di Paolo Maninchedda
Leggo solo ora, a fine giornata, la dichiarazione del segretario del Pd secondo il quale abbiamo contratto il mutuo per allargare le strade.
Il mutuo non prevede alcun allargamento. Però è il primo mutuo della Regione Sardegna contratto per interventi strutturali sul rischio idrogeologico, sull’idrico potabile e fognario, sul multisettoriale, sulle piste ciclabili e sulla sicurezza (cosa pensa il segretario del Pd della ricostruzione del ponte di Sorso? Che cosa pensa della strada interrotta a Monte Pinu? Se non sa che cosa pensare lo chieda ai consiglieri regionali del Pd) e il completamento (giacché dalle amministrazioni precedenti la Sardegna ha ereditato anche strade che non portano da nessuna parte, perché incompiute) della viabilità secondaria. Sono certo che il Papa (che grazie a Dio non trasferisce la sua credibilità su nessuno) sta con chi aggiusta i ponti crollati, impedisce che le fogne che sversano nei fiumi (da molto, moltissimo, tempo, almeno dal 1991, da quando è stata aperta una procedura di infrazione europea che il mutuo concorre a superare) continuino ad esistere, che rende potabile l’acqua non potabile, crea reti di trasporto sostenibili, e tenta di proteggere le popolazioni (per la prima volta) da fiumi, canali tombati e dighe fuori controllo.
Comments on “Allargare le strade o allargare il cervello?”
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Buongiorno!
Solo per confermare e condividere completamente quanto detto dai miei colleghi di Ottana Polimeri. Aggiungo inoltre che è emerso il fatto che riprendendo un discorso di agevolazione sul trasporto delle merci (continuità territoriale merci) Ottana Polimeri, come anche altre aziende sarebbe più competitiva sul mercato con un prezzo €/ton. migliore. Ciò potrebbe significare la ripresa produttiva almeno di una parte dell’impianto ed il rientro dei lavoratori in stabilimento. Questo può essere un aiuto concreto e immediato che può scongiurare la fine della cassa integrazione prevista a Novembre.
Di tali questioni se n’era già parlato, ma ora il precipitare della situazione rende tutto ciò “URGENTE”, ripeto se non riprende l’attività prima di Novembre siamo in mezzo ad una strada.
Chiedo perciò a lei di intervenire personalmente sulla questione per tentare ogni via possibile alla risoluzione di questa vertenza. So che non è il suo compito istituzionale ma lei ha seguito la vicenda da subito e spesso ci siamo confrontati anche duramente su questo blog, pertanto solo a lei posso e voglio fare questa richiesta, “tentare tutto ciò che le è possibile”!
Grazie!.
Buon pomeriggio Assessore, scusi in anticipo a Lei e ai suoi lettori se ancora una volta usiamo il suo blog come valvola di sfogo, ma purtroppo per noi lavoratori di Ottana polimeri il tempo è tiranno. Come lei saprà la cigs si chiuderà a novembre e fin’ora abbiamo solo sentito belle parole senza logica, si parla sempre di più autonomia per la Sardegna ma poi non si riesce a portare a un tavolo istituzionale multinazionali come ENI e Indorama. La giunta Pigliaru sicuramente non ha compito semplice visto le multiple vertenze ancora in sospeso ma francamente dopo 8 mesi qualche straccio di accordo di programma si doveva ottenere,alla fine nella nota stampa apparsa 2 giorni fa noi lavoratori OP non stiamo chiedendo soldi pubblici o finanziamenti ma solamente di ottenere gli impianti xileni di Sarroch per poter rilanciare la filiera sarda e italiana del Pet. Buona serata e scusate ancora!
Ci fa piacere, come FIAB Cagliari(Federazione Italiana Amici della Bicicletta) sapere che nel mutuo regionale, ci sono risorse per le piste ciclabili, ben vengano ma non sono solo quelle che ci preoccupano, magari ci interessa sapere, se c'è, quale è il disegno complessivo delle dorsali di Bicitalia ed Eurovelo e della rete ciclabile di interesse regionale. Le ricordo che la sua comunicazione del 29 agosto 2014 "Una Sardegna interamente percorribile in bicicletta o a piedi" al momento a quasi un anno è rimasta, mi dispiace molto, solo quasi un annuncio, nonostante la nostra massima disponibilità alla collaborazione e a fornire tutto le informazioni di quanto si sta realizzando in tutte le altre regioni italiane e le nazioni europee.
Pur sapendo e conoscendo, l'enorme potenziale di percorsi ciclabili e sentieristici presenti in Sardegna, che chiedono e basterebbe mettere a sistema, quindi vanno bene le risorse, ma ci vuole il progetto e la volontà politica di realizzarlo. Assessore batta un colpo, noi ci siamo e pensiamo di avere anche delle idee e progetti che potrebbero tornare utili al suo assessorato e alla'intera Sardegna. Buona domenica.
Caro Paolo, leggendo le dichiarazioni di Soru a Sassari sono rimasto anch’io un po’ sorpreso, sia per il richiamo a Papa Francesco, sia per lo schema “ispirato” che l’ex presidente riutilizza (l’aveva abbandonato da alcuni anni), proponendo una visione etica degli argomenti politici, semplice ed elementare nel contenuto, ma densa di visioni di purezza, che egli (con un artificio verbale) parlando d’altri tenta di attribuire a se stesso.
Il punto è che, in questi 11 anni, noi Soru lo abbiamo conosciuto e “scoperto” in tutte le fasi del suo percorso “evolutivo”: dalla fase 1 dell’uomo della Provvidenza a quelle successive dell’uomo per sè.
Meraviglia che il nostro faccia finta di non sapere quello che tutti abbiamo oramai chiaro da circa 10 anni, che c’è un oceano fra ciò che dice e quello che fa, fra quello che dice e quello che pensa. Come si dice a carnevale: non mi imbrogli più, ti ho scoperto mascherina!
A parte questo, e entrando un po’ nel merito cristiano, mi viene da elencare un promemoria su piccole/grandi cose cose che Papa Francesco pensa certamente e che occorre sempre ricordare quando lo si evoca:
a) Non rubare: si ruba in molti modi, anche ripianando i debiti delle banche facendoli pagare al popolo o imbrogliando lo stesso popolo con artifici finanziari;
b) Se ritieni che una cosa sia frutto di atto sbagliato, di un peccato, non comprarla. Se un immobiliarista ti propone di acquistare a buon prezzo una casa a un metro dal mare, rifiutala e compra invece una casa dove tu inviti gli altri a comprarla.
c) Se ritieni che una parte del creato sia da difendere e salvaguardare, non deturparla con un investimento immobiliare e/o costruendoci sopra capannoni e case;
d) Se ritieni che una parte del creato sia da rispettare perché lì, da 3000 anni fa, sono stati sepolti i tuoi antenati e sarebbe offensivo metterci a fianco dei nuovi palazzi, allora non trattare con la società immobiliare che la possiede.
Caro Paolo, vuoi un consiglio? Vai avanti. A Soru non crede più nessuno, figuriamoci Papa Francesco, che di furboni ne ha visto tanti a casa sua, quando (senza essere Papa) diceva quello che pensava e faceva quello che diceva.
Al papa non può essere presidente della giunta. È già presidente del pd. Ma non Francesco, piuttosto Clemente VIII