Oggi L’Unione Sarda ha coraggio, ma a metà. A pagina 15, e solo a pagina 15 con un piccolo richiamo in prima, pubblica una notizia importante, ma molto pericolosa.
Francesco Pinna estrapola dall’ordinanza di custodia cautelare del Gip una serie di intercettazioni che, per la loro natura, aprono finalmente uno squarcio su quello che è noto da tempo ma mai provato. Risulterebbe provato il collegamento tra uno dei partecipanti agli ‘spuntini’ e alcune ‘utenze riconducibili ad alcune delle agenzie di sicurezza’, cioè ai Servizi segreti e che questo collegamento abbia permesso agli indagati di sapere dell’indagine in corso.
Lo scoop dell’Unione sta proprio nell’aver captato questo spiffero delle indagini, perché nell’Ordinanza di Custodia Cautelare non c’è alcun riferimento all’identificazione di queste utenze come utenze dei Servizi, mentre vi è un cenno alla partecipazione di alti ufficiali dei Servizi a uno degli spuntini. La notizia è pericolosa perché è pericoloso il mondo dei Servizi e particolarmente vendicativo. Mi auguro che il giornale sappia sostenere la responsabilità che si è assunto.
Si tratta dei rapporti tra le forze di polizia e il mondo della politica.
Sono esistenti, intensi, ma mai sono emersi con questa evidenza.
Nel passato si è sempre saputo che alcuni politici ‘venivano avvertiti’ dei pericoli derivanti da alcune indagini.
Non tutti hanno avuto la ‘fortuna’ di subire un salutare furto prima di una perquisizione o di ricollocare al loro posto cose che poco prima erano fuori posto.
Non tutti hanno avuto la fortuna di avere rapporti con membri della Polizia Giudiziaria capaci di evitare di approfondire i contenuti riguardanti gli amici e invece di scandagliare quelli degli avversari. Mi ricordo di aver letto un verbale di sommarie informazioni nel quale si ponevano a un alto funzionario pubblico domande su di me. Quando questi rispose che mi considerava una persona per bene che mai aveva chiesto alcunché e invece invitò chiaramente a farsi domande su altri personaggi e ambienti politici, le domande cessarono bruscamente, manco si fosse sfiorato con il mignolo il culo di mamma (la sua).
Ho però la sensazione che il sistema stia cambiando, che ci siano forze nuove in campo, che si stia facendo un po’ di pulizia anche nei palazzi di giustizia, che anche certe lobby legate più alle proprie inclinazioni private che alle convinzioni pubbliche, abbiano cessato di essere efficaci nella protezione dei propri membri.
In ogni caso, finalmente ci sono investigatori che si pongono l’antica domanda: quis custodiet custodes?
La presenza dei Servizi in questa indagine può avere un doppio significato.
Il primo, quello virtuoso, è che essi abbiano infiltrato l’ambiente degli indagati e concorso alla cattura di Mesina. In questo senso, ciò che a prima vista pare una fuga di notizie, in realtà è un utilizzo intelligente delle notizie fornite da un informatore. Molti in Sardegna intrattengono rapporti equivoci con le Forze dell’ordine convinti di usarle a proprio vantaggio, senza accorgersi di essere delle banalissime fonti di informazione.
Il secondo è esattamente quello che ragionevolmente stanno ipotizzando i magistrati: alcuni dei servizi ‘proteggevano’ il circuito degli spuntini. È un’ipotesi pericolosissima che se confermata rivelerebbe scenari solo vagamente intuiti nel corso di alcune indagini.
Infine c’è una terza possibilità: la stupidità. In una recente indagine, un maresciallo zelante incapace di fare bene le indagini perché le fa a strascico e ci mette dentro tutto, ruttini compresi, ha intercettato un ufficiale dei Carabinieri a colloquio con uno degli indagati e il PM e il GIP hanno lasciato questa conversazione nel fascicolo senza alcun motivo. L’ufficiale non stava commettendo né aveva commesso alcun reato, ma nella conversazione rivelava il dettaglio di una sua incursione in una casa di immigrati clandestini dove era stato accoltellato. Il fatto era avvenuto in Sardegna. Si aveva a che fare con un ufficiale serio, capace e leale, non vanitoso e non interessato alle prime pagine dei giornali, posto che di questa operazione dei Carabinieri non ha parlato nessuno. E allora perché lasciare un’intercettazione assolutamente neutra nel fascicolo? Per stupida rivalità, per invidia, per tentativo di infangare il collega illustre. Queste rivalità sono moventi di azioni stupide anche tra le forze dell’ordine e anche tra i Servizi di sicurezza.
Si sbaglia.
A leggere il pezzo dell’Unione non si trova la fantomatica rivelazione (da cui l’altrettanto fantomatico sccop) “che sono state individuate utenze riferibili ai servizi”. Trattasi di libera interpretazione o ricostruzione. Dall’articolo, testuale: “Sbobinando le intercettazioni gli investigatori hanno ricostruito i collegamenti tra il medico amico di Cocco e appartenenti alla Forze di Polizia e ai Servizi di Sicurezza. A dimostrarlo alcune intercettazioni di febbraio e di giugno 2020. Il 29 febbraio di tre anni fa, alle 9,52, lo stesso medico che mesi dopo riferirà dei controlli al pranzo di Ferragosto stava parlando con Cocco. Medico: «…ma vieni domani a Cossoine…» Cocco: «Che cosa c’è a Cossoine ?» Medico: «Una favata… uno spuntino c’è con questi che sono con Colonnelli.. Generali… se ti interessa…» Cocco: «Colonnelli??» Medico: «eh…» Cocco : «E perché proprio a Cossoine?» Medico: «Perché la fanno lì… Colonnelli del Sismi eh!» Cocco: «No, no… come?» Medico: «Del Sismi…» Cocco: «No, no!» (ride) Medico: «Già ci servono… dai, ciao: ne parliamo a voce…». L’anestesista Tomaso Cocco, finito in carcere perché sospettato di essere un punto di collegamento tra criminalità barbaricina e colletti bianchi, non avrebbe partecipato agli “spuntini” segnalati dall’amico medico con i presunti esponenti dei Servizi segreti, ma il sospetto degli investigatori è che da lì siano filtrate notizie sull’inchiesta poi arrivate agli indagati”.
Dalle intercettazione di Cocco gli inquirenti hanno ricostruito i collegamenti (generico) con i Servizi e non i collegamenti telefonici (e quindi le utenze) riferibili ai servizi. Nessuno scoop, si tranquillizzi. Saluti.
Sì, lo scoop è dell’Unione per il semplice motivo che il quotidiano cagliaritano rivela che sono state individuate utenze riferibili ai servizi. È un risultato di indagine, non deducibile dall’Ordinanza.
Scoop dell’Unione? Non direi. Ieri… https://indip.it/ci-sono-unassessora-due-medici-e-un-paio-di-sequestratori-manca-solo-graziano-mesina/