Ares ha bandito un concorso per Operatori Socio Sanitari per soddisfare tutto il fabbisogno delle Asl sarde.
Questo il bando e questa la delibera del Dg che lo approva.
Possono partecipare al bando quanti abbiano il titolo di OSS e che abbiano svolto almeno un giorno di lavoro negli ultimi tre anni in una struttura pubblica anche come interinali.
Non possono parteciparvi, invece, gli Oss che abbiano lavorato in strutture private, in cooperative o per conto proprio.
L’esclusione non è motivata né nel bando, né nella delibera.
È un criterio palesemente discriminatorio, che viola la Costituzione italiana e anche la decenza.
Ovviamente, secondo gli usi di questa legislatura, ridotta la platea ai soli fortunati che hanno avuto un’esperienza nel pubblico, foss’anche di un giorno, le prove sono quelle consolidate di questi tempi sciagurati: titoli e colloquio. Niente di più discrezionale della valutazione di un colloquio, Laore docet.
Il vestitino per la festa del bando è quello di un grande piano di stabilizzazione dei precari del periodo del Covid, ma con qualche particolarità (per usare un eufemismo). Sembra voler utilizzare il comma 3b dell’art. 11 della legge regionale 17 del 2021 che promette contributi “agli altri enti pubblici o le società loro partecipate che assumono i lavoratori di cui al comma 1 attraverso procedure di reclutamento ordinario con la previsione della valorizzazione dell’esperienza maturata attraverso i progetti di cui al comma 1″. Ma anche in questo caso, valorizzazione non può significare esclusione. Tacciamo poi sul requisito generico di aver maturato un’esperienza” nel settore pubblico negli ultimi tre anni, perché si commenta da solo.
Prima domanda: l’assessore alla sanità è informato? E se è informato, perché non interviene a impedire un concorso palesemente discriminatorio? Perché non revoca immediatamente dall’incarico il Dg e il Direttore amministrativo dell’Ares che hanno anche solo pensato una mostruosità simile? Oppure si deve pensare che sia il governo regionale a volere un concorso esplicitamente e impudentemente discriminatorio? E l’opposizione che fa? Pensa ancora una volta di tacere in cambio di qualche favore? A oggi l’unico che si è fatto sentire è il consigliere dei Progressisti Gianfranco Satta, gli altri sono assisi alla greppia delle assunzioni protette? Bisogna ricordarselo: c’è la Sinistra dei diritti e c’è la Sinistra della posizione, quella che si contrappone non per cambiare il potere, ma solo per prenderlo.
Seconda domanda: ovviamente gli esclusi si staranno quotando in queste ore per un ricorso al Tar per ottenere la sospensione del concorso. Si può chiedere di grazia ai magistrati delle procure sarde perché i deboli si devono difendere dagli arbitrî solo con le proprie forze e con i propri denari e non trovano mai dalla propria parte la magistratura? Quanti reati compie chi riesce a pensare e mettere in atto un concorso palesemente discriminatorio? Una volta pubblicato il bando, un procuratore ha bisogno di un esposto per perseguire chi concepisce e realizza il danno altrui oppure è in grado di leggere e di procedere da solo? Questa assurdità dei bandi e dei colloqui che trasformano una discrezionalità in arbitrio deve continuare impunita oppure c’è qualche procuratore alfabetizzato che è in grado di agire contro la fabbrica degli arbitrî? Sono domande semplici, ma sono anche lo specchio di tanta vigliaccheria.
Gentilissimo Josto, non è proprio così. Il bando di cui lei parla è questo https://www.aressardegna.it/wp-content/uploads/2022/12/10-bando-Operatore-Socio-Sanitario-G.U.pdf . La norma regionale, non nazionale, che intendeva favorire la stabilizzazione dei precari, parla correttamente di ‘valorizzazione’ del servizio prestato. Lei può ben capire che mentre i precari potevano partecipare a questo bando aperto, con un numero di posti a concorso notevolmente inferiore rispetto a quelli messi a bando per i soli precari delle strutture pubbliche, lo stesso non potranno fare gli OSS senza esperienza nelle strutture pubbliche. La discriminazione è spaccata ed è anche difforme dal dettato della legge ex comma 3b dell’art. 11 della legge regionale 17 del 2021, perché la valorizzazione del servizio prestato prevista dalla norma non comporta il varo di un criterio di esclusione.
esiste lo stesso concorso anche aperto a tutti gli oss,
questo di cui parla professor maninchedda è un tipo di selezione prevista da norme nazionali, che a mio parere fa schifo come norma, ma esiste e quindi ares deve applicare.
Sig.ra Cascinu non si può pretendere che il lavoro sia sotto casa e che venga a bussarci la porta di casa si fanno dei sacrifici e ci si sposta in attesa magari di poter chiedere un trasferimento. Seconda così voi OSS senza esperienza nel pubblico avete l’altro bando a cui partecipare questo e riservati a chi già ha lavorato nel pubblico magari durante la pandemia quando forse lei era tranquillamente con la sua famiglia in panciolle sul divano c’era chi era in prima linea.
Ossequi.
Egregio Luca, la ringrazio per la stima, ma io non sono onorevole e non voglio tornare ad esserlo. Sono un professore, il luogo che ho scelto per essere libero. Capisco il suo pessimismo. Io stesso ho sperimentato che governare con l’idea di cambiare la realtà porta al conflitto con i poteri dello Stato che, in buona o pessima fede, non credono possano esistere degli onesti che intendono realmente cambiare le cose e dunque li perseguitano come se fossero dei banditi mascherati da innocenti. Questo sito cerca di costruire una coscienza civica esigente, unico vero presupposto per cambiare la Sardegna in profondità. Serve un/una outsider per la presidenza della Regione, uno/una pulito/a e competente.
