di Paolo Maninchedda
Ieri lo sceicco Faisal Bin Saoud Al Thani ha confermato gli investimenti della Qatar Holding in Sardegna e ha chiesto regole certe e trasparenza.
La Regione ha sempre pensato che le regole e le norme fossero già certe e trasparenti, ma certamente avrà modo di ribadirlo. Tuttavia, tra gli italiani nominati responsabili della Qatar Holding figura anche il professor Gianfranco Lizza, il quale, tra le altre cose, risulterebbe appartenente alla P2 (tessera numero 233 della Lista di Licio Gelli).
Che dire? Chapeau!
Comment on “Alberghi del Qatar: trasparenza e fantasmi dal passato”
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Kefiah e Borsalini.
Mi viene in mente la causa intentata da Fininvest a Google nel 2013. Con gli amici del “circolo canottieri Lazio” s’intenta una causa temeraria chiedendo 500 milioni di euro a Google responsabile di aver concesso agli utenti internet ,di visionare 65 mila video di proprietà- a loro dire- di Fininvest. Giudice Dr. Tommaso Marvasi , amico di Cesare Previti.
Difende Mediaset Stefano Previti, figlio di Cesare. Punto di forza della causa una perizia di tre consulenti tecnici nominati dal Giudice. Eccoli:1)- Gianfranco Lizza, tessera P2 n.233; 2)-Mauro Longobardi (parente di Gaetano, tessera P2 368 , verrebbe da chiedersi ? ); 3) Matteo Gottola ,ingegnere.
Per la loro consulenza viene liquidata una parcella di 1,5 milioni di Euro .
La stampa di quel periodo paventa il dubbio che la causa sia un tentativo di Berlusconi (tessera P2 n.1816) finalizzato a rimpinguare le casse esauste ,dopo la sentenza a favore della CIR di De Benedetti.
A questo proposito mi va di ricordare la mia testimonianza all’antimafia di Cagliari -causa n.3793/10/44 R.N.R.- ove ipotizzavo una rapida caduta e sostituzione dell’allora semidio politico Silvio Berlusconi. La mia affermazione destò naturalmente un garbato scetticismo da parte di chi mi ascoltava. L’evento comunque si realizzò nei tempi da me indicati.
Mi viene in mente che il giovane Previti assiste pure l’immobiliare “Zucchi” di Arcore
nella causa intentata a Cagliari alla “Liberty 2000 S.r.l ” sul possesso della falsa società Holdima S.p.A di Roma .
PARENTESI PERSONALE
La Holdima S.A ,in realtà era una Società di diritto Svizzero da me acquistata nel 1980.Unico bene di questa società sono i terreni a mare attorno al Porto di Teulada. Per impadronirsi di questo bene Luigi Olivi inventa una società omonima dichiarando falsamente che la stessa è proprietaria delle azioni al portatore della società Elvetica . Olivi è prestatore d’opera di livello ,assieme a Gelli , Ortolani, Pazienza, della direzione P2 Ginevrina. Direzione , è bene ricordare, in diretta colleganza con l’Olimpo di Zolliker Strasse 171 in Zurich . Luigi è fratello di Bino ,pure lui presente nella falsa società Romana . Bino era il padre di Beatrice (Betty) ,la “corazziera” di Monti, quando questi era al governo. Di Luigi Olivi ricorderemmo,per brevità , alcune cose. La vicende della Lockheed , il nome di “recioto” nelle vicende della Rizzoli (verbali della commissione Anselmi ). Le dichiarazioni di Flavio Carboni rese in Carcere a Lugano al Magistrato Bernasconi, I finanziamenti alle Br. Ecc.
Il conto Recioto e Teulada presso la Rhotschild di Zurich era disposizione della direzione P2 . Su quei conti finirono i soldi sottratti all’Ambrosiano di Calvi- In quella sede vennero pagati , dal Sig.Iug Herr ,i sicari di Calvi.
Ho steso questa premessa solamente per descrivere alcuni interessi della (P2) in Sardegna.
