Non è in crisi solo il Centrodestra sardo, con le ardite ipotesi di nascondere l’impopolarità del governo regionale attribuendola al solo Solinas e quindi vagheggiando la sua sostituzione come panacea di tutti i mali.
La crisi si è trasferita alle strutture della Regione, paralizzandole.
Succede sempre così quando si rispettano, e anche a rate, solo i bordi delle leggi, per piegarle invece nella sostanza a favorire i favoriti contro i migliori.
Quella che segue è la cronaca della paralisi dell’amministrazione regionale dopo la gestione orgiastica e promiscua del potere degli ultimi quattro anni.
Adesso, per non varcare la soglia della legalità ci si astiene, cioè si dichiara di non potere agire all’interno del quadro normativo che disciplina la propria attività.
Dall’orgia all’impotenza.
Primo punto: cosa sta succedendo intorno al Segretario generale della Regione?
Parrebbe che, secondo un parere espresso dall’area legale della Regione, il titolare della carica, essendo andata in pensione dal 1 giugno, non possa avere alcun incarico, neanche gratis, tanto meno quello apicale ricoperto.
La notizia non è confermata, ma intanto in molti registrano che il Segretario generale si sta astenendo da ogni atto.
L’astinenza del vertice, si trasferisce alle membra.
Recentemente i sindacati hanno ricevuto questa nota, firmata da una dirigente in sostituzione della direttrice generale del personale.
La dirigente dichiara nella firma di sostituire la Direttrice generale ai sensi dell’art. 30 comma 1 della Legge Regionale 31/1998.
Cosa dice il comma 1 dell’art.30 della legge 31/98?
Eccolo qui:
«1. In ogni caso di assenza temporanea o di vacanza del titolare, le funzioni di direttore generale sono esercitate dal direttore di servizio con maggiore anzianità nella qualifica dirigenziale presente nella direzione generale o, in mancanza di direttori di servizio titolari, dal dirigente con maggiore anzianità nella qualifica fra quelli assegnati alla direzione generale».
La Direttrice generale non risulta assente.
Si è dunque ipotizzato che si fosse dimessa, come tifato da più di un membro della Giunta regionale. Ma la Direttrice non si è dimessa. E allora?
E allora si astiene.
Dietro l’astensione/astinenza del DG del personale c’è una delle più dure guerre della politica ai ruoli amministrativi mai condotta nella storia della Regione. Oggi la dirigenza che ha provato a dare forma di legittimità alle decisioni brutali della Giunta Solinas è scaricata come zavorra. Una brutta storia.
Mentre accade tutto questo, l’assessore della sanità pratica l’incontinenza verbo-muratoria e annuncia la costruzione in due anni di tre nuovi ospedali, con supercazzola carpiata a sinistra e avvitamento inverso lateroconvesso.
Scoppia un putiferio e assessore e presidente si recano al Brotzu. Assemblea con il personale. Dei 4500 dipendenti, si presentano in duecento (vedi foto).
Intervengono i dipendenti del Brotzu e il Presidente accoglie le loro posizioni e si fa concavo.
Doria si sente maltrattato e interviene di nuovo a ribadire la linea. Solinas accondiscende e si fa concavo.
Intervengono di nuovo i dipendenti e Solinas comincia a sembrare un mutaforma, ora concavo, ora convesso. La riunione si conclude fluida, mutevole, ruffianamente adattabile, in ultima analisi a mo’ di epitelio scrotale, noto per allungarsi o accorciarsi da fermo.
Tutto è fermo. Tutto stagna.
Si può cambiare il direttore d’orchestra, ma la palude del centrodestra è palude a acqua marcia. Questa è l’eredità di qualsiasi erede di Solinas.
@Doctor Subtilis. No. Io no di certo. È quello che inutimente tento di spiegare a chi non vede l’ora di far parte di questo incredibile sistema. Mi chiedo come facciano….
Sono convinto che notteprima degli esami abbia già superato la prova, 100 su 100!
La lode alla prossima.
Salutos!
Con riferimento alla selezione pubblica per n.40 dirigenti, sulla cui opportunità di svolgimento ognuno può farsi l’opinione che ritiene, visto il clima da basso impero in cui versa la Giunta e parte della sua struttura amministratriva apicale, giova notare un singolare paradosso, pur articolato. Il Direttore dell’Ufficio Concorsi è vincitore di una selezione a tempo determinato, svoltasi nel 2021. Il Presidente della Commissione che lo nominò è oggi il Direttore Generale che si astiene. Il concorso che orienterà la macchina amministrativa regionale per i prossimi decenni fa dunque riferimento ad una struttura il cui Direttore è un funzionario ad interim selezionato da una Commissione la cui Presidente oggi si astiene, e non è la prima volta che accade negli ultimi mesi, come riportato in questo stesso blog. Qui sta il paradosso: direttori ad interim – funzionari sino a poco tempo fa – presiedono un servizio che organizza un concorso per direttori a tempo indeterminato. Qui il link alla selezione del Direttore del servizo Concorsi: https://www.regione.sardegna.it/atti-bandi-archivi/atti-amministrativi/concorsi-e-selezioni/89840 – Vi fareste operare da un primario scelto da uno specializzando?
E ridaglie…, Carlo! E ridaglie chi sa “opposizione” «non ha fatto una mazza in questi anni»!
