Elias Mandreu non è uno scrittore, ma un nome collettivo composto da Andrea e Mauro Pusceddu e da Eugenio Annicchiarico. Quest’ultimo è il direttore generale dell’assessorato del Lavoro e in odore di segretariato generale alla Regione, dopo la fuga di Saverio Lo Russo, quello che doveva impedire l’impugnazione delle leggi (che ridere!), tornato a Roma, dopo una breve parentesi da capo della dirigenza regionale, nell’era prima dei Cinquestelle (o come dice lei, professore, Cinquetasche) al governo dell’Isola.
A noi donne prossime alla pensione, che viviamo, quanto a passioni, di ricordi, della vocazione nobile di scrittore di romanzi gialli del dottor Annicchiarico importa quanto dello chignon spezzato e laccato dell’Assessora al Lavoro (io, da giovane, amavo i capelli al vento e sapevo usarli benissimo per catturare i giovani vergini dell’Azione Cattolica).
Ci interessa, invece, l’attività di promozione che il direttore generale dell’assessorato del Lavoro sta svolgendo in favore dell’ultima fatica di Elias Mandreu, il libro giallo dal titolo evocativo Mantene S’odiu (che cosa stucchevole questa di sollecitare l’acquisto con la curiosità per il male!), edito da Piemme (gruppo Mondadori), quella del Geronimo Stilton dei miei nipoti, per intenderci.
Con questo non voglio dire che il dottor Annicchiarico non possa andare dove gli pare a promuovere se stesso e le sue opere, ma vorrei solo porre una questione di buongusto. Voglio dire che sarebbe opportuno che il direttore generale dell’assessorato del Lavoro si astenesse dal promuovere le sue opere presso organizzazioni legate da rapporti istituzionali e finanziari con la struttura che lui stesso dirige.
Come si sa, infatti, tra le competenze dell’assessorato che il dottor Annicchiarico dirige c’è anche quella all’emigrazione. E non è un mistero che i circoli dei sardi, le strutture in cui si articola la Fasi (Federazione associazioni sarde in Italia) qualche cosa a che fare con il bilancio della Regione e con quello assessoriale del lavoro, in particolare, ce l’hanno. E non poco. Lo scrivo perché presentare il libro che si è detto, in un evento organizzato dal Gremio sardo “Efisio Tola” a Podenzano, provincia di Piacenza, non è stato affatto carino. Anzi, è stato davvero antiestetico e inopportuno. Anche nell’epoca degli inestetismi a 5 Stelle e del bon ton istituzionale gettato con disinvoltura al cesso.
Annicchiarico, uno e trino con Mandreu, potrebbe dunque comprendere da solo che non dovrebbe fare il doppio direttore-scrittore nei luoghi dove la Regione è impegnata con le sue politiche e le sue risorse.
Non lo ha compreso, mi creda, non per colpa sua, ma per questo maledetto abbassamento del senso del pudore che sto registrando in questi mesi e che ha portato me, che ho sostenuto e votato la Todde, a pentirmene amaramente, perché mi sembra di rivedere in circolazione quei tipi della Sinistra che, negli anni che furono, mentre noi credevamo a quello che dicevamo, ci guardavano come i furbi guardano i fessi. Annicchiarico non è assimilabile né a quelli né a questi, almeno così a me pare; mi sembra anzi che abbia sia il senso delle istituzioni che quello di sé, ma in questa occasione è scivolato esteticamente per colpa del genius loci della Giunta Todde, questo spiritello impudente che sta annichilendo il ritegno e il pudore politico in ogni dove e che spinge persone come me a farsi da parte per nausea.
Gentile Sig.ra,
in questi tempi di ….ANNI(assai poco) CHIARI COme quelli che stiamo vivendo, non mi sorprendo che il novello Romeo, sotto il vistoso balconcino della sua Desiderata, in attesa della nomina suprema, vada in giro per la sardità italica a far conoscere le bravura grafica dello scrittore Mandrillo,pardon Mandreu, che nella confusione di questi …anni assai poco …chiari co….nsentono (repetita iuvant) sponsorizzazioni di dubbio gusto, ma di certo interesse OMISSIS. È il mondo che si è favorito con un sostegno elettorale , di cui la maggioranza dei sardi si è tenuta ben lontana sia nell’ante che nel post 25 Febbraio, e che potrebbe rivelarsi, quanto, se non peggio, dell’11 settembre Usa o 7 ottobre israeliano se le cose dovessero procedere con le poche, maldestre e inopportune decisioni finora poste in atto ,inclusa l’odierna sulle aree idonee! L’ammissione dei propri errori ,comunque, consentirà a questa martoriata e ora , anche per sua somma disgrazia, ventilata terra di riprendersi in un futuro, speriamo, il più prossimo possibile!!
Distinti Ossequi.l
Il senso delle istituzioni chi?Annichiarico?Neanche per idea.Non posso aggiungere altro purtroppo.Non ancora almeno..
Gentile Signora, un’analisi più attenta del profilo della Todde le avrebbe evitato questo macroscopico errore
pensi si lo faceva un altro non appartenente alla cricca della Presidente il casino che sarebbe successo
Se scrive come dirige, non vende una copia. Di buongusto c’è stato solo Fred.