Personalmente preferisco definirla l’ “Organizzazione” dal momento che è ben più importante e vasta della loggia di Gelli. Per chi ha interesse conservo nel mio archivio migliaia di documenti in parte allegati alle decine di cause da me affrontate in 35 anni nel tentativo di difendermi da questo apparato di potere sotterraneo (ma non troppo)
Torniamo dunque al fatto del giorno. Un Politico Sardo mostra delle perplessità su certe dichiarazioni di uno sceicco , proprietario di una Holding ,il quale invoca decisioni chiare da parte delle autorità Regionali. La risposta del politico è semplice . Le regole e le norme esistono è sono molto chiare.
Ecco,viene da pensare che lo sceicco-o chi per lui- magari pretenda delle norme “su misura”. Norme meglio rispondenti agli interessi degli investitori dei suoi fondi . Tuttavia,si chiede il politico Sardo, tra i responsabili Italiani nominati dalla Holding del Qatar ,ci sono delle persone di cui non è chiara l’utilità della loro presenza. Non l’avesse mai fatto!
Diamine. Come si permette un politico Regionale ad adombrare perplessità sui nominativi
scelti dallo sceicco . Dallo sceicco ??
Da semplice cittadino, mi permetto di osservare alcune cose.
Tom Barrak e la Costa Smeralda.
L’ astuto imprenditore si presentò in Sardegna con mirabolanti promesse di grandi investimenti turistici. La stampa locale,come sempre , ne magnificò le dotti e le grandi disponibilità finanziarie. La classe politica Isolana ,come sempre , pronta a scambiare oro con perline di vetro.
A dire il vero non successe nulla di importante sul piano imprenditoriale. Tonino operò a livello locale per far varare una legge con cui aggirare le severe norme edificatorie sulle coste .Si costruirono alcune ville a “pied de l ‘eau” da vendere a prezzi sostenuti .Normale speculazione sul territorio e nulla più . Si scoprì poi, al momento della vendita ,il fatto che Barrak non era in grado di restituire i soldi alle due Banche Italiane finanziatrici dell’acquisto .
Per inciso potremmo osservare che sia Unicredit che Bancaintesa sono sotto controllo dell’Olimpo di Zolliker Strasse di Zurich .
Ecco ,a questo punto i dubbi si fanno seri. La logica impone le sue considerazioni.
Lo sceicco Al Thani ,notoriamente uno degli uomini d’affari più determinato e scaltro a livello mondiale ,paga a Barrack le azioni della costa Smeralda 600 milioni di €.
Poteva tranquillamente averle ,direttamente dalle Banche creditrici, a 200 milioni -e anche meno-ma no , lui le paga 400 milioni in più del valore reale di mercato.
Mmbè ,sembra perlomeno bizzarra questa improvvisa incoerenza affaristica dello Sceicco .
Tom , organizza la transazione passando attraverso un “turbillion” di società Offshore
e si dimentica di pagare le tasse sul consistente sovra prezzo.
Il Qatar ,mi dicono, è uno dei centri più importanti di raccolta e reimpiego di soldi in mano a persone o enti che preferiscono i canali riservati a quelli ufficiali. La logica ci porta a considerazioni di tipo Andreotiane . Una riserva di 400 milioni può essere prontamente usata ,in Italia, nei circuiti economici ufficiali. La tecnica viene comunemente definita dal volgo come “riciclaggio”
E il “San Raffaele” futuro e mirabolante centro sanitario a livello mondiale? Acquisito per un piatto di lenticchie . Gli straordinari investimenti si limitano ,per ora, a qualche lavoro interno di manutenzione e di trasformazione della struttura esistente. Gli investimenti ,nel caso la Regione Sarda attribuisca un cospicuo numero di posti letto , verranno pagati in realtà dai Sardi con i fondi pubblici della sanità.
Piovono sulla Regione una miriade di richieste per trasformare le aree attigue all’ospedale in aree edificabili.
Forse ara questo il riferimento dello Sceicco-o chi per lui- sulle decisioni chiare della
Regione Sarda. ? Se così fosse si potrebbe dubitare,dico io, che tali richieste siano ad
“libitum” -come direbbe il bravo Avvocato- di precisi interessi di personaggi con il borsalino piuttosto che con il Kefiah?
Francesco Mura
Teulada.
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