Caro Onorevole Maninchedda, lei è uno dei pochissimi (forse il solo), che ha il coraggio si scrivere di queste infamie e ancora fá politica nel senso nobile. Io sono pessimista a che le cose possano cambiare registro… Spero sempre di sbagliarmi e, magari, un giorno “qualcuno” si sveglia. Per ora grazie.
Vergognatevi !!!
Spero che il tutto vengo Annullato .
Come lo schifo dell’altro Bando del Brotzu, chiedono le sedi preferite, Che poi viene lasciata la graduatoria al nord Sardegna per Sassari/Nuoro.
quando io vivo nel Sulcis e vengo chiamata per Sassari/Nuoro in tutt’altra Sede. Ooh così oppure Niente.
Questa giunta regionale è la peggiore che io ricordi: senza scrupoli, incapace, ridicola e dannosa.
La cosa ancor più grave, è che tanti OSS hanno partecipato al concorso carichi di aspettative e speranza. Attorno a loro si è sviluppato un giro di corsi preparativi, dispense e lezioni. Non gratis. E non hanno capito che saranno esclusi…
Ennesima vergogna, non solo di questo governo regionale senza pudore.
I precedenti avevano un po’ più di pudore.
Ma i cittadini dove sono? A cercare la “conoscenza” per la spintarella?
Diritti negati e calpestati in qualsiasi ambito.
Informazione guidata a copertura dei potenti e delle lobbies.
‘Discrezionalità’ della Pubblica Amministrazione è – per chi ha qualche conoscenza del diritto amministrativo – ‘ambito di scelta’ comunque e sempre soggetto a precisa regolamentazione. Quando la si confonde con il mero arbitrio si generano enormi ingiustizie e si palesa tutta la debolezza ( e la difficoltà ) del cittadino nella difesa dei propri diritti/interessi. Siamo davvero lontani dall’essere uno Stato di diritto .
Concorso che sa di beffa. Si difenderanno dicendo che in dicembre era stato bandito un altro concorso aperto a tutti gli OSS senza distinzione, tuttora in attesa di svolgimento, ma con un numero di posti molto più limitato. Spero che il Tar metta a tacere questi cialtroni che governano la nostra terra.
Mamma mia che pasticcio! Basta guardare anche solo due punti del bando: uno fa piangere e l’altro fa ridere.
Quello che fa piangere è che, anche se formalmente il punteggio pare equamente diviso tra titoli e colloquio, in realtà quello che determinerà la graduatoria sarà solo il secondo. Per i titoli, basta osservare che per quelli professionali, anche se in teoria sono attribuibili 30 punti, potendo valutare solo 36 mesi e prevedendo un punteggio di 1,2 punti l’anno si potranno attribuire al massimo 3,6 punti; analogo ragionamento per la valutazione del curriculum (altri ipotetici 15 punti) che considera le attività lavorative svolte come interinale, socio di coop o con lavoro autonomo: anche qui, con un punteggio massimo di 1,185 punti l’anno per 36 mesi arriviamo al massimo a 3,555 punti; poi non è chiaro a quale data debbano essere calcolati i 36 mesi, perché in due punti diversi del bando sono indicati due criteri diversi; quanto poi agli ultimi 5 punti dei titoli, sono i soli che possano essere effettivamente assegnati: basta avere una laurea specialistica (2,8 ) ed un master di secondo livello (2,2) ; questo dimostra che chi ha scritto questa roba non ha mai visto un OSS in vita sua. Va bene che abbiamo problemi con la disoccupazione intellettuale, ma mi pare piuttosto in salita un laureato con master che vada a fare l’OSS. Stranamente, invece, non è previsto alcun punteggio per il titolo di studio che più probabilmente può essere posseduto dai candidati, ovvero quello di istruzione secondaria di secondo grado (diploma), l’unico a non essere considerato.
Il punto che invece fa ridere ( ma forse, ripensandoci, fa piangere anche più di quelli precedenti) , è quello degli articoli 6.2 e 6.3 , che trattano rispettivamente delle modalità di espletamento del colloquio e della mancata presentazione del candidato allo stesso; in entrambi gli articoli, infatti, si vieta tassativamente l’uso di “appunti, testi, telefono, tablet, smartphone, computer, smart glasses “ etc, “il cui utilizzo comporterà l’immediata esclusione del candidato dalla prova ed il suo annullamento”.
Ora, mentre si tratta di una regola più che ovvia nel caso di una prova scritta, pare quantomeno improbabile che si arrivi ad una prova orale con in mano il mazzo degli appunti; poi, a questo mondo si vede di tutto se penso che all’esame di maturità la mia compagna di banco arrivò all’orale invece che con il testo in greco dell’Alcesti, con il libriccino del traduttore, ma basto’ un urlaccio del Presidente della commissione e la cosa si risolse. Mi pare però difficilmente praticabile l’esclusione del candidato (che non è presente) dalla prova “ed il suo annullamento” . Mi chiedo l’annullamento di chi ? Della prova o del candidato?
Due considerazioni finali: se fossi il legale che deve impugnare questa porcheria, non mi farei pagare la parcella perché il divertimento nel preparare il ricorso sarebbe tale da ripagarsi da solo.
Se fossi invece chi lo ha firmato ed avessi un minimo di pudore, non avrei più il coraggio di farmi vedere in giro. Ma, purtroppo, il pudore e la competenza, di questi tempi, in Regione, sono merce sempre più rara
Custu “Dg” (custa duas líteras fossis initziales de Dis Graziato?) at a èssere unu “Aiutante in campo” de carchi “campagna” próssima a mannu pro anzare factotum?
Se c’ è malafede anche gli scritti non assicurano ai meritevoli il successo. Citare i casi? Non basterebbere un volume.