Da qualche giorno alcuni organi di informazione denunciano lo stipendio e la funzione deliberati, pare, dal CdA di Abbanoa per un suo componente; l’indennità sarebbe di 200.000 euro totali tra compenso come membro del CdA e corrispettivo per la funzione di Direttore generale.
Ieri ha preso una dura posizione contro questa decisione il capogruppo del Psd’Az on. Franco Mula, capogruppo del partito il cui Segretario Solinas ha voluto fortemente, nella sua veste di Presidente della Regione Sardegna, la persona che oggi svolge la funzione di Presidente del CdA di Abbanoa e che, a leggere i giornali (perché gli atti ancora non sono reperibili sul sito aziendale), sarebbe stato decisivo nella sequenza di atti che hanno portato a questa decisione, giacché in un organo di tre, come è il CdA della società del servizio idrico sardo, uno ha votato ripetutamente contro . I due di maggioranza sarebbero, per l’appunto, l’interessato e il Presidente.
Stona qualcosa?
Forse sì.
Si chiama conflitto di interessi e prima di essere un fatto legale (cosa che non mi riguarda, perché in Italia la legalità è troppo spesso una drammatica scommessa) è un fatto etico, un fatto di giustizia.
Ma nella Sardegna delle relazioni, delle fraternità, del sedare, lenire e tombare, è soltanto un fatto di ordinaria amministrazione, assolutamente impudica.
Mi fa sorridere adesso ricordare il mio interrogatorio, appena nominato assessore nel 2014, di fronte al magistrato, con me seduto e lui semi sdraiato con le gambe distese, durante il quale con fare distratto, ma non tanto, il signor sostituto procuratore della Repubblica mi chiese se non pensavo che capitalizzare per la prima volta Abbanoa, come previsto dal Piano d’ambito e da un treno merci di carte, non fosse buttare soldi in un pozzo nero? Io risposi di no e che era mio dovere farlo. Sarei curioso di sapere se esiste ancora oggi questo interesse per i denari buttati nel pozzo o se era una curiosità circoscritta al mio mandato assessoriale.
Di che cosa ci si stupisce oggi? Dell’ultima mossa di una partita caratterizzata da protervia e impunità?
Ripercorriamola senza fare nomi, non perché non esistano, ma per chiarire che non è un fatto di persone, è un fatto di poteri.
Chiamiamo Cavaliere Splendido il presidente del CdA, Cavaliere Rampante il consigliere di amministrazione divenuto DG e il Cavaliere Dimezzato il terzo consigliere, oppositore ma solo quanto basta.
Il Cavaliere Splendido già da luglio voleva nominare il Cavaliere Rampante Direttore Generale, ma un paio di avvocati sconsigliarono di farlo.
Allora accadde che il CdA decise di approvare un bando di selezione per individuare un nuovo DG.
Il Cavaliere Dimezzato votò contro, il Cavaliere Splendido e il Cavaliere Rampante a favore.
C’è qualcosa di strano, vero?
E sì, non dappertutto chi intende partecipare a una selezione ne approva il relativo bando. Ma qui sembra proprio che sia accaduto, nonostante il Codice di Condotta di Abbanoa, all’art.6 reciti: «I destinatari sopra indicati devono quindi escludere ogni possibilità di sovrapporre o comunque incrociare, strumentalizzando la propria posizione funzionale, le attività economiche rispondenti ad una logica di interesse personale e/o familiare e le mansioni che svolgono o ricoprono all’interno della Società».
Il Bando, poi è un capolavoro. Leggetelo qui.
Tra i requisiti professionali non è mai menzionata l’esperienza nel settore del sistema idrico integrato, un sistema complesso che vive in un mercato regolato dalla regola del full cost recovering e nel quale le tariffe, che generano i ricavi, non sono arbitrarie. Tutto questo è giudicato poco o nulla. Si cerca invece proprio un Direttore generale che non sappia di tariffe e che abbia esclusivamente esperienze manageriali e aziendali decennali, soprattutto in aziende dei settori dell’energia e dell’ambiente. Sarebbe interessante confrontare il profilo curricolare del Cavaliere Rampante col profilo messo a concorso, votato il 15 luglio del 2020 dal CdA di cui il Cavaliere Rampante fa parte.
Ma la cosa più simpatica del bando è la parte Modalità di selezione e commissione valutativa. Vi si può ancora leggere che dopo la scadenza dei termini per presentare le domande e prima della loro valutazione, il presidente del Cda, valendosi di una Commissione di esperti, avrebbe reso noti i criteri di valutazione.
Quindi, in questo torneo idrico, prima si sono conosciuti i nomi dei dirigenti partecipanti, poi si sono stabiliti i criteri, poi si è valutato.
Non è bellissimo? Non trovate che vi sia un qualcosa di incredibile in tutto questo? Un capolavoro!
Ebbene, non è finita. Perché si prevede che il Presidente del CdA, conclusa la procedura, «propone al Consiglio di Amministrazione i relativi esiti, ai fini dell’eventuale nomina del Direttore Generale da parte di quest’ultimo. La Società renderà noto mediante pubblicazione sul proprio sito istituzionale, nell’apposita Sezione, il nominativo del candidato idoneo a cui verrà conferito l’incarico».
E dunque, se è vero ciò che ha scritto l’altro giorno Sardiniapost, il Cavaliere Splendido, dopo aver deciso con il Cavaliere Rampante il bando per la selezione del Dg, ha esaminato il Cavaliere Rampante come concorrente e lo ha trovato bravo, capace e idoneo, il migliore, e dunque ha proposto al medesimo Cavaliere Rampante di approvare insieme a lui gli atti di questa giostra.
Oggi ci fermiamo qui.
Spero che si capisca perché mi viene da ridere quando sento dire che a Cagliari vige lo Stato di Diritto.
in Consiglio, alcuni esponenti dell’opposizione, in risposta a questo eclatante episodio di malaffare espliciteranno il loro clamoroso dissenso trattenendo respiro fino a diventare paonazzi
Diciamo che non siamo messo bene…e non solo su Abbanoa……
Purtroppo in Italia non cambierà mai nulla, cambiano i Governi, ma non c’è nessuno che sia interessato al benessere di tutti, mi è arrivata ora l’ultima bolletta Enel, 95. 00 di cui, Iva e spese varie 60.00 euro, ed io ho anche il fotovoltaico che dovrebbe farmi guadagnare qualcosa, siamo soli in 2 adulti in casa, facciamo molta attenzione ai consumi, la casa è 50 mq. Non ci sono parole.
Abbaidade si no sunt pessendhe a guvernare bene sa Sardigna e dare triballu a sos disocupados disisperados sempre in s’idea de si che fuire emigrados!
At a èssere s’efetu de sos vinti bentos TUNISinos, o de sa làurea ad honorem chi ant dadu in Tàtari a su presidente, o de sas fatzas de cartone chi no connoschent ne dannos e ne birgonzas ma bene e menzus su diritu de sos aprofitadores?
Si amministratzione est a mandhare Sardigna e Sardos innoromala no b’at male e antzis pro totu sa zente chi est pessendhe a crabas o a Vattelappesca b’at de istare solu trancuillos (fintzas drommidos o ammammalucados che innóchidos o própiu isconcados)
In gioco tanti soldi, che potrebbero più utilmente esser gestiti. L’avidita’ pare governare il nostro mondo. Fosse temperata da giustizia e onestà …
In tre giocano a biliardo, prima della partita si decide chi ha vinto e poi si discutono le regole…non so se ho capito bene …ma non c’è male.
…Roba da Cappellaio Matto e Coniglio Bisestile.