Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera del dott. Erminio Ottone, noto Direttore Generale in pensione della Regione Sardegna.
Gent.mo Professore,
spesso le questioni di cui si occupa in questo piccolo spazio di libertà determinano in noi lettori un forte moto di ripulsa e indignazione per come si fa strame delle risorse pubbliche e dell’interesse collettivo dei cittadini sardi. Alle volte il suo occhio ironico riesce a individuare, nelle pieghe di atti che meriterebbero l’occhiuta attenzione degli organi di controllo, l’involontaria comicità degli attuali governanti regionali e dei loro sodali che, sempre intenti a perseguire i propri interessi, cercano di nascondere le forzature e gli strappi alla legittimità con pezze che sono peggiori dei buchi. Purtroppo, con grande spregio del ridicolo, della logica e del buon senso, vanno avanti come se il mondo esterno non esistesse.
In proposito le sottopongo la sceneggiatura dello sketch prodotto dalla ASL 8 di Cagliari (la più grande della Sardegna in tutto) la cui lettura, non può non suscitare qualche sorriso e molti dubbi.
Di fronte alla palese crisi in cui versa la sanità della Sardegna, alla endemica incapacità di erogare servizi adeguati ai livelli minimi richiesti per un paese che si definisce civile, questo episodio è veramente un puntolino nell’universo della crisi organizzativa in cui si dibatte l’intero sistema sanitario regionale. Però, ha forse il pregio di essere un microcosmo che disvela il macro.
La prima delibera del DG della ASL n.8 riguarda la nomina di una funzionaria della ARES (si, proprio quella che ha sostituito, solo nel nome, l’odiata ATS perno della riforma della Giunta Pigliaru) “utilmente” inserita nella graduatoria di una selezione per dirigenti amministrativi, della stessa ARES, al 33° posto, in qualità di Dirigente Amministrativo della stessa ASL n. 8. Questa nomina è introvabile (almeno per me) nel sito della Asl 8, in compenso si ha la presa d’atto da parte dell’Ares.
Fin qui niente di particolare da segnalare, gli scorrimenti di graduatorie oramai sono diventati la norma: nessuno riesce più a fare concorsi e selezioni di dirigenti. Quando si fanno, soprattutto nell’Amministrazione regionale, si trasformano in lavoro extra per la Procura della Repubblica. Quindi si preferisce l’usato di quelle i cui atti non sono in Piazza Repubblica.
Ma l’aspetto veramente particolare della Delibera n. del DG della ASL n. 8 è la durata dell’incarico assegnato: dal 1/03/2023 al 21/03/2023. Si, avete letto bene, la durata è di ben 20 giorni (naturali e consecutivi) cioè ben 14 giorni di lavoro effettivo.
Caspita!
Tralasciamo il profluvio di atti che è stato necessario predisporre (delibere di concessione aspettativa, prese d’atto di presa servizio, etc.) per riuscire ad assumere per 14 giorni la funzionaria dell’ARES, ma la domanda vera è un’altra: ma quale può essere l’utilità pubblica di fare un contratto a tempo determinato di 20 giorni per un dirigente amministrativo? Anche il lavoro più semplice e meno qualificato richiede un minimo di “rodaggio” prima di poter dare un utile contributo. In questo caso, i giorni totali sono 14, forse c’è giusto il tempo di imparare il percorso per arrivare in ufficio e i nomi dei vicini di stanza.
Allora che senso ha tutto questo? È pensabile che un posto da dirigente amministrativo nella più grande ASL della Sardegna possa essere occupato per 20 giorni? Il buon senso vacilla e la logica organizzativa va a farsi un giro in paglietta. Potrebbe essere, come si diceva, il segnale di come vengono affrontati i problemi organizzativi nella ASL 8 e nel sistema sanitario regionale in generale: se fosse così non c’è da stupirsi se i servizi sanitari sono al collasso, anzi.
Però ci potrebbe anche essere un altro significato, dietro questo contratto take away da 20 giorni. Ecco poniamo, in via assolutamente ipotetica, che si abbia piacere che la funzionaria richiamata nella delibera, utilmente inserita nella graduatoria al 33° posto, sia quanto prima contrattualizzata in qualità di dirigente: ecco che anche quei 20 giorni (14 di lavoro) diventano logici e comprensibili. Soprattutto se poi capita che, quasi contestualmente, nella ASL 8 si liberi il ruolo di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), allora tutto diventa ancora più logico e comprensibile.
Infatti, dalla lettura della Delibera DG ASL 8 n.115 del 10/03/2023, apprendiamo che il 2/03/2023 si è dimesso il precedente RCPT e che urge procedere all’individuazione di un valido e qualificato sostituto. Apprendiamo anche che la nominata dirigente per 20 giorni, ha dato, per le vie brevi (immaginiamo mentre si aggirava nei corridoi della ASL 8 in cerca della macchinetta del caffè) la disponibilità a ricoprire il ruolo di RCPT.