Proite, segundhu tue (e mescamente chissaghi cantos àteros), ite opositzione podiat fàghere? Fossis pro carchi porcheria in mancu, ma nudha chi fetat nàschere carchi cosa significativa e sustantziale de menzus in su raportu cun s’Istadu italianu e prus costrutivu e onestu pro su bisonzu de sa Sardigna, ca no tenent ne idea e ne gana de la finire cun sa ‘política’ de su dipendhentismu e de s’istacare de totu sos locomotores e padrinos a targa tricolore, parent bonos a pessare nudha chentza issos, nudha pro la finire cun su divisionismu de sos Sardos e fàghere unidade, no indipendhentista (ca si perdent assuconados), ma nessi indipendhente, che zente créschida e no ancora pisedhina, chi rispondhat a sa realtade disastrada de sa Sardigna iscaminada e incarrerada a passos mannos a èssere unu desertu de zente cun dificurtades ancora prus mannas de onzi zenia.
Nudha pro una furriada séria, responsàbbile e firma chi càmbiet in manera significativa sa dipendhéntzia maca in nùmene de afariedhos de aprofitadores e de segamigasu personale sempre in s’ispera chi sos àteros siant pessendhe a nois, candho no lis bastat su tempus e àteru mancu pro pessare a issos etotu pro cùrrere de prus.
Buongiorno, gradirei segnalare un documentario visto ieri al cinema Deu ci Seu. Racconta una sconfitta calcistica, mettendo in risalto le storture esistenti nel nostro scoglio. Ricorda le difficoltà incontrate dai tifosi per attraversare il mare, l’accoglienza festosa riservata ai tifosi ad ogni fermata del treno in viaggio verso i porti del nord, l’attesa infinita al porto di Napoli, dopo 20 ore di viaggio sui traghetti della Tirrenia, che ogni sardo conosce bene. Le cariche veramente immotivate e pericolose, delle forze dell’ordine. Poi i Sardi, il loro fare. Amo la mia Gente. Alla fine tutti i presenti, abbiamo applaudito.
Caro Max, ho tratto il testo dalla banca dati della Regione. Come filologo non ho l’abbonamneto a Leggi d’Italia.
Stupendo stupendissimo prof : La riunione si conclude fluida, mutevole, ruffianamente adattabile, in ultima analisi a mo’ di epitelio scrotale, noto per allungarsi o accorciarsi da fermo.
Intanto , ieri a Villanova Monteleone di parlava di politica con la P. ,con la presentazione della riedizione del libro di Massimo Daddea” la febbre del fare” , c’erano l ex sindaco di Villanova Monti e Renato Soru… mi sarebbe piaciuto ci fosse anche Lei , caro Professore, molto.(e, credo anche a Soru)
Prof. Maninchedda,
tutto molto bello e comprensibile, salvo il richiamo all’articolo 30, comma 1.
Mi pare una versione superata….
Ma all’Università non avete una banca dati che vi fornisce i testi delle leggi aggiornate?
Un caro saluto
Max
E ridaglie… Ad oggi, sono fermamente convinto, che Solinas non lo ricandidi neppure il gatto di Villa Devoto. Ma sono pure abbastanza certo che chiunque ricandidi il centro destra, vinca facilmente le elezioni. Con un’opposizione che non ha fatto una mazza in questi anni, con tutte le…. Fatte dal centro destra, con l’incapacità del centro sinistra di comunicare col suo potenziale elettorato, si parla di una grillina candidata alla presidenza… Ma dai…. Vincerebbe pure il gatto di Villa Devoto.. non per merito politico ma semplicemente perché non andremmo a votare… Compreso il sottoscritto..
Una perfetta rappresentazione del momento politico attuale ,con questi pachidermi che sulla scia dello spettaccolo ,tentano la rielezione con proposte a effetto per ingannare mio nonno che soffre di un male incurabile . 3-4-5 nuovi ospedali ,dopo 4 anni di nulla assoluto a pochi mesi dalle elezioni ,Neanche un messaggio ai veri Sardisti che si sono dovuti nascondere dalla vergogna di essere rappresentati in questo modo e chissà se ritenterenno a ricomporre le fila di quel pensiero sublime che è l’idipendenza .Tutto a causa di un presidente senza etica e senza idee….che ha piegato un partito comprandolo a promesse e posticini e posizioni a colpi di delibere di giunta .
Si perchè non è solo lui il colpevole …..che sia chiaro …è una compagine completa che approvava.
Caro Prof., come sempre un pezzo bellissimo sia da un punto di vista stilistico che di sostanza politica.
Mi permetto, però, di evidenziare un aspetto:
la crisi in cui versa il centrodestra sardo è da attribuire principalmente a un unico soggetto che risponde al nome di Cristian Solinas e il dibattito, che esiste più di quanto non si senta, sulla sua eventuale ricandidatura non è certamente la panacea di tutti i mali ma semplicemente una sonora bocciatura interna dell’attuale Presidente.
Allo stato attuale la sua riproposizione da candidato presidente assolverebbe solo esclusivamente a un unico scopo: garantirgli la rielezione a consigliere regionale (che per come la vedo io è il suo unico reale obiettivo), peraltro, senza nemmeno doversi andare a cercare le preferenze e “inquinando” le elezioni con l’aiutino a qualche suo amico candidato e bisognoso di voti per ottenere l’elezione (o meglio la rielezione).
In questa situazione la domanda che negli ambienti di centro destra ci si fa è: Cristian Solinas merita di beneficiare dell’elezione (a gratis) in consiglio regionale?