sardegna
di Paolo Maninchedda
Vedere il giubilo e non capirlo. Francamente che cosa c’è da gioire per il fatto che le Bonifiche Ferraresi hanno acquistato la Società Bonifiche Sarde? È forse un investimento attratto dalle nostre politiche? No. È un’acquisto fatto da una società in un’asta pubblica.
I sardi non hanno bisogno di terra buona?
Credo proprio di sì.
Hanno i soldi per comprarsela? Non tutti.
Ma la terra oggi ha un valore nazionale per la Sardegna. Noi siamo un luogo vocato ad essere green, a legare salute, qualità, buona alimentazione, emozioni e turismo. Se c’è una cosa che non dovremmo vendere è la terra. È una delle poche cose nostre. Terra e identità sono legate.
La Regione non poteva che vendere. Ma perché il sistema sardo non ha comprato? Che cosa non si è capito? Dove si è sbagliato?
Qualcuno pensa che il problema dei 26 dipendenti sia stato risolto. Lo vedremo nel lungo termine. Non vorrei che a breve a questi lavoratori venisse proposto il trasferimento nella penisola pena il licenziamento o le dimissioni.