di Paolo Maninchedda
Molti ricorderanno la questione incredibile della parte ultimata della SS 128 (Variante Senorbì-Suelli), realizzata dalla Provincia, ma rimasta chiusa. Scrivevo a giugno di quest’anno:
«Sto facendo di conto per misurare il tempo che mediamente passa tra una decisione di Giunta e la sua attuazione, tra un accordo sindacale e la sua attuazione, tra la decisione per un’opera e la sua attuazione. Il caso di ieri è stato l’apertura della SS 128, un caso scandaloso nel quale un intreccio incredibile di competenze, tempi giurassici per rilasciare un’autorizzazione da parte della Soprintendenza archeologica (uno dei tanti colli di bottiglia che la Repubblica italiana regala alla Sardegna), procedure incredibili per l’affidamento di un lavoro che banalmente consiste nella collocazione dei guard rail, tutto questo concorre a tenere un’opera pressoché conclusa, interdetta al traffico. Hai voglia di aver convinto Anas a prenderla in carico; hai voglia di aver collaborato con la provincia per sbloccare la situzaione. Qual è il tempo dell’attuazione? Ci sono i tempi di legge, che, più o meno, variano dai 90 ai 180 giorni. Poi c’è l’educazione al senso del dovere. È un qualcosa che non si insegna e che, mi spiace dirlo, non è legato alla determinazione di una Giunta regionale o di un singolo dirigente regionale. O diviene un fatto di popolo, generale, diffuso per cultura e non per legge, oppure non c’è futuro che tenga».
Abbiamo lavorato intensamente per rimuovere ogni ostacolo all’apertura di questo lotto di una strada statale, realizzata dalla Provincia, presa in carico dall’Anas, con molti mal di pancia, a patto che venissero installati guard rail, segnaletica e sicurezza. Abbiamo aggiunto risorse e fatto la gara. Questi i nostri tempi: il 5 giugno abbiamo approvato il progetto; l’8 giugno abbiamo bandito la gara; il 17 giugno abbiamo fatto l’aggiudicazione provvisoria, il 26 giugno avviato l’aggiudicazione definitiva con la richiesta dei documenti per la stipula del contratto. Da giugno a settembre il procedimento è stato rallentato dall’accertamento della posizione contributiva della Ditta Sacramati. cioè dall’inferno con l’Agenzia delle Entrate e con le banche dati dell’anticorruzione. La vicenda è ricostruita dettagliatamente nel Decreto di aggiudicazione definitiva del 26 agosto, che allego. La consegna lavori è prevista per il 7 settembre; la conclusione per la prima decade di novembre. Questo è il mondo italiano a cui non ci vogliamo rassegnare, ma con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno. Che cosa si impara? Si impara ad essere determinati e pazienti, a prendersi colpe altrui pur di concludere le opere, a radicare la convinzione che una Sardegna indipendente sarebbe migliore a patto che sia uno Stato migliore.
Comments on “Aggiudicati i lavori sulla SS 128: cosa insegna un’odissea nella legislazione italiana”
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Egregio sig. Massimo:
se mi sta parlando della 554 bis, vorrei ricordarle che i lavori provvisori e definitivi di sistemazione dell’area crollata, sono stati ritardati da un’inchiesta della magistratura su cui nessuno può fare niente.
Gent. Assessore,
Visto che si parla di strade le ripropongo la sollecitazione relativa a l completamento della nuova orientale sarda. È impensabile che si pensi ancora di far confluire il traffico proveniente da Villasimius, Sarrabus e Ogliastra, dopo l’incrocio con la S.P. 17, ancora sulla vecchia 125! A quando il completamento?