Questo è il bilancio 2022 della società Abbanoa.
Si chiude con una perdita di 11 milioni di euro.
La società non chiudeva in perdita dal 2014.
Il capolavoro della Destra al potere su Abbanoa è dunque questo: un oneroso consiglio di amministrazione a poteri concentrati sul presidente, un fuggi fuggi generale dei dirigenti (chi è andato in Regione chi in altre società) e una perdita secca (poco importa che si tratti di imposte, una gestione oculata doveva evitare il segno meno). Il tutto con un Collegio Sindacale quanto meno sub iudice (in altri paesi civili, ciò che è avvenuto sul Collegio sindacale di Abbanoa sarebbe finito dinanzi al giudice penale. Ma il genius loci di Cagliari è fenicio).
Durante la tanto vituperata giunta Pigliaru (ma inviterei i vituperatori a maggiore prudenza nei giudizi, posto che le cose peggiori di quella legislatura hanno nomi e cognomi non interni alla Giunta) gli obiettivi che si vollero perseguire furono essenzialmente due: mettere in equilibrio la società con la prima capitalizzazione; mettere ordine nel quadro normativo della società.
Mentre si faceva tutto questo, si veniva aggrediti tutti i giorni da consiglieri regionali e associazioni, diventati immediatamente silenti con l’arrivo della giunta Solinas.
Tra le leggi messe in ordine vi fu quella che prevedeva la cessione delle azioni della Regione ai Comuni, come deve avvenire per legge e come è stato ripetutamente indicato dall’Anac.
La Giunta Solinas ritenne di voler posticipare questo evento, mettendo così a rischio il presupposto della attuale concessione, che è in house, come dire da Comuni (Egas) a Comuni (Abbanoa).
Oggi Mauro Pili sull’Unione rivela che, non si sa bene chi, ma ragionevolmente la Giunta, avrebbe chiesto di prorogare i termini della concessione in essere e che tale proroga sarebbe stata negata.
Pili può piacere o dispiacere (a me non dispiace, ma con lui sarebbe interessante discutere delle balle inserite nel primo Piano d’Ambito per tenere bassa la tariffa, così soddisfare gli elettori ma anche sfasciare la società), tuttavia egli pubblica la foto della lettera di risposta dell’UE all’ambasciatore italiano. Quindi, la domanda di proroga è stata fatta.
A questo punto Pili conclude che l’intento della Giunta sarebbe quello della privatizzazione con gara internazionale.
Che in Sardegna ci sia chi ha in testa questa follia è vero. C’è sempre stato e continua a esserci.
Che questo sia l’indirizzo maggioritario non è vero.
Che questo disegno di privatizzazione sia possibile dinanzi alla cessione delle azioni della Regione ai Comuni è assolutamente impossibile.
Se la Regione cede le proprie azioni ai Comuni, come è obbligata a fare (se fossi stato ancora io assessore, non sarebbe mancata una toga che mi avrebbe messo nei guai per una così grave omissione), la previsione della gara da parte dell’UE viene meno (dovrebbero esserci ancora in Egas le lettere di Alessandro Bianchi che contestano la posizione UE). Se invece la Regione rimanesse nell’azionariato, la gara sarebbe obbligatoria, perché Abbanoa non è una società in house della Regione..
E allora viene da pensare male e cioè da pensare che quella parte del mondo politico cagliaritano orfano dell’Esaf e delle sue commesse milionarie, abbia lavorato a mantenere l’assetto societario più esposto alle obiezioni dell’Ue, in modo da arrivare alla gara perché obbligati. Sì, obbligati, ma dal calcolo e da questa brama di denaro e di potere che è uno dei malanni più inestirpabili della Sardegna.