Quando si dice la fortuna!
Certo ci sarebbero le indicazioni dell’ANAC (Autorità nazionale anti corruzione) che, anche nelle FAC, ribadisce che il RPCT deve essere un dirigente di ruolo (possibilmente di 1 fascia), con grande conoscenza della struttura, che abbia una solida stabilità di ruolo e che non provenga dalle strutture titolari di attività gestionali e amministrative. Tutte le altre possibilità (tra cui i dirigenti a tempo) sono da considerare una eccezione da motivare congruamente. Insomma l’ANAC disegna un profilo che proprio non si attaglia al caso della ASL 8, anzi sembra proprio l’opposto. Però, buttare all’aria un colpo di fortuna simile (una disponibilità per le vie brevi mentre si prende un caffè!) non è cosa che si possa sopportare, per bacco!
Allora si costruisce un piccolo capolavoro di atto amministrativo “vedo non vedo”, “dico e non dico”. Leggete la formula con cui viene nominato il RPCT della ASL 8:
- “di nominare, ai sensi dell’art. 1, comma 7, della Legge 190/2012 e ss.mm.ii., la XXXXXXXXXX, Dirigente Amministrativo in servizio presso questa Azienda, Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) dell’Azienda Socio Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari;
Dato che l’ANAC, metti il caso, potrebbe metterci l’occhio ecco che si stabilisce di nominare una “dirigente amministrativa in servizio presso questa Azienda…..” Ed è proprio vero! In effetti, al 10/03/2023, è in servizio presso la ASL 8, ma ci si guarda bene dal dare conto che dopo 10 giorni (come il latte fresco) scade dall’incarico. Nel menù delle mense della Asl 8 è stato inserito il paté di mazzone ‘ezzu.
Alcuni anni fa si sono rivolte al mio studio due dottoresse, dirigenti medici, che denunciavano strane manovre volte a favorire la nomina di altre due colleghe, evidentemente ben sponsorizzate. Ho suggerito loro di inviarmi una busta racc. a/r con all’interno un foglio indicante nome e cognome delle predestinate vincitrici. Dopo circa un anno si sarebbe dovuto svolgere il concorso per l’assegnazione di quei posti. Espletato il concorso, in effetti, la graduatoria riportava ai primi due posti le persone indicatemi circa un anno prima.
Hi! Hi! Hi! ☺️☺️
La nuova RPCT appena nominata dovrebbe denunciare se stessa ed avviare una procedura di indagine sulla sua nomina….!!
Strano popolo gli italiani…. Pensate che per molti il CV del Presidente del Consiglio debba annoverare almeno una condanna per frode fiscale…
Gentile Stefano.
Sono reperibili gli atti qui pubblicati (e grazie a Google, non ai siti istituzionali). Non tutti gli atti che facciano comprendere l’iter logico-giuridico.
In ogni caso qui si dibatte dell’opportunità di agire così furbescamente e della legittimità di una condotta così sprezzante delle regole.
Assumo un dirigente per 20 giorni e poi lo nomino a capo di una struttura facendo finta che sia di ruolo e senza scadenza.
Cosa fa, mi risale sul pero?
Aldilà del nome e cognome utilizzato (manco fossimo tornati ai film di Alberto Sordi) per segnalare le notizia, gli atti sono tutti reperibili sui siti.
Piuttosto, Professore, che fa? Mi cade dal pero?
Per chi insegna ai propri figli il valore dello studio e del lavoro costante volto ad acquisire maggiori competenze nella speranza di un futuro soddisfacente, questa ennesima testimonianza è un altro schiaffo.
Non ho mai simpatizzato per l’espressione “cervelli in fuga” per rispetto dei tanti cervelli che rimangono qui, ma da qualche tempo non biasimo chi sceglie di andare via per non rientrare più.
Spett.le dottor Erminio Ottone,
la ringrazio per il contributo, volto a ricordarci che le vie del Signore sono sempre infinite, tante quante sono le coincidenze e le fortune di certe persone.
Vogliamo forse farci sfuggire una serie di altre coincidenze, oltre quella delle vie brevi in corridoio, che riguardano la dirigente a orologeria? Tipo la strettissima parentela con il vertice amministrativo dell’azienda e la concessione dell’aspettativa da un collega che ha fatto parte della commissione di concorso?
Suvvia, ringraziamo la straordinaria meraviglia che è la natura umana.
La domanda e’: dal momento che in Italia da anni i concorsi vengono gestiti con la piu’ totale arroganza e tutti lo sappiamo, come mai nulla cambia? Il motivo non puo’ essere Solinas… Siamo poi sicuri che un cambio al vertice cambierebbe lo stato delle cose? Ma via…