Oggi troviamo sui quotidiani sardi, la denuncia del deputato pd Silvio Lai, il quale contesta l’uso dello slogan fascista “Vincere e vinceremo” come strumento, a dire degli organizzatori, ‘educativo’, utilizzato in un corso per attività subacquee dedicato a ragazzi e adolescenti svoltosi all’Asinara.
In questo contesto è voluto intervenire anche il direttore della Conservatoria delle Coste che ha derubricato la presa di posizione di Lai a intervento “strumentale e perfido” (così scrive, virgolettato, L’Unione).
Cosa fa la Conservatoria delle Coste? Lo dice il suo titolo: ” Tutela, gestione e valorizzazione”.
Sono rimasto stupito dello zelo della risposta del Direttore, perché altrettanto zelo, mi permetto di dirlo, sperando, per questo, di non essere definito ‘perfido’, non l’ho visto nel prendersi cura del patrimonio edilizio dell’Asinara, che contribuisce non poco a quel doloroso aspetto fatiscente con cui l’isola accoglie i suoi visitatori.
Sono andato a verificare i bandi emessi dalla Conservatoria sull’Asinara:
Data 11/12/2013 : 486.000 euro per la messa in sicurezza e il miglioramento dell’asse viario Fornelli – Cala d’Oliva; 90 giorni di lavoro; 21 km (evidentemente non si tratta di lavori particolarmente significativi);
Data 04/11/2013: Procedura aperta per l’affidamento dell’appalto di servizi catastali relativi ad alcuni immobili;
Data 01/10/2012: Procedura per l’affidamento di immobili di proprietà della Regione Autonoma della Sardegna, strumentali all’insediamento nell’isola dell’Asinara di un centro per lo svolgimento di attività subacquee;
Data 30/12/2011: Concorso per la progettazione di un centro velico presso l’isola dell’Asinara, finalizzato alla valorizzazione dei beni di proprietà della regione autonoma della Sardegna
Data 30/12/2011: Intervento di manutenzione straordinaria della copertura dell’edificio denominato “Ostello” in loc. Cala d’Oliva presso l’isola dell’Asinara; 92.074 euro;
Data 30/12/2011: Procedura per l’affidamento di servizi catastali relativi ad alcuni immobili di proprietà della Regione Autonoma della Sardegna presenti sull’Isola dell’Asinara. Indagine di mercato;
23/08/2011: Procedura aperta per l’affidamento dei servizi di gestione delle attività di ristorazione tipica, degustazione vini e piccola rivendita di specialità enogastronomiche, presso il borgo di Cala d’oliva – Isola dell’Asinara, previa manutenzione straordinaria ed adeguamento funzionale di un immobile di proprietà della Regione autonoma della Sardegna.
Tutto qui
Non c’è un solo bando che riguardi l’Asinara da dieci anni. La Giunta di Christian Solinas ha chiuso due esercizi in avanzo, cioè ha una cassa floridissima. Anziché occuparsi di perfidia, un buon direttore della Conservatoria delle coste esigerebbe gli stanziamenti giusti per non far cadere a pezzi gli edifici dell’Isola.
PS: Mi si fa anche notare che la Conservatoria delle Coste ha anche le due direzioni di servizio vacanti. Una ‘perfida’ organizzazione.
Gentile Maninchedda et al.
Tocca ricordare che fu uno dei primi atti della giunta Pigliaru a “svuotare” la Conservatoria. L’attuale direttore è il (maldestro) esecutore testamentario di una decennale (trasversale) storia. Ossequi.
https://www.lanuovasardegna.it/regione/2014/07/09/news/pigliaru-conferma-via-la-conservatoria-costa-troppo-lo-stesso-lavoro-lo-puo-fare-l-assessorato-1.9566254
Lo stato di degrado e di abbandono del consistente patrimonio edilizio dell’isola deve avere, senza dubbio alcuno, un responsabile – venticinque anni fa moltissimi di quelli edifici erano abitazioni delle famiglie del personale operativo nell’isola. A Caladoliva passando davanti alla casa che il mio bisnonno ha dovuto forzosamente abbandonare nel 1885 e guardandovi dentro dalle finestre si vede il cielo, mentre alberi di fico stanno prosperando dentro le stanze – Questa incuria, che investe indistintamente ogni edificio dell’isola, dalle torri a i manufatti ancora esistenti, voluti dal commissariato per i prigionieri di guerra per ospitare gli ufficiali austro-ungarici internati presso il litorale ella Reale, che cancella progressivamente e inesorabilmente tracce tangibili di storia dell’isola e dei suoi abitanti, dalla fine del 1500 al 1885 e da questa data sino al 1997, è da addebitare al proprietario di questi immobili – il Conservatore delle coste, e purtroppo per l’Asinara non solo di queste, potrebbe indicarci chi è oggi costui? – di certo non mio bisnonno, , e neanche i suoi eredi.
Ciao Paolo, vieni un giorno con noi all isola. Così vedrai di persona i danni che ci sono. Ti renderai conto che la conservatoria delle coste non è mai esistita. Le gare che sono che sono pubblicate sul sito sono ormai vecchie di 10/12 anni. I lavori di conservazione del patrimonio immobiliare che sono stati fatti negli ultimi 22 anni, li ha fatti l ente parco e la soprantendenza ai beni culturali. Il direttore della conservatoria è bravo nel fare annunci. Di concreto da quando fi è insediato non c’è niente. Ti saluto.
Segnalo: che L’Asinara continui ad essere una meta turistico-CULTURALE ancora molto ricercata lo si deve al 80% alla bravura ed abnegazione delle piccole attività private che con coraggio e tanta passione trasportano e guidano i turisti sull’isola. Il rimanente 20% va di diritto all’attuale direttore Gazale, persona seria ed onesta che fa quel che può. È parco nazionale: stato non pervenuto. Hanno mani in pasta Regione e comune di P. Torres: per lo più assenti. I pochi interventi disastrosi e per lo più orientati (amici o interessi di amici). Faccio notare che la Conservatoria ha avuto un momento di risveglio per poi riassopirsi per 10 anni in coincidenza, ed a questo punto è chiaro per merito, solo dell’allora direttore del parco, il compianto Dott. Forteleoni. Dopo di lui il nulla. Detto questo all’attuale direttore della Conservatoria sul piano della promozione dell’isola che dovrebbe essere suo primario interesse, fa veramente tristezza che si svegli per la solita segnalazione che va contro gli interessi dei suoi datori di lavoro, padroni e signori. A dir la verità, quanto descritto dall’on. Lai sembra più che alteo una innocua azione psicologica per “creare ambiente” in un gruppo di persone su una isola e che fanno una attività in cui la collaborazione reciproca è essenziale. Hanno ovviamente usato slogan sbagliati e che si prestano ad altra interpretazione. Verissimo, ma la mia desolazione da persona da sempre di sinistra, che continua a vedere argomentare contro questa destra becera ed incolta usando argomenti marginali e talvolta sbagliati, è grande.