Spett. Paolo Maninchedda
Ho letto una prima volta l’articolo su Abbanoa da lei pubblicato sul suo blog, e casualmente, mi pare ieri, su un quotidiano sardo ho letto un breve articolo che riportava l’allarme lanciato da Comandini, che citava egli stesso la lettera di risposta della Ue all’ambasciatore italiano con la quale si sarebbe ribadita la contrarietà delle autorità europee alla proroga della concessione in essere. Vengono in mente subito da profano in questa maniera, alcune considerazioni ;
1 ) lei afferma nel suo articolo che la mancata cessione da parte della Regione delle proprie quote ai Comuni rappresenta una vera e propria violazione di precisi obblighi di legge, violazione che dunque comporterebbe immediatamente delle consulenze sul piano penale da parte di chi è inadempiente
2 ) nell’allarme lanciato da Comandini non si fa alcun minimo cenno alla inadempienza di questi obblighi di legge, ma sembra quasi che a porsi degli interrogativi sulla vicenda Abbanoa, non sia il Segretario regionale per la Sardegna del più grande partito di opposizione italiano, ma bensì un comune cittadino titolare del negozietto di alimentari sotto casa mia…mi chiedo io : è Normale…???
3 ) se davvero le cose stanno come al punto uno, ed invece il Segretario sardo del Pd ( anche se da quell’articolo non è dato presumere ciò ) Piero Comandini è pienamente a conoscenza del lassismo regionale per quanto riguarda la cessione delle quote dalla Regione ai Comuni, per quale misteriosa ragione il segretario del Pd sardo Comandini non si attiva immediatamente per far sì che la Magistratura si svegli dal suo torpore e metta gli Inadempienti di fronte alle proprie responsabilità
Signor Sergio, che dispiacere per me trovarmi di fronte a un vigliaccone come lei che si nasconde dietro l’anonimato. Tuttavia, a differenza della sua vocazione da leone di tastiera, accetto la sfida in campo aperto sugli argomenti proposti.
Ho trovato Abbanoa di fronte al tribunale fallimentare.
Sono stato interrogato dal PM.
Abbiamo capitalizzato Abbanoa e quel gesto ha salvato la società (legga l’ordinanza del giudice):
Se Lei è un dipendente di Abbanoa, mi spiace davvero averle salvato il posto di lavoro.
Dal 2014 al 2019 (Giunta Pigliaru) la società non ha mai chiuso i bilanci in perdita. Nel 2023 perde 11 milioni.
Il piano degli interventi.
Che sia e sia sempre stato in ritardo è verissimo. Se Lei è dipendente di Abbanoa, potrà accedere alla corrispondenza tra la società e la Regione e forse potrà trovare anche le mie lettere di sollecito e di critica.
Tuttavia quel piano esiste ed è in fase di realizzazione.
Un esempio?
Il depuratore di Valledoria, cui tante attenzioni ho dedicato perché non si poteva tollerare che la fogna scaricasse più o meno tal quale nel Coghinas.
Vada a vedere i lavori.
Quando poi avrà finito di controllarli, vada da un buon epatologo e si faccia regolare la bile.
Dimenticavo: io sarei fuggito di notte? E dove?
Io sono in campo con nome e cognome contro una magistratura politicizzata, superficiale e feroce, che su di noi ha imbastito un’inchiesta fondata sulle ‘voci’. Mai scappato e tanto meno di notte. Qui di fuggiasco ce n’è solo uno: lei.
Lei oggi parla di Abbanoa, parla e giudica l’operato di chi è sempre lì da anni. Le stesse persone che lei ha ben tutelato e difeso, oltre che rimpinguato abbondantemente la società, guidata da tali personaggi, per non concludere nulla. Sarebbe bello verificare l’attuazione del programma di interventi sbandierato ai quattro venti con una bella conferenza stampa appena vi siete insediati. Si parlava di depuratori e di sistemazione delle reti. Chiacchere in libertà… Sono fatti facilmente recuperabili in rete, non chiacchere. Bello così. Lei da mesi, se non anno, fa il tuttologo, quello sa fare. Fa’ le analisi agli altri senza ricordarsi che per due anni ha fatto proclami ma non ne ha chiuso una. Poi è scappato di notte , per paura di essere pizzicato, “dice lei”. La verità è che oramai Pigliaru aveva capito che aveva messo in sella un cavaliere su un cavallo bianco, che appena salito sul cavallo
ha pensato di essere Napoleone..
