Questo che vedete è un esemplare femmina di granchio blu, preso a San Teodoro, carico di uova, bello a vedersi e a gustarsi ma terribile per le lagune e per i molluscocultori: è letale come lo sono le cavallette sulla terraferma. Mangia tutto e tutti.
In Adriatico lo paragonano all’invasione delle cavallette.
L’Assoittica nazionale ha già lanciato l’allarme.
Il Ministero dell’Agricoltura è consapevole del rischio e ha avviato un monitoraggio.
E noi sardi?
Noi lo stiamo snobbando e nella migliore delle ipotesi, sottovalutando, per il solo fatto che è un potenziale alimento che in qualche modo ha anche mercato.
Nel frattempo questo granchio, considerato tra le specie aliene invasive del Mediterraneo, sta distruggendo la fauna delle lagune, semplicemente mangiandosi tutto, dalle arselle ai nostri granchi e quando ci riesce anche i piccoli pesci.
Lo stagno di San Teodoro ne è pieno; è presente anche a Cabras e a Capoferrato.
Cosa succederà?
Succederà ciò che è accaduto con le cavallette: diventerà un problema politico solo quando da pericolo si sarà evoluto in devastazione, perché noi non riusciamo ad essere intelligenti con la prevenzione, ma solo lamentosi di fronte ai disastri.
Qualcuno regali una sveglia all’assessora dell’agricoltura.
Purtroppo la sveglia servirebbe a tutti noi, ormai lasciamo fare tutto, critichiamo tutto, non distinguiamo chi fa bene o chi fa male.
Ormai l’indifferenza totale sulle vere problematiche reali, dalla sanità all’agricoltura alle varie problematiche sociali che affliggono la popolazione sarda tutti i giorni è diventata uno stile di vita in generale. Si è sempre di più superficiali e poco seri nell’affrontarle e questo lo si vede dal fatto che le persone vengono lasciate sole e senza risposte quando necessitano di un aiuto concreto da parte chi sarebbe tenuto a darlo. La speranza si dice è l’ultima a morire, ma con certe persone purtroppo è la prima.
Siamo in mano ad incapaci, dalla terra ferma al mare, quando succederà la distruzione forse si muoveranno.
io qualche settimana fa ne ho pescato uno enorme nel cixerri verso assemini, era veramente delizioso.
Problema inesistente
Basta aspettare che inizino gli spuntini pre-elettorali e del prelibato alieno non resterà manco il carapace.
Come mai lo stesso granchio aveva invaso lo stagno di Senna Arrubia ad Arborea ora è scomparso. Quindi è possibile eliminarlo senza interventi politici. Ma pescando quotidianamente lo stesso mollusco x eliminarlo.
È risaputo che alla Regione non si preoccupino dei problemi ambientali seri, l’importante è creare habitat x i fenicotteri rosa. Tutto il resto è relativo, vedasi nutrie, pappagalli e altri “alieni”….
Solo una precisazione, che non deve essere a difesa dell Ass.re, ma qui ad alghero mi sono occupato tempo fa del medesimo problema al calik, avevamo fatto un bel lavoro con Agris e Forestale;in realtà ci sarebbero organi territoriali come per esempio le AAMMPP,i FLAG , gli stessi Enti locali ,che se solo volessero se ne potrebbero occupare,ci sarebbero, ci sono, molti soldi nei FEAMP, anche per queste cose ma la realtà è più o meno come per il PNNR, gli enti territoriali non possono o non vogliono fare progetti adeguati per drenare denaro.La situazione del comparto ittico è ridicola,quasi tutti sono interessati solo a tenere le proprie posizioni di rendita invece che fare programmi a medio e lungo termine.PUNTO.
Il problema è drammatico già da ora. Ma anche i trasporti, la viabilità interna, l’abbandono scolastico, la sanità e le liste d’atesa, la legalità degli atti amministrativi regionali, le amichevoli ed orgiastiche riunioni di ventri ben pasciuti in cui si decide il destino dei sardi, la massoneria decisionista, il livello culturale dei decisori, il Presidente finto laureato e la secretazione degli atti, l’indifferenza rassegnata della gente…… A pensarci bene i granchi sono un piccolo problema.
Perché non sospendere definitivamente la pesca del riccio e impiegare i relativi pescatori nella pesca di questo crostaceo? Si dice che sia anche prelibato.
In questo modo si raggiungerebbero numerosi obiettivi: ripopolazione del riccio, ormai scomparso quasi ovunque, riduzione degli indennizzi ai pescatori del riccio perché compensati in parte dalla vendita del granchio, eradicazione di quest’ultimo e salvaguardia delle produzioni dei molluschi nostrani.
Così di pancia e senza nessuna competenza in merito.
prevenzione?????mai!!! meglio i ristori a pioggia!!!! portano voti………
Non per difendere nessuno, ma è un problema che esiste da anni ora ve ne accorgete, qualcuno del precedente governo isolano era ben informato, ora scaricate la botte ormai stracolma.
Possibile? È argomento da spiaggia e l’assessere ignora? È già oltre le lagune e da buon marinaio ha spiegato le vele in mare aperto. Frequenta persino lo specchio smeraldo dell’omonima costa.
Questo governo regionale purtroppo è pieno zeppo di assessori dormienti e incapaci perfino di rispondere a PEC e richieste di appuntamento.
Però sempre disponibili a grandi libagioni, eventi mondani e passerelle televisive.
Adda passà a nuttata…
Prevenzione?….Cos’è?
Dal rischio idrogeologico agli incendi, dalla peste suina alle cavallette e adesso i granchi blu chi deve sovrintendere alle azioni che tengono lontano dal manifestarsi queste nefaste emergenze è già immerso nell’euforia preelettorale del posizionamento utile….
…….unu fogu….