Caro Prof., le riporto una brutta esperienza che non c’entra direttamente con ciò che ha scritto: un mio parente qualche mese fa aveva fatto domanda in un concorso di abbanoa (abbaputrida direi), uno scandalo! È stato escluso senza motivazioni circostanziate (perché era una balla). Hanno creato un sistema di reclutamento che gli permette di escludere chi vogliono dandone poi motivazioni generiche (la domanda era incompleta!?!??) ad uno che partecipa a concorsi abbastanza spesso nella p.a., ed ha anche una notevole esperienza,in più alla richiesta reiterata di motivazioni non hanno mai risposto… Amen.
ps mi chiedo come si fa a credere a m.pili, dopo la sua esperienza in regione e tutti i dossier farlocchi creati ad hoc … mi chiedo.
buon lavoro.
“il genius loci di Cagliari è fenicio”. Mi rendo conto di essere fuori tema, questo concetto però mi intriga. La buona anima di Paolo Fadda lo inserì nella presentazione iniziale del suo libro sulla città “Karel”. Sul momento restai stupito e infastidito da questa affermazione in quanto penso a Cagliari come città sarda e dei Sardi. Approfondendo ragionamenti e studi inizia a pensare che Fadda aveva ragione, solo che usava la categoria Fenici come sinonimo di “coloni”. Cagliari è il luogo dove i vari occupanti storici della Sardegna hanno messo radici e da qui esercitato il potere sull’intera isola. Cambierà mai il “genius loci” della mia amata città? Non perdo le speranze, anche perché Sardegna e Cagliari sono assolutamente in simbiosi e non possono egoisticamente prescindere da questo fatto, nella programmazione del loro sviluppo.
Per Piè. Evidentemente mi esprimo male. Mai tessuto né gli elogi né compilato gli ostraca per o contro Pili. Come pure, mai intinto nel veleno alcunché. Soddu è stato un accanito mio avversario, tutto qui, ma la cosa non mi impedisce di saper cogliere le differenze.
Ho constato di persona in questi anni che quel disegno oscuro di indebolire Abbanoa come soggetto gestore efficiente del servizio idrico integrato sardo è stato condotto con perseveranza.
L’attore principale i politici che ci rappresentano
Dx- centro e anche dirigenti PD
cosa dire delle nefandezze attuate nel far migrare tecnici dell’acqua su varie agenzie regionali
Il soggetto attuatore della regione Sardegna a fronte di circa 600 milioni di euri di investimenti si permette di far scappare ovvero di offrire migliori accodamenti in uffici RAS a tecnici che hanno in mano progetti di milioni di euri per l’ammodernamento delle infrastrutture del SII.
Ora prendendo atto delle libertà soggettive sulla scelta di tecnici ingegneri che volantariamente aspirano a migliorare la qualità della vita lavorativa
Rimane una domanda
Le condizioni ambientali poste in essere in questi anni a partire dal 2019 hanno favorito integrazione e servitori pubblici della causa acqua bene pubblico?
La continua emorragia di professionisti della materia acqua scelgono altri ambiti
Gli investimenti sono al palo
Rimane purtroppo un futuro oscuro del quale la privatizzazione non è che un male minore
Ma infatti, come ho detto è da iscriversi al 15 per cento di novità. Il resto è gazzosa, romanzo d’appendice. Saluti
Prof., più che la querelle a tempo su Abbanoa, mi fanno riflettere gli elogi e la stima che riversa su Pili. Lei certamente non avrà dimenticato il modo rocambolesco con cui l’ editorialista scalo’ la giunta regionale insieme a quella bell’anima di Efisio Serrenti , che ne divenne presidente del consiglio. Si può dire che insieme all’attuale Solinas, sono stati i momenti più bui della vita politica sarda?
Domanda che mille volte mi faccio:: perché lei ha stima di Pili e non perde occasione per mandare frecce avvelenate al Presidente Pietrino Soddu? Eppure fra i due ci passano almeno un paio di oceani.
Alessandro, c’è una foto sull’Unione Sarda. Quello è un fatto. Qui nessuno si beve nulla.
E bo’, c’è ancora chi impegna il proprio tempo dietro al feuilleton dell’opinionista sulcitano, Pare infatti che la ricetta funzioni sempre: un 20 per cento di fatti noti, un 15 per cento di novità e il resto cazzate. Che qualcuno si beve.